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  Dicembre 2012

Articoli n° 10
DICEMBRE 2009
 


SICUREZZA - Home Page
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a cura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico - ISPESL


I modelli e i sistemi
di gestione nel D.Lgs. 81/08


Se efficacemente attuato, un sistema di gestione dà valore aggiunto all’impresa
migliorandone l’immagine, dando più credibilità ai lavoratori e al territorio

di Francesco Giacobbe, ISPESL Dip. Messina - francesco.giacobbe@ispesl.it
Domenico Geraci e Luigi Monica, ISPESL DTS Roma - domenico.geraci@ispesl.it; luigi.monica@ispesl.it


L’aspetto della salute e sicurezza viene sempre più ad essere, per una organizzazione, non più un corpo estraneo, ma anche un valore aggiunto.
I sistemi di gestione forniscono un utile e semplice mezzo permanente per garantire che gli obiettivi dell'organizzazione siano sistematicamente perseguiti anche nella prospettiva di ottenere progressivi miglioramenti


Un’azienda dovrebbe adottare un SGSSL al fine di ottenere:
1) una riduzione dei premi assicurativi;
2) la creazione di una cultura della sicurezza;
3) un maggiore e più sicuro controllo del rispetto degli adempimenti e delle scadenze di legge;
4) efficienza nella gestione e controllo operativo di tutti quegli aspetti connessi alla prevenzione e alla protezione dei rischi sul lavoro;
5) una maggiore credibilità e un aumento di quote di mercato;
6) migliori rapporti interni ed esterni nell’ambito dell’azienda medesima

