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di qualitÀ tra imprese alimentari
e chef d’eccellenza
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I Giovani Imprenditori
fanno scuola
matrimonio
di qualitÀ tra imprese alimentari
e chef d’eccellenza
A Villa Massa incontro tra i big dei due comparti.
Premiati i protagonisti dell’alta cucina
Le Foto sono di Tonino Fattorusso
per Image In
 Nel limoneto di Villa Massa
Il caso Penisola Sorrentina-Capri è unico in Europa. Non esiste un’altra area con una concentrazione così forte di ristoranti di eccellenza per chilometro quadrato. A ricordarlo è stato Enzo Vizzari, giornalista ed esperto del settore, al Vinitaly di Verona, sottolineando come la Campania sia, al momento, la regione italiana più vivace sul fronte enogastronomico tanto per i protagonisti della ristorazione che per i prodotti tipici.
In questo scenario si è bene inserito l'incontro di venerdì 16 aprile, a Piano di Sorrento, presso Villa Massa, tra vertici dell’impresa alimentare e ristoratori d’alta qualità. Voluta dalla nota azienda dei fratelli Sergio e Stefano Massa, produttrice di limoncello, e dalla Sezione Industria Alimentare dell’Unione degli Industriali di Napoli, presieduta da Carmine Caputo, l’iniziativa rientra nel progetto di rilancio dell’immagine e dei valori dell’eccellenza napoletana perseguito dal Presidente dell’Unione Industriali, Giovanni Lettieri.
Lettieri e il Direttore Generale dell’Associazione imprenditoriale, Ciro Favicchia, presenti a Piano, hanno inteso testimoniare l’importanza dell’evento. Con gli imprenditori dell’alimentare sono stati invitati a intervenire alcuni tra i grandi protagonisti della cucina locale: Livia e Alfonso Iaccarino, del “Don Alfonso 1890”, Sant'Agata sui due Golfi; Gennaro Esposito, de “La Torre del Saracino” di Seiano, Vico Equense; Oliver Glowing, de “L'Olivo” del Capri Palace di Anacapri; Giuseppe Guida, de “Antica Osteria Nonna Rosa”, di Vico Equense; Antonio Mellino, dei “Quattro Passi” e Mariella e Alfonso Caputo de “La Taverna del Capitano”, entrambi di Nerano, Massa Lubrense; e ancora Giuseppe Aversa de “Il Buco” di Sorrento; Danilo Di Vuolo, di Capo La Gala e Michele De Leo del ristorante “Accanto” dell'Hotel Angiolieri, entrambi di Vico Equense. I maestri della cucina, dunque, con gli industriali produttori della provincia di Napoli.
«Lo scopo dell’incontro - ha sottolineato il Presidente della Sezione Industria Alimentare, Carmine Caputo - è stato di favorire lo spirito di gruppo, la coesione e l’aggregazione, aumentare in tutti, imprenditori e protagonisti dell’alta cucina, la consapevolezza di quanto vale la filiera produttiva dell’alimentare sul nostro territorio e di come possiamo ulteriormente salvaguardarla e promuoverla». Con questo spirito, il Presidente e il Vice Presidente della Sezione Industria Alimentare, insieme al Presidente Lettieri, hanno premiato gli “uomini d’oro” della ristorazione napoletana. Per il Vice Presidente Massa «l’incontro tra industria alimentare e ristorazione di eccellenza è stato un primo passo verso un tavolo di concertazione permanente tra categorie interdipendenti e che hanno una comune responsabilità: la prima rappresenta un terzo del pil campano, la seconda una formidabile occasione di visibilità e, dunque, di attrazione per il territorio e per i prodotti alimentari tipici che ne sono la punta di diamante». «Un lavoro di squadra - ha continuato Massa - darebbe ad entrambe la possibilità di incidere più significativamente in un’attività di marketing territoriale che manifesti meglio e congiuntamente la grande valenza dell’industria alimentare e della ristorazione di eccellenza campana che è il naturale ambasciatore della prima. In particolare, la penisola sorrentina si distingue tanto per l’una che per l’altra. Ricca di produzioni tipiche protette dai marchi comunitari vede una concentrazione unica in Europa di ristoranti plurisegnalati dalle più accreditate guide gastronomiche. Mi auguro che queste importanti sinergie possano in futuro garantire una marcia in più allo sviluppo territoriale e un migliore ascolto da parte degli organi di governo locali e centrali delle istanze delle rispettive categorie».
Prima della premiazione degli chef si è tenuto presso l’azienda di Piano di Sorrento il secondo appuntamento della serie di Consigli Direttivi itineranti avviata dalla Sezione: occasioni d’incontro presso alcune delle realtà aziendali più rappresentative presenti sul territorio, che consentono agli iscritti di approfondirne la conoscenza. L’agroalimentare è tra i principali settori produttivi a Napoli e in Campania. «Siamo leader nel Mezzogiorno», ha rimarcato il Presidente Caputo. «In Campania contiamo circa 7mila aziende ed un fatturato di 5,5 miliardi di euro, un valore dell’export pari a 2224,15 milioni di euro. Si tratta dell’8,8% del totale nazionale». La Campania vanta ben 8 DOP riconosciute UE (tra le quali: mozzarella di bufala campana, pomodoro S. Marzano, 3 oli extra vergine di oliva e, last but not least, la pizza napoletana specialità tradizionale garantita), 8 IGP registrate UE (tra le quali: mela annurca Campana, limone di Sorrento, limone costa d’Amalfi, carciofo di Paestum) e diversi altri marchi in via di registrazione, ai quali vanno aggiunti i 30 vini certificati (3 DOCG, 18 DOC, 9 IGT), le paste artigianali e ben 333 prodotti tradizionali.
Riunione a Villa Massa con chef e imprenditori
Gli chef premiati con il Presidente e il Vice Presidente della Sezione Industria Alimentare dell’Unione Industriali, Carmine Caputo e Stefano Massa, e il Presidente dell’Unione Giovanni Lettieri
Un momento della premiazione
Stefano Massa guida gli imprenditori in visita
allo stabilimento
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