Sospendere
per un biennio
l’addizionale Irap nel Sud
Inserto: Mezzogiorno, ripartire dopo la crisi
Formazione e flessibilitÁ:
strumenti per lo sviluppo
Progetto SIS:
Sviluppo Imprese in sicurezza
Antimo Caputo nominato vice presidente Yes for Europe
Opera Prima
per l’internazionalizzazione
Energia elettrica con sconti fino al trenta per cento
Sospendere
per un biennio
l’addizionale Irap nel Sud
La richiesta avanzata dall’Associazione imprenditoriale di Palazzo Partanna
Foto Cesare Purini
Pubblichiamo di seguito la proposta di sospensione biennale dell’addizionale Irap nelle regioni del Mezzogiorno per il biennio 2010-2011 firmata lo scorso 9 novembre dall’Unione Industriali di Napoli insieme a Cna Napoli, Compagnia delle Opere Campania, Confagricoltura Napoli, Confartigianato Napoli e Unimpresa Napoli.
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Le Associazioni di Categoria firmatarie di questo documento, aderenti alla Consulta Provinciale delle Imprese
Premesso che:
- In questa fase di crisi economica è tornato d'attualità il tema della riduzione delle imposte per sostenere l'occupazione e il settore produttivo, con particolare riferimento all'Irap;
- L’incidenza dell’Irap in Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia e Sicilia è molto più elevata, in quanto le aliquote sono state elevate per fare fronte al grave deficit di bilancio nel settore della sanità;
- L'aliquota al 4,82% invece che al 3,90% standard sta contribuendo pesantemente al calo di occupati nelle regioni meridionali: - 246.000 posti nel triennio (-4,75%, contro il -1,33% rilevato nelle altre regioni del Sud non colpite dall’addizionale, ovvero Basilicata, Calabria e Sardegna);
- Il gettito derivante dalla maggiorazione Irap è modesto rispetto ad disavanzo della sanità. In Campania ad esempio, a fronte di un disavanzo stimato nel 2009 di 881 milioni, si registra un gettito di 221 milioni;
- L'aumento dell'aliquota anziché rappresentare un'eccezione, al Sud è diventata una regola, trasformandosi da rimedio parziale e temporaneo a balzello senza scadenza ai danni di soggetti (le imprese e i loro lavoratori) che non hanno alcuna responsabilità nella gestione della sanità pubblica;
- La persistenza di tale fiscalità di svantaggio, nell’attesa della definizione di regole fiscali più trasparenti con l'attuazione della legge delega 42 del 2009 (federalismo fiscale), determinerebbe ulteriore aumento della disoccupazione;
- Il gettito nazionale Irap 2006 (dato più aggiornato attualmente disponibile) è stato di 38.537 milioni, di cui soltanto 4.608 milioni relativi alle cinque regioni interessate;
- Sottratta la quota relativa ad amministrazioni e enti pubblici, il gettito delle cinque regioni interessate è pari a 3.057 milioni;
- Ridurre su 3.057 milioni l'aliquota da 4,82 a 3,90 equivale a un taglio d'imposta del 19,1% ovvero di 584 milioni di euro;
Propongono che:
- L’aumento dell’aliquota sia sospesa per il biennio 2010-2011 per le regioni Campania, Abruzzo, Molise, Puglia e Sicilia;
- Che alla modesta riduzione di gettito si provveda ricorrendo al Fondo aree sottoutilizzate;
- Che la moratoria biennale sia varata introducendo nella Finanziaria 2010 il seguente articolo:
Ai fini di contrastare la caduta occupazionale e di sostenere il tessuto produttivo, nelle Regioni del Mezzogiorno gli effetti dell'articolo 1 comma 174 legge 311/2004 e dell'articolo 1 comma 277 legge 266/2005 sono sospesi per gli anni fiscali 2010 e 2011. Ai minori introiti si provvederà attingendo al Fondo aree sottoutilizzate.
- Che la proposta sia portata all’attenzione delle associazioni imprenditoriali delle altre regioni attraverso una iniziativa articolata promossa dalla Vice Presidenza di Confindustria per il Mezzogiorno e dagli altri livelli associativi nazionali. |