L’art. 30 del Decreto Legislativo 81/08 introduce l’utilizzo in azienda di modelli organizzativi e di tipo gestionale i quali, se adottati ed efficacemente attuati, permettono di garantire il rispetto degli obblighi giuridici. Un sistema di gestione con questi requisiti comporta per le persone giuridiche efficacia esimente dalle responsabilità amministrative di cui al D.Lgs. 231/01.
Tale importante novità, introdotta con il recente cosiddetto “Testo Unico della Sicurezza”, incentiva l’implementazione dei sistemi di gestione da parte delle aziende dando loro gli strumenti per assicurare il rispetto dei requisiti cogenti, gestire i miglioramenti nell’ambito della salute e sicurezza dei lavoratori e usufruire di potenziali (ad oggi non sono state ancora definite modalità e condizioni) finanziamenti nel caso di aziende con numero di dipendenti fino a 50.
Lo stesso articolo inoltre disciplina i contenuti dei modelli di gestione che dovranno essere conformi, in particolare, alle linee guida nazionali UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSSL) o alle norme internazionali BS OHSAS 18001:2007. Esse presentano infatti, pur nella loro specifica diversità, raccomandazioni e requisiti comuni, per gli aspetti di carattere gestionale e organizzativo, impostati e rivolti ad una moderna e dinamica visione aziendale di tipo proattivo in un’ottica di miglioramento continuo.
L’aspetto della salute e sicurezza viene pertanto sempre più ad essere, per una organizzazione, non più un corpo estraneo, ma anche un valore aggiunto, come del resto deve essere, non soltanto per l’osservanza di disposizioni legislative, ma in virtù di un meccanismo che contempla anche aspetti di competitività e di innovazione in un’ottica di gestione e controllo dei propri rischi in senso molto più generale.
La legislazione in materia di sicurezza ha subito nel corso degli anni una notevole evoluzione spostandosi in maniera sempre più evidente da considerazioni e analisi di tipo puntuale e settoriale verso un approccio che tenga conto di aspetti sempre più di tipo gestionale e sistemico, coinvolgendo le risorse interne, definendo ruoli e responsabilità, procedure e verifiche, pianificazione, miglioramenti e riesami direzionali. Lo stesso processo di valutazione dei rischi, già previsto dal D.Lgs. 626/94, è parte integrante e strategica della metodica prevista dal SGSSL, in quanto prevede concettualmente le fasi di identificazione, valutazione, attuazione e verifica, secondo una logica iterativa riconducibile ai principi base dei sistemi di gestione per la qualità (ISO 9001) e per l’ambiente (ISO 14001/regolamento EMAS II).
I sistemi di gestione si basano su dei macro elementi correlati fra loro, definiscono l’organizzazione aziendale con responsabilità e mansioni, prevedono istruzioni operative e formazione del personale con definizione e controllo delle competenze, attuazione di verifiche, monitoraggi e vigilanza. Forniscono dunque un utile e semplice mezzo permanente per garantire che gli obiettivi dell'organizzazione siano sistematicamente perseguiti anche nella prospettiva di ottenere progressivi miglioramenti.
Con la recente formulazione del decreto correttivo emanato ad agosto 2009 (D.Lgs. 106/09) l’implementazione di un modello organizzativo diventa fondamentale nel caso in cui il datore di lavoro si volesse avvalere della delega di funzioni (art. 16 D.Lgs. 81/08). Infatti si afferma che un valido sistema di controllo sull’attuazione del modello organizzativo è tale da far presumere assolto l’adempimento dell’obbligo di vigilanza in capo al soggetto delegante sul corretto espletamento delle attività delegate.
Condizioni fondamentali per l'implementazione di un SGSSL efficace sono:
- l'attuazione su base volontaria;
- la personalizzazione del sistema tenendo conto delle specifiche caratteristiche strutturali e operative dell’organizzazione;
- la valutazione (audit) periodica del sistema;
- l’integrazione con altri sistemi di gestione (Sistema Gestione Ambientale - SGA e/o Sistema Gestione Qualità - SGQ);
- la capacità di conformarsi alle leggi in materia di salute e sicurezza ed alle ordinanze giuridiche;
- lo sviluppo di una collaborazione migliorata con gli Enti preposti;
- il pieno coinvolgimento dei lavoratori nelle varie fasi dell’implementazione (progettazione, attuazione e valutazione) del SGSSL.
Sicuramente è possibile affermare che un SGSSL dà valore aggiunto all’impresa che lo sostiene poiché rende più efficiente la gestione, ne migliora la sua immagine, dà più credibilità ai propri lavoratori ed al territorio.
Possiamo di seguito sintetizzare il perché un’azienda dovrebbe adottare un SGSSL (sia esso definito in base alla linea guida UNI od alla norma BS OHSAS 18001), e quali sono i vantaggi che ne otterrebbe oltre quelli già citati nell’articolo 30 del D.Lgs. 81/08:
- riduzione dei premi assicurativi;
- creazione di una cultura della sicurezza;
- maggiore e più sicuro controllo del rispetto degli adempimenti e scadenze di legge;
- efficienza nella gestione e controllo operativo di tutti quegli aspetti connessi alla prevenzione e protezione dei rischi sul lavoro;
- maggiore credibilità e aumento di quote di mercato;
- migliori rapporti interni ed esterni nell’ambito dell’azienda medesima (es. lavoratori, parti sociali, cittadini, investitori, assicurazioni, enti preposti, ecc.).
Il successo di un SGSSL può in ogni caso essere raggiunto soltanto attraverso l’impegno di tutti i soggetti che ne costituiscono la gerarchia aziendale, partendo dalle funzioni di vertice fino a giungere ai quadri ed ai singoli dipendenti. Il sistema dovrebbe essere basato fondamentalmente su:
- politica, obiettivi, finalità e programmi che assicurino il continuo miglioramento della SSL;
- individuazione e valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori tenendo conto degli aspetti legali;
- attività di gestione relativamente al controllo dei rischi;
- monitoraggio e valutazione delle prestazioni del sistema implementato;
- riesame e miglioramento del sistema.
Stabilire un SGSSL (a maggior ragione se finalizzato all’ottenimento di una certificazione) parte dal presupposto che l’impresa affronti le problematiche aziendali in maniera integrata, non considerando sicurezza e processo produttivo come due entità separate.
In questa ottica si colloca una più ampia gestione imprenditoriale che tenga conto dei principi del risk management per far fronte alle situazioni di rischio, al fine di minimizzare perdite e massimizzare opportunità.
L’implementazione di un modello di gestione è sicuramente uno sforzo importante e un investimento per l’impresa, ma è lo strumento, al di là delle problematiche del D.Lgs. 231/01, per tracciare un quadro chiaro e coerente delle responsabilità soggettive in azienda, rendere più evidenti e verificabili i rapporti tra rischi valutati e misure adottate e, in definitiva, adempiere in maniera più consapevole agli obblighi della normativa sulla sicurezza e gestire meglio i cambiamenti organizzativi che investono inevitabilmente l’azienda e che si riflettono ovviamente anche nella gestione di salute e sicurezza.

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