| IdentitÀ e sviluppo
per “agganciare” la ripresa
La ricerca della memoria consente di “riscrivere” molti dei percorsi
che contribuiscono al recupero e alla valorizzazione delle identità di un territorio
e delle comunità che in esso si riconoscono
«La storia dell’industria salernitana e della sua Associazione di riferimento sono lo specchio
non deformante
di un “pezzo” importante della nostra identità sociale, prima ancora
che produttiva»
 Agostino Gallozzi, Presidente Confindustria Salerno
Si sono concluse nei giorni scorsi le celebrazioni per i novant’anni di Confindustria Salerno. A leggere bene questa “piccola”, grande storia si comprende che è composta da tante storie prima di tutto di persone che avevano - e continuano ad avere - la volontà di mettersi in discussione. Il sentiero che ha percorso l’Associazione degli Industriali di Salerno riflette bene le vicissitudini della nostra comunità locale, anticipandone a volte il clima, le crisi, le riscosse, le sconfitte e le vittorie. In altre parole: la storia dell’industria salernitana e della sua Associazione di riferimento sono lo specchio non deformante di un “pezzo” importante della nostra identità sociale, prima ancora che produttiva.
Nel corso di questi mesi abbiamo provato a raccontare le varie “facce” dell’industria nella nostra provincia. Un’industria - dagli anni venti ai settanta del secolo scorso -forte, pulsante, innovativa, molto intraprendente. Certamente capace di precorrere i tempi. Un’industria manifatturiera pronta ad imporsi all’attenzione dei mercati interni ed esteri. Non si è trattato quindi, solo di una storia relegata nel campo dell’economia e della produttività: l’Associazione degli Industriali negli anni ha sviluppato forte il senso di una rappresentanza attenta alle giuste istanze degli imprenditori, ma sempre capace di diventare punto di riferimento per le scelte che avrebbero poi influito sulla crescita del territorio. Negli anni l'Associazione si è andata, poi, affermando e consolidando, fino ad esprimere una capacità aggregativa intorno alla quale si sono raccolti lo spirito d'intrapresa, l'impegno, le risorse e le capacità realizzative di tutti coloro che hanno creduto, attivato e difeso idee di libera iniziativa e di assunzione personale di responsabilità.
La ricerca della memoria - è questo l’auspicio che conclusivamente è giusto esprimere - consente di “riscrivere” molti dei percorsi che contribuiscono al recupero e alla valorizzazione delle identità di un territorio e delle comunità che in esso si riconoscono. La memoria, da questo punto di vista, non è, quindi, soltanto richiamo al passato, ma anche viatico per continuare a costruire con fondato ottimismo la speranza del cambiamento e di un futuro migliore. Le iniziative realizzate hanno avuto una duplice finalità: la necessità di riproporre un’ampia e approfondita documentazione della storia delle industrie del Salernitano; l’urgenza di diffondere ulteriormente la cultura d’impresa soprattutto sotto il profilo della valenza sociale e della realizzazione di percorsi di crescita condivisi. Ridisegnare le geografie e i confini dell’intelligenza e del lavoro messo in campo dalle generazioni che ci hanno preceduto è un compito perfettamente rispondente alla necessità di contribuire alla necessaria opera di “riscoperta” delle nostre radici con la certezza di essere testimoni di un passato illuminato e denso di eredità ancora feconde.
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