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I suggerimenti di MAX BINDI, guru del gruppo MARCEGAGLIA agli imprenditori irpini

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di Filomena Labruna

La formula del successo? Investire nella formazione, migliorarsi, trasferendo tutte le emozioni positive nella conduzione dell'azienda

Petitto: «Nessuno conosce le proprie possibilità finchè non le mette alla prova. Applicarsi e misurarsi con nuove scoperte è la vera chiave della crescita»

«Il fattore motivazionale è importantissimo e influisce sul successo di un'azienda. L'imprenditore, infatti, è mosso da passione e questo gli consente di superare tutti gli ostacoli. Deve saper gestire comunque e sempre i suoi stati d'animo»


Un momento del seminario

Investire in formazione per arricchirsi profondamente e far crescere la propria azienda. Max Bindi, senior trainer di Hrd Training Group, invita gli imprenditori irpini a migliorarsi, usando la propria creatività e il proprio entusiasmo e trasferendo tutte le emozioni positive nella conduzione dell'azienda. Una formula che Bindi ha sperimentato con successo in varie organizzazioni aziendali, tra cui Finmeccanica, Fiat Group, Ina Assitalia, Gruppo Marcegaglia, Treccani. Grande partecipazione all'evento promosso dal Gruppo Giovani della Confindustria di Avellino nel quale è stato suggerito agli imprenditori un nuovo percorso - emozionale e motivazionale - per far crescere la propria azienda o rilanciarla in un momento difficile per il sistema economico. Argomenti che sono stati oggetto di un seminario svoltosi il primo settembre presso la sede di via Palatucci, dove è stata presentata una nuova filosofia basata sui metodi "Team & master Lean trainer Lenovys". Non delle semplici indicazioni, ma un vero e proprio piano operativo messo a punto da Lenovys, un gruppo di lavoro, giovane e competente, con le caratteristiche giuste per calarsi all'interno delle aziende e aiutarle a crescere o ad uscire dai momenti di difficoltà.

Katia Petitto, Presidente GI Confindustria Avellino

Katia Petitto, presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Avellino, che ha voluto fortemente l'evento, ritiene indispensabile la formazione comportamentale e motivazionale e sottolinea l'importanza di gestire le proprie emozioni influenzando positivamente gli stati d'animo del proprio team.
«Ci sono infiniti modi per evolversi e migliorarsi - ha affermato la Petitto attraverso l'apprendimento di nuovi strumenti, tecniche e informazioni. Nessuno conosce le proprie possibilità finché non le mette alla prova. Applicarsi e misurarsi con nuove scoperte è la vera chiave della crescita». «Con il seminario della Hrd Training Group ha aggiunto - abbiamo voluto offrire nuovi stimoli, un intervento formativo basato su tecniche che permettono di esprimere al massimo, da subito e costantemente nel tempo, il potenziale di ognuno di noi». D'accordo con la Petitto Filippo Crispino della Bilogic, secondo il quale sono due gli aspetti che possono decretare il successo o il fallimento di un'azienda: i rapporti tra la dirigenza e la sua squadra e l'efficienza delle produzioni. «Due aspetti - ha dichiarato - da tenere nella giusta considerazione e da valorizzare.
L'investimento non è più solo da vedersi come l'acquisizione di beni e risorse strumentali, ma ci sono nuovi fattori, come quelli motivazionali, che possono rivelarsi determinanti e vincenti». Entusiasta per la riuscita dell'evento Max Bindi. «L'incontro ad Avellino - ha dichiarato - è stato estremamente positivo, in termini di interesse e partecipazione. Notevole è stato, infatti, il coinvolgimento degli imprenditori. Il vivace confronto che ne è scaturito ha rappresentato un arricchimento per ognuno». «Il fattore motivazionale - ha aggiunto Bindi - è importantissimo e influisce sul successo di un'azienda. L'imprenditore, infatti, è mosso da passione e questo gli consente di superare tutti gli ostacoli. Deve saper gestire comunque e sempre i suoi stati d'animo». Bindi ha sottolineato che anche la paura, in un momento di difficoltà, deve diventare uno stimolo a fare meglio, e invece spesso diventa un blocco che porta al fallimento.

Luciano Attolico, Presidente di Lenovys

Le ragioni sono da ricercare soprattutto nelle modalità con cui i processi vengono gestiti. «Spesso infatti ci si focalizza solo sull'implementazione della novità, strategica o informatica che sia - spiega il senior trainer di Hrd Training Group - dimenticando o evitando di gestire la parte emotiva e quindi l'impatto che il cambiamento in quanto tale produce sulle persone, con il carico di stress, resistenze, timori o incapacità». Nel corso dell'evento è stato presentato un estratto del prossimo libro di Luciano Attolico, presidente della Lenovys "Snellire per non fallire" presentato dallo stesso autore. Sabino Basso, presidente del Gruppo Piccola Industria di Confindustria Avellino, ha così commentato: «È pienamente condivisibile l'impostazione di Attolico secondo cui non c'è svolta in azienda se non vengono eliminati gli sprechi. Credo che l'attuale momento di crisi debba essere considerato un'opportunità, un momento di riflessione utile a far chiarezze, sui costi, sulle strategie, sull'eventuale necessità di rivedere le proprie strategie di mercato o i propri piani industriali. Anche non sapere che rischi stiamo correndo o che opportunità stiamo perdendo può diventare uno spreco». Attolico poi ha rincarato la dose: «Non c'è svolta in azienda se non eliminiamo gli sprechi negli uffici e in progettazione». Ha fornito quindi dei suggerimenti su come riconoscere gli sprechi, indicando dodici macrocategorie facili da individuare.
Tra i più comuni e insidiosi le attività simultanee o concomitanti non sincronizzate, quando ad esempio si è invitati a dare il proprio contributo in una fase del progetto, salvo poi rendersi conto che quando si viene chiamati a darlo, il contributo o non trova spazio per essere accettato o provoca modifiche e rielaborazioni. In sostanza un appello a sincronizzare tutte le parti del sistema. «Ogni volta che andiamo a toccare tutti gli sprechi - come ridurre le interruzioni, le cose ridondanti, togliamo zone grigie per dare più vita e spazio a zone verdi. Solo allora si comincia a notare che i tempi dei nostri progetti si riducono inesorabilmente». «Penso che sia obbligo di tutti noi cercare di capire come liberare più spazio - ha concluso Attolico - per la nostra creatività personale per dare più valore a voi stessi e ai nostri clienti dentro e fuori l'azienda».