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  Dicembre 2012

Articoli n° 07
AGOSTO/SETTEMBRE 2010
 
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RegolaritÀ e tutela in edilizia Parte da Caserta la nuova strategia delle CASSE EDILI

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RegolaritÀ e tutela in edilizia Parte da Caserta la nuova strategia delle CASSE EDILI

Occorre mettere in campo un'azione che premi le aziende regolari e privilegi i comportamenti virtuosi rispetto alle forme di concorrenza sleale

di Palma F. Martinisi

Antonio Farina

Caserta ancora al centro dei grandi appuntamenti congressuali nazionali. Nel capoluogo di Terra di Lavoro, infatti, il 5 e 6 luglio scorsi, presso il Crowne Plaza, si è svolto l'annuale "Convegno nazionale delle Casse edili" imperniato, quest'anno, sul tema: "Regolarità e tutela in edilizia". Al meeting, che si è svolto per la prima volta in Campania a cinquant'anni dalla costituzione delle Casse Edili, hanno partecipato i vertici degli Enti Paritetici Bilaterali del settore delle costruzioni provenienti da tutte le Regioni italiane, i membri della Commissione nazionale delle Casse Edili (Cnce) e il presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), ingegnere Paolo Buzzetti. Il convegno si è svolto - è appena il caso di ricordarlo - a poche settimane dalla sottoscrizione degli accordi per il rinnovo dei Contratti nazionali di lavoro del settore edile con cui le associazioni nazionali hanno confermato la strategia politica di contrastare l'irregolarità contributiva attraverso il rafforzamento delle funzioni del Durc (documento unico di regolarità contributiva) che, in futuro, sarà rilasciato solo dopo una verifica della congruità del numero di lavoratori impegnati, dichiarati dall'impresa per ciascun cantiere di lavori pubblici e privati. «Oltre ai risultati positivi già ottenuti con il Durc - ha detto in apertura dei lavori l'ingegnere Armido Frezza, presidente della Cnce occorre mettere in campo un'azione che premi le aziende regolari e privilegi i comportamenti virtuosi rispetto alle forme di concorrenza sleale. Ci aspettiamo che il Governo dia, in questo senso, risposte concrete a quanto richiesto da tutte le associazioni di categoria attraverso gli Stati generali delle costruzione dello scorso anno». Orientamento ampiamente condiviso da Franco Turri, vicepresidente della Cnce, il quale ha dichiarato: «Condivido pienamente quest'impostazione perché solo attraverso il contrasto al lavoro irregolare e l'iscrizione delle imprese alle Casse Edili abilitate al rilascio del Durc avremo una tutela contrattuale effettiva dei lavoratori edili». In questo senso, del resto, le cifre dell'attività svolta parlano da sole. Gli 8,5 milioni documenti rilasciati dalle Casse Edili insieme ad Inps ed Inail hanno consentito, infatti, di riportare alla legalità 30mila imprese fuori legge e 160mila lavoratori senza tutela. Il tutto in un contesto di crisi dell'edilizia molto forte, come si sa, con 25mila imprese uscite dal mercato sulle 150mila iscritte alle Casse Edili e 110mila operai senza lavoro rispetto agli oltre 850mila tutelati dalla Casse. Ed è stata proprio la crisi al centro delle numerose analisi che si sono succedute nel corso dei due giorni di dibattito.
«I dati del nostro sistema informativo - ha commentato ancora Armido Frezza - registrano ogni mese l'acuirsi di una crisi che sta spazzando via competenze e professionalità e sta impoverendo in modo drammatico un settore determinante per la nostra economia». Il quadro descritto dalla Cnce si ferma al mese di marzo e riguarda un periodo di 18 mesi, nel corso dei quali il numero delle ore lavorate, degli operai occupati e delle imprese iscritte è andato progressivamente diminuendo. La riduzione di attività è risultata particolarmente rilevante in Sardegna dove nell'ultimo anno nelle principali province si è registrata una contrazione delle ore lavorate e della massa salari del 18%. Anche se è un po' tutto il Mezzogiorno che sembra soffrire maggiormente la crisi. Nello stesso periodo il calo occupazionale più alto in percentuale è stato registrato in Basilicata con un meno 16%. Pesante anche la situazione in Campania dove i dati dicono che sono stati persi complessivamente 12.370 posti di lavoro e il numero delle imprese si è ridotto di 312 unità. Non solo. Nel comparto è stato registrato il 18% degli investimenti in meno; una riduzione del 30% per la nuova edilizia abitativa; la contrazione del 23% dell'edilizia non residenziale privata; e un calo del 16% del volume dei lavori pubblici. Ma è al settentrione che, in valori assoluti, la perdita di posti di lavoro nel comparto ha raggiunto i suoi livelli massimi, in particolare nei tradizionali distretti edili della Lombardia e del Nord Est dove si sono sfiorati i 20mila operai in meno. Tornando all'evento, invece, va sottolineato che l'importante appuntamento è stato fortemente voluto dal presidente della Cassa Edile di Caserta, il commendatore Antonio Farina, che è riuscito ad affermare la candidatura del capoluogo di Terra di Lavoro rispetto ad altre e ben agguerrite location, anche in ambito regionale, calando sul piatto la proposta di un'ospitalità di altissimo livello all'ombra della Reggia Borbonica. Gli oltre trecento convegnisti, infatti, sono ospitati nelle strutture alberghiere del Crowne Plaza e del Grand Hotel Vanvitelli e, a margine dei lavori, hanno visitato il Palazzo Reale con il "Parco più bello d'Italia", ed i principali siti borbonici ed archeologici della provincia.

CHE COSA SONO LE CASSE EDILI

Le Casse Edili sono organismi tipici del settore delle costruzioni, sorti in relazione alla peculiarità dei rapporti di lavoro con gli operai, caratterizzati da una rilevante mobilità interaziendale. Sono enti costituiti in ciascuna provincia sulla base della previsione contenuta nel contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori dipendenti dalle imprese edili, gestiti pariteticamente dalle organizzazioni locali dei datori di lavoro aderenti all'Ance e dei lavoratori aderenti a Feneal, Filca e Fillea. In base al Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl), la Commissione nazionale paritetica per le Casse Edili (CNCE) è l'ente centrale cui è demandato l'indirizzo, il controllo e il coordinamento delle Casse Edili. Le Casse Edili erogano ai lavoratori una parte importante del trattamento retributivo dovuto dalle imprese: si tratta, in particolare, del trattamento economico per ferie e gratifica natalizia che le imprese, in relazione alla mobilità dei lavoratori, accantonano presso la Cassa Edile, la quale provvede al pagamento agli interessati alle scadenze previste. Inoltre erogano altre significative prestazioni quali il premio annuo per l'anzianità professionale edile; una prestazione retributiva al momento del pensionamento (che verrà sostituita dalla previdenza complementare con un fondo nazionale di settore); l'integrazione al trattamento economico nei casi di malattia e infortunio (attraverso le imprese); prestazioni sanitarie integrative (rimborso spese dentarie, ricovero ospedaliero, protesi ortopediche, ecc.); gli assegni e le borse di studio; i soggiorni estivi eccetera.

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