|
a cura di Raffaella Venerando
I-MIEV una piccola vettura dal cuore ecologico
Niente cambio per l'elettrica firmata Mitsubishi. Al suo posto, una leva che agisce sulla sola gestione del motore, consentendo una buona ripresa e una rumorosità ridotta all'essenziale
La casa automobilistica nipponica Mitsubishi ha confermato il suo impegno green, lanciando quest'anno sul mercato inglese la I-Miev, ad un prezzo inizialmente alquanto alto: circa 34.000 euro. Il costo - al momento un sicuro deterrente all'acquisto - subirà (si spera) un ribasso quando, entro il 2012, la ecovettura sarà disponibile sui principali mercati europei e la produzione andrà finalmente a regime. Si stima infatti che, anche grazie agli aiuti governativi, la IMiev possa avere un prezzo definitivo intorno ai 15.000 euro. La I-Miev, in assoluto la prima vettura elettrica ad essere commercializzata su larga scala, è già disponibile nel Paese di origine dal giugno 2009. Tutti orgogliosi di questo piccolo gioiello made in Japan, soprattutto perché consentirà alla Mitsubishi di raggiungere un importante obiettivo, quello di avere il 20% della produzione totale composto da EV (Electric Vehicle) e P-HEV(Plug-in Hybrid Electric Vehicle) entro il 2020. E la soddisfazione cresce se si considera che questa vettura green prova a superare un gap tipico delle auto elettriche: il tempo - talvolta estenuante - della ricarica.
 In che modo? Alla piccola car elettrica sono state applicate due prese, una sulla fiancata destra, per la normale corrente di casa da 220 Volt e 16 ampere, l'altra sul lato sinistro, che sopporta fino a 100 ampere. La linea grafica della I-Miev ricalca fedelmente quella del modello a benzina, ma senza cambio. Al suo posto è presente una leva che agisce sulla sola gestione elettronica del motore, senza che nulla si perda in reattività e silenziosità. La I-Miev ha motore e trazione posteriori, mentre il serbatoio è posizionato sotto il pianale, all'altezza dei passeggeri anteriori. Di rimando, neanche lo spazio subisce riduzioni…ad abbassarsi sono soltanto le emissioni di anidride carbonica. Speriamo che il mercato risponda e bene, così da incentivare la produzione a rivedere i prezzi verso il basso.
 |
