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  Dicembre 2012

Articoli n° 08
OTTOBRE 2010
 
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L'assessore regionale Sergio Vetrella benedice il varo del POLO TERRITORIALE ENERGETICO

«Nell'ICT risiede una delle principali leve competitive per l'industria del futuro»

CONFIDI, in arrivo interventi legislativi per rafforzarne la patrimonializzazione

ECONOMIA PROVINCIALE: timidi segnali di ripresa


L'assessore regionale Sergio Vetrella benedice il varo del POLO TERRITORIALE ENERGETICO

Il convegno "Green economy, condividere per crescere", promosso da Confindustria Caserta e organizzato dal Consorzio Pte, ha segnato la nascita ufficiale del distretto industriale energetico di Terra di Lavoro

di Antonio Arricale


Al tavolo dei relatori Renzo Polesel e Bruno Cortese, rispettivamente presidente e amministratore delegato del Consorzio Pte

«Sosterrò con vigore la nascita, in provincia di Caserta, del polo industriale nel settore delle energie rinnovabili. La speranza è che ad esso si accompagni, però, anche una svolta culturale nella programmazione e nella realizzazione degli interventi produttivi, che non sempre sono stati sottolineati da responsabilità civica e da comportamenti etici nella nostra regione». Lo ha detto l'assessore alle Attività produttive della Regione Campania, senatore Sergio Vetrella, chiudendo, a Capua, presso il Centro internazionale delle ricerche aerospaziali (Cira), i lavori del convegno sul tema: "Green economy, condividere per crescere". Promosso da Confindustria Caserta e organizzato dal Consorzio Pte, il convegno ha segnato la nascita ufficiale del distretto industriale energetico, che vede 24 pmi costituire una rete di sistemi aziendali e territoriali intorno a Italia Solare, società gemmata dall'intesa della multinazionale americana Competence Emea e dal fondo Mercatech, che mette sul piatto un investimento di 100 milioni di euro e la creazione di 265 posti di lavoro nel settore, in particolare, del fotovoltaico. Secondo le stime dei promotori dell'iniziativa, infatti, la green economy, oltre ad avere ritmi di crescita esaltanti (il settore genera già oggi un fatturato di oltre 5 miliardi di euro al netto dell'import e degli investimenti) può rappresentare un'occasione di riconversione industriale e di rilancio dell'apparato produttivo locale segnato da una crisi che non è soltanto legata alla congiuntura internazionale, ma che viene da lontano. É il caso, per esempio, dell'elettronica che ha lasciato sul campo oltre ottomila addetti, qui a Caserta. «Ma non bisogna guardare soltanto alla produzione di celle fotovoltaiche» - ha messo in guardia l'assessore regionale Vetrella - «quanto piuttosto pensare anche alla capacità di produrre energia, visto che la Campania importa più dell'80 per cento del proprio fabbisogno». Coordinati da Renzo Polesel, presidente del Consorzio Pte, lo scenario e le azioni del progetto industriale sono stati illustrati da Bruno Cortese, che ha ricordato l'esperienza della Solar Valley della Sassonia, la quale, realizzata dal nulla, oggi occupa 3600 addetti e produce il 20% delle celle solari prodotto nel mondo e l'80% di quelle prodotte in Europa.
«Il Polo territoriale energetico ha individuato, in meno di due mesi ed in aggiunta al già citato investimento di Italia Solare - ha detto l'amministratore del Consorzio Pte - sei società disponibili a costituire il primo step produttivo green, che comporta investimenti per ulteriori 130 milioni di euro ed occupazione aggiunta di 464 unità».

