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  Dicembre 2012

Articoli n° 10
DICEMBRE 2009
 


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Dalla Crisi allo Sviluppo

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Dalla Crisi allo Sviluppo

Ecco alcune proposte di rilancio di Confindustria e Ance Benevento

a cura della Redazione CostoZero

Cosimo Rummo

Lo scorso 30 novembre le imprese di Confindustria e Ance Benevento hanno incontrato i rappresentanti del Sannio al Parlamento Europeo, Italiano, e Consiglio Regionale oltre, ovviamente, ai vertici delle Istituzioni e degli Enti Locali per illustrare il documento “Dalla Crisi allo Sviluppo”, volto ad individuare le possibili prospettive di ripresa per l’economia locale.
Il Presidente di Confindustria Benevento, Cosimo Rummo, e il Presidente Ance Benevento, Silvano Capossela, hanno voluto intervenire localmente con un documento d’impatto e di contenuti al fine di far sentire “la voce” di chi quotidianamente affronta una difficile congiuntura economica con la volontà di uscire dalla crisi e di proporsi per un nuovo sviluppo.
Riportiamo di seguito alcuni stralci del documento: «Il documento senza voler prevaricare il ruolo di chi è chiamato istituzionalmente a fare programmazione territoriale, vuole essere un contributo del sistema delle imprese all’attività di programmazione e, al tempo stesso, rappresentare che cosa si attendono le imprese, quali sono gli interventi indispensabili, quale può essere la filosofia e quali sono le precondizioni che devono ispirare il rilancio del sistema economico provinciale. Il documento, inoltre, è il risultato di una consultazione e una condivisione di tutto il Sistema Confindustria-Ance provinciale e, quindi, non è espressione del pensiero degli organi apicali. In provincia di Benevento è ormai in atto un processo di crisi del sistema economico che in modo trasversale interessa tutti i comparti».
Al fine di governare la crisi emerge una proposta condivisa da Confindustria-Ance, in base alla quale «si prevede di strutturare un progetto integrato, di breve, medio e lungo termine in base al quale è prevista:
- la gestione dell’emergenza - mediante l’individuazione, predisposizione e realizzazione di interventi urgenti, idonei a fronteggiare la deriva dell’attuale crisi con l’attivazione di ogni strumento disponibile per il sostegno a lavoratori e imprese, con particolare riferimento al comparto manifatturiero;
- la proposta di rilancio socio-economico del territorio che punti alla reindustrializzazione dell’area e alla rivitalizzazione del circuito economico territoriale sulla base di un Patto per la ripresa e lo sviluppo tra tutte le componenti socio-economiche del territorio.

