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  Dicembre 2012

Articoli n° 02
MARZO 2010
 


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Montante:
«La legalitÀ paga sempre»

De Martino “sale” alla guida
di AssoAscensori, federata ANIE

De Martino “sale” alla guida
di AssoAscensori, federata ANIE

Per il neo presidente la sicurezza del settore è la bussola che orienterà
le attività del suo mandato


di Raffaella Venerando

Vincenzo de Martino
Presidente ANIE/AssoAscensori


Questo nuovo incarico è certamente un momento importante del suo percorso professionale. Cosa vuol dire per un giovane imprenditore assumere incarichi di vertice in un’associazione confindustriale?
Posso dire di essere estremamente orgoglioso di ricoprire una carica così prestigiosa che mi permette di acquisire un punto di vista privilegiato sul settore ascensoristico, da cui partire per valorizzare le sinergie, coinvolgendo tutti gli attori della filiera. È mia intenzione riservare particolare attenzione agli utenti finali ponendoli, com’è giusto che sia, al centro di ogni nostro progetto.

L’Italia è leader mondiale nel settore degli ascensori. In seguito alla crisi economica e alla crisi del settore delle costruzioni l’industria ascensoristica italiana riuscirà a mantenere il suo primato? Può fornirci una stima per il 2010?
L’industria italiana degli ascensori e scale mobili rappresenta uno dei comparti di eccellenza tecnologica nel tessuto industriale nazionale, espressione nel 2008 di quasi 3 miliardi di fatturato aggregato, di cui il 35 per cento realizzato sui mercati esteri.
L’industria nazionale, forte delle strategie di innovazione e internazionalizzazione promosse dalle imprese, aveva mostrato nel corso del 2008 una capacità di resistenza alla crisi superiore alla media del manifatturiero. Nell’anno appena trascorso, tuttavia, l’intensificarsi delle dinamiche recessive non ha risparmiato neanche il nostro mercato.
Ritengo che la perdurante debolezza degli investimenti in costruzioni continuerà, inevitabilmente, a frenare lo sviluppo. Maggiori opportunità per riagganciare la ripresa potranno essere colte oltreconfine, in particolare in quei Paesi emergenti che beneficiano di ampi interventi governativi per lo sviluppo.

ANIE/AssoAscensori ha investito, soprattutto in questi ultimi anni, in “cultura della sicurezza”. In seguito alla sua nomina di presidente dell’Associazione intende proseguire in questa direzione nel corso del suo mandato?
La mission di ANIE/AssoAscensori è da anni quella di puntare sul miglioramento della sicurezza degli addetti ai lavori e degli utenti finali, investendo risorse nell’organizzazione e promozione di corsi di formazione, eventi e seminari. Proseguiremo, sicuramente, secondo questa linea programmatica, in modo da assicurare una sempre maggiore sicurezza. Mi preme rilevare che, in tal senso, l’Associazione ha già da tempo avviato un programma di valutazione delle cause degli incidenti e una conseguente attività di monitoraggio per la riduzione del rischio, che ha portato a una significativa diminuzione degli infortuni nell’ultimo decennio.

Sempre in tema di sicurezza, crede che il nuovo Decreto Ministeriale del 23 luglio 2009 possa apportare cambiamenti significativi in materia di manutenzione e innovazione degli impianti?

Rispetto agli altri settori dell’elettrotecnica il comparto ascensoristico rientra tra quelli a maggiore longevità. Si pensi che dei circa 870.000 impianti in funzione in Italia, il 40 per cento ha più di 30 anni e almeno il 60 per cento non è tecnologicamente adeguato.
Un numero elevato di impianti in esercizio sono stati costruiti secondo le regole e le norme di sicurezza emanate negli anni Sessanta.
Il Decreto Ministeriale del 23 luglio 2009 si prefigge come obiettivo la riduzione della pericolosa “forbice tecnologica”, uniformando, attraverso interventi graduali, il livello di sicurezza di tutti gli impianti. In tale ottica, gli ascensori installati e messi in esercizio prima del mese di giugno 1999, dovranno essere sottoposti a una verifica straordinaria, finalizzata all’individuazione e successiva eliminazione dei potenziali rischi esistenti (ad esempio il “pericolo di inciampare” a causa del gradino che viene a crearsi tra la soglia di piano e quella della cabina).
In buona sostanza se volessimo sintetizzare l’importanza del Decreto in uno slogan, potremmo dire: “un aiuto dalle normative per soddisfare al meglio le esigenze degli utenti”.

Lei ricopre la carica di Amministratore Delegato della Paravia Elevators' Service e della Paravia Ascensori, una delle più importanti società a capitale interamente italiano, che può essere inoltre considerata una delle eccellenze del settore. Qual è la sua visione sullo stato delle PMI Italiane? E all’interno del settore ascensoristico?
Storicamente nel comparto ascensoristico gli insediamenti produttivi sul territorio nazionale dei principali operatori multinazionali hanno favorito la nascita di un indotto molto attivo di piccole e medie imprese, che è andato irrobustendosi negli anni, contribuendo a consolidare la posizione di leadership tecnologica dell’industria italiana a livello internazionale. Basti pensare che nel tessuto produttivo nazionale le imprese attive nel comparto ascensoristico che non raggiungono i cinquanta occupati rappresentano oltre il 95 per cento del totale, caratteristica speculare al manifatturiero italiano. Il 2009 è stato sicuramente un anno particolarmente critico per le imprese, indipendentemente dalla dimensione aziendale. Le marcate pressioni sperimentate dagli operatori, in particolare dalle aziende di più ridotta dimensione, strette tra contrazione della domanda e più difficile accesso al credito, continueranno a erodere la redditività d’impresa anche nell’anno in corso. A queste tensioni si aggiunge anche, in particolare per aree come i servizi ad alta incidenza di manodopera, l’ulteriore penalizzazione dell’Irap.

Tornando ai temi associativi: quali sono le linee programmatiche che l’Associazione intende seguire nel breve termine?
Oltre ad un incremento dei programmi a favore della sicurezza, sulla scia dell’obiettivo “infortuni zero”, intendo dare ancora maggiore impulso all’attività di comunicazione e di lobby verso i principali interlocutori istituzionali a livello nazionale e comunitario. Inoltre ritengo fondamentale ampliare la base associativa sia in termini dimensionali sia territoriali, coinvolgendo un sempre maggior numero di aziende, soprattutto del Sud Italia.


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Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Istat


L'industria italiana di Ascensori e Montacarichi, Scale e Tappeti mobili Distribuzione delle unità locali e degli addetti sul territorio nazionale

ANIE/AssoAscensori riunisce le aziende che effettuano progettazione, produzione di impianti e/o componenti, installazione, riparazione e manutenzione di ascensori, montacarichi, scale e marciapiedi mobili.
Con circa 5.000 addetti, le Aziende associate coprono in Italia oltre il 50% del mercato dei nuovi impianti e circa il 40% del mercato dei servizi.
L’Associazione opera nell’ambito di Federazione ANIE, seconda realtà nel Sistema Confindustriale per peso e rappresentatività.
Attraverso le undici Associazioni che la compongono, per un totale di 960 aziende con un fatturato complessivo di 62 miliardi di euro e quasi 410.000 occupati (incluso indotto), ANIE rappresenta le imprese elettrotecniche ed elettroniche attive in Italia.

 

 

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