ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n?07
AGOSTO/SETTEMBRE 2012
SPORT - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo


DONNE E OLIMPIADI


A CURA DI OBIETTIVO DONNA.IT

I primi giochi olimpici si svolsero nel 776 a.C. ad Olimpia, in Grecia.
In origine consistevano, unicamente, in un'antica gara di corsa. Successivamente si aggiunsero altri sport e i Giochi arrivarono a comprendere corsa, pugilato, lotta e pentathlon. Da quel momento in poi divennero sempre più importanti in tutta la Grecia antica, raggiungendo l'apice nel VI e nel V secolo a.C..
Nessuna donna era presente, nemmeno come spettatrice. Le uniche ammesse ad assistere erano le sacerdotesse. I Giochi erano organizzati in onore di defunti o divinità, cui erano offerti fatica e sudore, visti come una fonte di energia. Il nome Olimpiade fu scelto in onore del Santuario di Olimpia, simbolo del prestigio ottenuto dai vincitori dei Giochi che, premiati con un ramoscello d'ulivo, venivano ricordati come eroi.
Quando nel 393 accadde la strage di Tessalonica nello stadio in cui si svolgevano le gare, persuaso dal vescovo di Milano, Ambrogio, l'imperatore Teodosio I li vietò, ponendo così fine a una storia durata più di 1000 anni.
Fu Pierre De Coubertin, barone francese appassionato di sport, a riportare i Giochi Olimpici agli antichi splendori. La sua iniziativa fu importante non solo per riaffermare il valore educativo dello sport, ma soprattutto perché attraverso di esso si concretizzavano i concetti di fratellanza, amore tra i giovani e pace tra i popoli. Grazie alla sua tenacia, il 6 aprile 1896 re Giorgio I di Grecia aprì ufficialmente la prima edizione delle Olimpiadi moderne davanti a ben 5000 spettatori. Nemmeno in questa occasione le donne furono ammesse a partecipare, poiché De Coubertin volle rispettare la tradizione classica.
Le cose cambiarono nel 1900, anno delle Olimpiadi di Parigi, quando questa manifestazione si aprì finalmente anche alle donne.
Tra gli oltre 600 atleti uomini, solo un paio di donne in gara. Così, la tennista inglese Charlotte Cooper diventò la prima campionessa olimpica, vincitrice di cinque titoli individuali a Wimbledon.
Nonostante le presenze femminili, fu solo a partire dalle Olimpiadi del 1936 che la donna iniziò ad essere considerata seriamente un'atleta, soprattutto grazie al film Olympia della regista Leni Riefenstahl. Fu alle Olimpiadi di Berlino del 1936 che un'italiana prese parte ai giochi, Trebisonda Valla detta Ondina, e vinse la medaglia d'oro nella specialità degli 80 metri ostacoli. Un'altra vittoria per lo sport femminile vi fu quando, alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, le donne musulmane parteciparono ai giochi. La protagonista di questa piccola rivoluzione, elevata a simbolo della voglia di riscossa delle donne iraniane, fu Lida Fariman, la cui disciplina era il tiro a segno. Ed ecco Londra 2012, dove il Qatar porterà le atlete donne alle Olimpiadi per la prima volta. Insieme a Brunei e Arabia Saudita, il Qatar era l'unico Paese a non aver ancora consentito la partecipazione delle donne. Lo sceicco Saoud bin Abdulrahman annuncia al CIO la partecipazione della nuotatrice Nada Arkaji e la sprinter Noor al-Maliki, vincitrice di due medaglie d'oro ai Giochi arabi e per questo eletta atleta dell'anno nel suo Paese. Un'edizione già nella storia quella londinese: prima edizione alla quale ogni squadra si presenterà con almeno una donna.
Record Usa: 269 atlete e 261 uomini.
Cresce il numero delle italiane: 126, che rappresenta il 43.5% della nostra squadra.

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Agosto/Settembre - 2.560 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it