Un “cemento trasparente”
per il Padiglione italiano di Shanghai
La scelta di Bioplast:
innovazione e qualitÀ
Un “cemento trasparente”
per il Padiglione italiano di Shanghai
L’innovazione di Italcementi protagonista a Expo 2010 con nuovi materiali
di Vito Salerno
Un cemento nuovo, che legando particolari resine con un impasto di nuovissima concezione, consente di realizzare pannelli solidi e isolanti ma allo stesso tempo in grado di far filtrare la luce: è il nuovo “cemento trasparente” utilizzato per la realizzazione del Padiglione italiano a Shanghai per l’Expo. Il materiale è stato messo a punto da Italcementi proprio per l’edificio che ospiterà la presenza dell’Italia in Cina durante i sei mesi dedicati all’esposizione internazionale. «Dall’incontro con il commissario generale del Governo per Expo 2010, il professor Beniamino Quintieri, e con il progettista, l’architetto Giampaolo Imbrighi, era sorta l’esigenza di individuare, in breve tempo, una soluzione economica e innovativa per rendere trasparenti le pareti del Padiglione italiano» - ha spiegato Giovanni Ferrario, Direttore Generale Italcementi. «Ci siamo riusciti - ha proseguito il Direttore Ferrario - sviluppando un nuovo materiale, risultato di una vincente ricerca sul campo. Ancora una volta, Italcementi porta con successo l’innovazione in un settore solo all’apparenza “tradizionale”, come quello dei materiali per le costruzioni. L’innovazione è sempre più protagonista della mission della nostra azienda».
Sviluppato nei laboratori di Bergamo, il nuovo prodotto garantisce la trasparenza miscelando secondo un’innovativa formulazione cemento e additivi, che grazie a una straordinaria fluidità legano una matrice di resine plastiche in un pannello che unisce alla robustezza caratteristica del materiale cementizio la possibilità di far filtrare la luce dall’esterno verso l’interno, e viceversa. Grazie a questa soluzione, per la prima volta è possibile un utilizzo industriale del “cemento trasparente”: «Le resine, opportunamente inserite in questo particolare impasto - spiegano i ricercatori - hanno delle prestazioni di trasparenza migliori delle fibre ottiche, sperimentalmente utilizzate finora in questo campo, ma soprattutto costano molto meno, consentendone l’applicazione su larga scala».
I 3.774 pannelli, realizzati con 189 tonnellate di “cemento trasparente”, ricoprono una superficie complessiva di 1.887 metri quadri, circa il 40 per cento del totale del padiglione, creando una sequenza di luci e ombre in continua evoluzione nel corso della giornata. L’effetto trasparenza si coglie, dall’esterno, soprattutto nelle ore notturne, quando con il buio il “cemento trasparente” lascia filtrare le luci interne. Stando dentro il padiglione, invece, durante le ore del giorno si ha la chiara percezione delle variazioni di luminosità dell’ambiente esterno. Utilizzato per la prima volta a Shanghai, per il futuro il materiale si propone come componente architettonica con funzioni diversificate e fra loro integrabili, come ad esempio l’internal lightening (tecniche di ombreggiamento/diffusione della luce).
La sfida della trasparenza conferma la dimensione innovativa e creativa del made in Italy e ha consentito a Italcementi di mettere a disposizione della presenza italiana a Shanghai il know how e la solida esperienza aziendale, come già era accaduto in passato per altre importanti realizzazioni architettoniche.
«Ogni persona è quotidianamente a contatto con il cemento. Lo sforzo della ricerca Italcementi, in cui l’azienda investe oltre 13 milioni di euro all’anno, è quello di renderlo un materiale più sostenibile e in grado di creare ambienti sani e nei quali è piacevole vivere, come nel caso di edifici “trasparenti” dove la luce diventa protagonista», spiega Enrico Borgarello, Direttore Innovazione Italcementi.
Il cuore dell’innovazione Italcementi sono i laboratori di Bergamo e Parigi, dove sono impegnati quotidianamente chimici, fisici, geologi e ingegneri. Complessivamente vi lavorano circa 170 ricercatori che in oltre 10 anni hanno contribuito a depositare oltre 60 brevetti. A Bergamo, nell’area del KilometroRosso, è in costruzione l’ITCLab - Innovation and Technology Center Laboratory - il nuovo centro di 11mila metri quadrati, di cui oltre 7mila dedicati esclusivamente ai laboratori di ricerca.
Italcementi ha sviluppato una rete di collaborazioni scientifiche a livello internazionale che comprende centri di ricerca, università e aziende nel settore dei materiali e delle costruzioni. Oggi il network è costituito da 10 centri esterni, 30 aziende e 26 università italiane, europee ed extra europee.
A Shanghai sarà presente anche il cemento “mangia-smog” TX Active®, ormai conosciuto e applicato in tutto il mondo, che è stato selezionato per la mostra ”Italia degli innovatori” presso il Padiglione italiano. Il cemento ecologico sarà esposto all’Expo, dal 24 luglio al 7 agosto 2010, tra le innovazioni e le eccellenze tecnologiche del nostro Paese.
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