di Alfonso Amendola, docente e vicepresidente “Centro Studi sulle Rappresentazioni Linguistiche” Università di Salerno
Moodrama tra elettronica e teatro
Che la scena musicale abbia cominciato a guardare con gran convinzione ed entusiasmo alle continue fuoriuscite dal sonoro è dato di fatto della nostra contemporaneità (in fondo dai warholiani Velvet Underground in poi è così). Come è dato di fatto che prodotti musicali nascano unendo esperienze totalmente differenti (dopo l'etno-avanguardia di "My life in the Bush of Ghost", firmato David Byrne versus Brian Eno nel 1981, la musica ha cominciato a nutrirsi di tutto). Ed infatti la miglior produzione contemporanea sembra esser quella che sa cesellare differenti "frammisture" in grado di generare potenti prodotti d'originalità creativa. Ora più che mai, soprattutto in ambito musicale, non interessa né convince l'appartenere ad un genere o una corrente. Ciò che convince è il rizoma narrativo, è lo scompaginare registri espressivi, è il crossover inteso come atto necessario, è la contaminazione tra leggerezza e intensità. E proprio lungo questa lineare s'inseriscono i campani Moodrama (il cui nome è già programma di gusto nuovo). I Moodrama nascono nel 2004 da un'idea di Francesco Galdieri (compositore) e Simona Tortora (cantautrice), successivamente si aggiungono alla formazione Piero Fattiroso (basso), Luca Petrosino (chitarra), Guido Cascone (batteria) e Nicola Ferro (trombone). I Moodrama hanno nel proprio dna costitutivo differenti generi e attraversamenti: dall'elettronica al trip-hop, dal rock e al jazz. Il tutto amalgamato da densi elementi scenici che ritroviamo sia nei momenti performativi dei concerti (e qui la matrice teatrale di Simona è sempre evidente non solo per la sua presenza scenica, ma anche per la magia di travestimenti e dinamiche scenografiche), sia nella scrittura audiovisiva (da ricordare il video d'azzardo e inquietudine "Best
life inc.", diretto da Luca Granato, che ha nel suo disegno scenico la raffinata interpretazione di Antonio Grimaldi, solido attore teatrale allenato alle complessità della drammaturgia di Annibale Ruccello). Dopo un cd autoprodotto nel 2005 ("Moodrama"), con alle spalle una miriade di concerti in tutt'Italia che hanno reso la band un vero culto generazionale, il 2009 segna l'uscita del loro cd "Best Life inc." (Soffici Dischi/Audioglobe).
Lavoro di ricche tematiche e racconti dal nostro presente (il cinismo, il gelo umano, la coazione a ripetere, la scomparsa della sincerità), dove l'arco delle tentazioni sonore è davvero mirabolante. Nelle undici tracce del cd (con una ghost track) l'atmosfera, il mood appunto, ha respiri di malinconie e accensioni, inquietudini ed evocazioni. «La musica - sottolineano i Moodrama - diventa una forza, uno sguardo diverso sulla vita, una risposta, una ribellione, una profonda emozione».
Infatti la
dimensione suggestiva e visionaria che si respira all'interno del lavoro musicale è davvero costante e la costruzione d'eleganza sembra essere l'asse portante dell'intero cd. "Best Life inc." gioca su un piano d'atmosfera interiore di grande ricchezza espressiva e dentro un'estrosità di grande varietà stilistica (in particolare s'ascoltino brani come "Good Luck", "It's Your Time" oppure "Dirty Snow" per comprendere fino in fondo lo slancio di varietà che abita questo cd che il "Mucchio" ha definito «prodotto credibile che non difetta della materia essenziale per fare la differenza, ovvero la personalità»).
Insomma con "Best Life inc." siamo nel trionfo degli opposti: dall'intimità alla virulenza, passando per la fisicità teatrale, l'immaginario cinematografico e dentro la miglior tradizione rock intesa come "way of life").
Per seguire il gruppo:
www.myspace.com/moodrama; www.moodrama.com. |