 Silvano Capossela

La prima precondizione per realizzare questa idea, soprattutto in uno scenario macroeconomico così incerto e precario, è quella di realizzare un processo di condivisione, di armonizzazione, di sinergia tra le programmazioni territoriali delle varie istituzioni (dalla Provincia, agli Enti locali, alla Camera di Commercio).
Occorre, quindi, costruire un progetto condiviso, con obiettivi e ricadute reali sul territorio, che proponga un rinnovato modello di sviluppo per il ritorno alla competitività delle imprese a prescindere dalla disponibilità di aiuti di Stato o comunitari.
Bisogna, cioè, mettere a sistema il modello e le idee e, solo successivamente, avviarne l’attuazione attraverso il reperimento dei canali di finanziamento necessari per andare a regime (Por 2007/2013; Fondi FAS; capitale privato)».
Secondo Confindustria e Ance tra i principali ingranaggi da mettere in movimento «….occorre avviare immediatamente un’interlocuzione serrata, forte, sistemica con la Regione e il sistema bancario. La Regione dovrà, innanzitutto, assicurare attenzione alle programmazioni territoriali, inserendole nelle proprie e garantendo (attraverso atti deliberativi concreti) la finanza di sostegno e, contestualmente, rivedere anche la percentuale di risorse (proprie e della U.E.) destinate al Sannio. Il Sistema bancario dovrà garantire (concretamente) supporto e coinvolgimento nelle fasi di accompagnamento e di realizzazione delle programmazioni e delle iniziative condivise dal sistema territoriale».
«Ed ancora - si legge nel documento - per rilanciare il sistema economico provinciale e costruire un percorso che dalla crisi porti allo sviluppo, occorre definire un impianto progettuale che integri e governi l’intero processo». Altro elemento di grande strategicità per Confindustria e Ance sono le infrastrutture che rappresentano un’altra precondizione di sviluppo.
«Molte imprese hanno la necessità di accelerare l’intervento sulla dotazione infrastrutturale (sia materiale che immateriale) passando anche attraverso conferenze di servizio. Si hanno ancora problemi di allacciamento, di collegamenti, di reti per le varie forniture (elettricità, gas, telefonia, acqua, etc.) che condizionano la loro operatività e rendono difficili i progetti di ampliamento ai sistemi più evoluti di cui godono i loro competitori».
In base a quanto indicato nel documento Confindustria-Ance, risulta prioritario intervenire per «Realizzare un vero e proprio “Patto per il Sannio”, un tavolo stabile che metta insieme le componenti fondamentali del territorio: Organizzazioni delle imprese, Organizzazioni sindacali e Istituzioni locali (Provincia, Comune e CCIAA), individuando subito sulla base di una piattaforma comune, chi fa che cosa e come si impegna a farlo, a realizzarlo. Prerequisito imprescindibile affinchè si possano raggiungere i risultati prefissati è che ciascuna delle componenti del Tavolo si impegni a ricercare e trovare soluzioni “coraggiose” che possono e devono implicare anche sacrifici e rinunce da parte di tutti, rompendo i vecchi e farraginosi schemi che hanno fin qui caratterizzato i rapporti tra le parti e le scelte di ciascuno.
Gli strumenti per gestire l’emergenza sono così sintetizzati:
- Ammortizzaztori sociali (CIGO - Cassa integrazione in deroga - CIGS - Contratti di Solidarietà - etc.) nel rispetto e nella piena osservanza delle regole procedurali;
- Flessibilità e costo del lavoro per unità di prodotto - le parti sociali, ad iniziare dalle OO.SS. territoriali, dovranno rendersi disponibili a definire, caso per caso, accordi finalizzati sia ad aumentare la produzione (se vi è questa necessità), attraverso i vari strumenti della flessibilità, sia a contenere i costi per unità di prodotto (es. moratoria contrattuale di secondo livello per un tempo determinato).
Nella parte relativa agli strumenti per il rilancio, Confindustria e Ance prevedono interventi sulla Formazione: infatti dovranno essere agevolati e incentivati tutti i progetti finalizzati alla qualificazione e riqualificazione del personale. Particolare cura e attenzione dovrà essere rivolta ai progetti afferenti la riconversione nei settori emergenti o di eccellenza. In considerazione dell’importanza della formazione per il sistema delle imprese, Confindustria attiverà uno stretto collegamento con l’OBR (per l’utilizzo delle risorse aziendali di Fondimpresa) e, contestualmente, avvierà una collaborazione sinergica con la Regione, attraverso la Provincia.
Ricerca e innovazione: investire nella fase calda della crisi, significherebbe, infatti, garantirsi per un congruo periodo, il mantenimento dei livelli occupazionali e potersi guadagnare un discreto vantaggio competitivo nella fase di ripresa sfruttando i ritorni derivanti dalle innovazioni realizzate.
La proposta di rilancio socio-economico verte su diverse azioni convergenti, comunque oggetto di approfondimento al tavolo del Patto per il Sannio».
Ed infine, Confindustria e Ance, individuano alcuni settori di eccellenza sui quali puntare per rilanciare il sistema industriale provinciale: Polo Agroindustriale, Polo delle Energie, Turismo e residenzialità, Polo Aeronautico, oltre ovviamente, all’appoggio di Confindustria-Ance alle iniziative già in atto quali il Polo Logistico e il Distretto di eccellenze del settore ICT.
Proprio prendendo spunto dalle azioni indicate nel documento e dalle potenzialità del territorio, Confindustria e Ance si impegnano a garantire il massimo sostegno al fine di coadiuvare le imprese nella fase della ripresa economica che si auspica possa arrivare da qui a breve.

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