In primo piano, al centro, l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Vetrella

«Il Polo Territoriale Energetico - ha ricordato il presidente di Confindustria Caserta, Antonio Della Gatta, introducendo i lavori - avrà maggiore valenza e credibilità se riuscirà ad integrarsi con tutti gli attori attivi sul territorio». Da qui, la scelta di far sedere non soltanto intorno al tavolo del convegno, ma sollecitandone un coinvolgimento attivo, i protagonisti della politica, delle istituzioni accademiche, dei rappresentanti dei maggiori enti e società che hanno fatto delle energie da fonti rinnovabili la propria mission produttiva e delle parti sociali, per un confronto a tutto tondo delle rispettive esperienze e strategie. Al convegno sono intervenuti Cary Masi (Presidente Mercatech inc.), Stefano Cevolo (Presidente Competence emea s.r.l.), Franco Valentini (marketing director Elettronica Santerno spa), Ezio Terzini (direttore scientifico Enea centro ricerche Portici), Glauco Verdoia (Partner Gem group), Luigi Carrino (Presidente Comitato per il Distretto Aerospaziale della Campania), Pietro Iacovone (Partner Grimaldi & Associati), Michele Di Natale (presidenti Ingegneria della Sun), Gian Maria Piccinelli (Preside facoltà studi Politici "Jean Monnet" SUN), Camilla Bernabei (Segretario Generale Cgil Caserta) e Tommaso de Simone (Presidente Camera di Commercio Caserta).

La sala del Cira che ha ospitato i lavori del convegno sulla green economy



IL FOTOVOLTAICO OGGI IN ITALIA

Fino al 2005 la presenza del fotovoltaico, in termini di potenza installata e tassi annui di crescita, è stata piuttosto modesta: a fine 2005 si censivano 13 grandi impianti per un totale di 7,1 MW a cui andavano aggiunti circa 27 MW relativi ad impianti fotovoltaici di piccola taglia, prevalentemente connessi con la rete di distribuzione, che complessivamente nel 2005 hanno prodotto 31 GWh di energia elettrica. Sebbene in fortissimo aumento negli ultimi due anni, il settore fotovoltaico italiano contribuisce ancora in misura assai ridotta alla produzione di energia elettrica nazionale. Tuttavia, la spinta dei meccanismi di incentivazione, introdotti a partire dal 2005, ha dato grande vigore allo sviluppo del mercato italiano avvicinandolo a quello delle nazioni più virtuose, con un grande interessamento di soggetti privati e di società di ingegneria. Le installazioni fotovoltaiche italiane del 2006, secondo i dati di EurObserv ER, realizzavano una potenza cumulativa pari a 50 MWp che nel 2007 ha raggiunto la quota di 120,2 MWp con una crescita record di oltre il 140% in un anno. Al 1° aprile 2009, secondo i dati elaborati dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE), risultavano in esercizio 5.177 impianti per una potenza di 128,4 MWp realizzati con meccanismo di finanziamento pubblico del primo Conto Energia (DM 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006).
Il nuovo Conto Energia (DM 19 febbraio 2007) aggiunge a questi ulteriori 28.178 impianti equivalenti a 299,7 MWp, portando il numero di realizzazioni al totale di 33.355 impianti fotovoltaici per una potenza cumulativa installata record pari a 428 MW. L'incremento che ne risulta rispetto al dato 2007 (70 MWp) è pari al 215%. Dall'entrata in vigore del Conto Energia, al 1° febbraio 2009, sono stati erogati dal Gestore dei Servizi Elettrici incentivi per un totale di circa 96 milioni di euro relativi ad una produzione di circa 210 milioni di chilowattora.

Le potenzialità di sviluppo
La sostanziale riduzione del costo dell'energia prodotta costituisce la chiave di affermazione della tecnologia fotovoltaica. Il costo d'investimento e la producibilità di un impianto sono, di fatto, i principali fattori nella determinazione del costo dell'energia elettrica prodotta: per la tecnologia fotovoltaica, questi, sono sensibilmente legati alle caratteristiche del materiale impiegato ed ai processi di fabbricazione del dispositivo. Intervenire sul costo del kWh generato, perciò, significa diminuire la spesa di investimento dell'impianto abbattendo il costo di fabbricazione dei moduli ed aumentare l‟efficienza di conversione, superando il limite di rendimento attuale dei moduli commerciali. Grazie allo sviluppo dell'automatizzazione della produzione di serie ed al miglioramento tecnologico, è previsto un forte incremento della penetrazione del fotovoltaico negli usi finali, attesa anche la diminuzione dei costi di produzione.

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