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Obiettivi e prospettive dell'ACS
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Obiettivi e prospettive dell'ACS
Cosa fare per rendere più efficiente l'attività dell'azienda che gestisce il servizio idrico e di depurazione delle acque
Francesco D'Ercole Presidente Alto Calore Servizi spa
Quando un politico viene chiamato alla guida di un'azienda, gli si pongono inevitabilmente una
serie di domande che nascono dal dubbio sull'opportunità di un simile "travaso". In genere non avviene la stessa cosa quando un imprenditore, un manager, decide di entrare nella competizione politica e ciò a cagione del diverso giudizio che ha l'opinione pubblica nei confronti dei due campi di azione, positivo per il mondo dell'impresa, negativo per il teatro (non teatrino) politico. L'azienda che mi è stata affidata ha una peculiarità, peraltro non infrequente nella galassia imprenditoriale: è assoggettata al diritto societario disciplinato dal nostro codice civile (e da tutta la normativa speciale di settore) in quanto società per azioni, ma al tempo stesso la totalità dei propri soci ha natura pubblica in quanto costituita da Comuni e Provincia. Inoltre, il fatturato dell'azienda proviene dall'esercizio di un servizio pubblico, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Allo stato l'ACS gestisce il servizio idrico e quello di depurazione delle acque in quasi tutta la provincia di Avellino, e in gran parte della provincia di Benevento, beneficiando di una proroga della concessione assicurata dalle leggi di settore. Allo scadere di quest'anno, però, il servizio idrico integrato non potrà essere ulteriormente gestito in regime di prorogatio perché entro quella data l'ATO dovrà provvedere all'assegnazione definitiva. L'ACS chiede di poter ottenere la prosecuzione del rapporto di concessione mediante l'assegnazione in house, ovvero l'assegnazione diretta, possedendo tutti i requisiti necessari, a cominciare dall'avvenuta approvazione del bilancio societario con un utile di esercizio.
Un impianto di depurazione delle acque
É avviata la fase di confronto con l'ATO per definire il percorso più rapido per giungere rapidamente alla decisione da tutti auspicata. E quando dico tutti, mi riferisco in particolare ai circa 400 dipendenti dell'azienda, ai quali ho rivolto un appello alla responsabilità, per evitare richieste che, seppure legittime sotto il profilo della tutela individuale, possano creare difficoltà al cammino intrapreso per dare una prospettiva di sviluppo dell'azienda. Essa, infatti, appartiene molto di più a coloro che vi lavorano e che vi traggono il sostentamento per le loro famiglie, di quanto non appartenga a chi, in via del tutto temporanea, l'amministra. L'impegno tuttavia va esteso anche all'associazione datoriale cui l'Acs risulta associata, ovvero Confindustria Avellino, sul cui appoggio è necessario contare ai fini della migliore riuscita dell'azione intrapresa.
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