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Antimo Caputo nominato vice presidente Yes for Europe
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Antimo Caputo nominato vice presidente Yes for Europe
Un napoletano al vertice della Confederazione continentale dei Giovani Imprenditori
di Bruno Bisogni
 Antimo Caputo
Antimo Caputo è stato nominato Vice Presidente della Confederazione Europea dei Giovani Imprenditori (Yes for Europe). Un ruolo che ha acquisito ulteriore rilevanza alla luce della imminente entrata in vigore del Trattato di Lisbona, destinato a rilanciare il processo di integrazione politica europea. A eleggere Caputo è stata la General Assembly della Yes, riunitasi venerdì 20 novembre a Bruxelles. Vice Presidente al Marketing e Sviluppo Associativo dell’Unione Industriali di Napoli, Caputo opera al fianco della Presidente Federica Guidi come Delegato all’Internazionalizzazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Laureato in Economia e Commercio, è Amministratore Delegato della Molino Caputo. Già Vice Presidente nazionale dei Giovani di Federalimentare, Caputo è stato dal 2005 al 2008 Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Napoli.
«Sono onorato della nuova nomina - afferma Caputo, ma, al di là di essere stato scelto per un incarico di indubbio prestigio, sono soddisfatto soprattutto perché la Vice Presidenza in Yes mi consente di svolgere con più ampiezza di opportunità l’impegno già avviato come Delegato all’Internazionalizzazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Sono convinto che dai giovani debba nascere una classe dirigente diversa, molto più responsabile su alcune tematiche di interesse internazionale, dai rapporti Nord-Sud all’ambiente e allo sviluppo ecosostenibile, fino alla definizione di regole più trasparenti nelle relazioni economico finanziarie su scala globale. É con questo spirito, d’altra parte, che, con la Presidente Guidi, ho contribuito a promuovere pochi mesi fa a Stresa il G8 dei Giovani Imprenditori, una grande assise mai sperimentata in passato e che ha creato le fondamenta per un grande network della futura classe dirigente».
Per l’imprenditore napoletano le premesse per una svolta epocale nelle politiche del mondo associativo a livello planetario ci sono tutte. «Vi sono i presupposti culturali, sono quelli più importanti. C’è ormai una nuova generazione che sta per farsi largo nei posti di comando nelle varie articolazioni della società, ventenni che non hanno mai conosciuto il muro di Berlino. Il dialogo, grazie alla fine della guerra fredda, a internet, all’ingresso di nuove potenze politiche ed economiche sulla scena internazionale, è molto più rapido e agevole». Da tempo presente sui mercati esteri anche in veste aziendale, Caputo, insieme al padre Carmine, ha di recente promosso per la prima volta a Napoli, presso la sede dell’Unione Industriali, la presentazione del rapporto sui mercati cerealicoli statunitensi. «Dobbiamo monitorare a ogni livello l’andamento dell’economia internazionale, specie se ha ricadute evidenti sulle imprese del nostro territorio». Un comune denominatore dell’opera associativa di Caputo è stato e continuerà ad essere la ricerca dell’aggregazione. «L’ho fatto con Gennaro, l’associazione delle organizzazioni giovanili categoriali e degli ordini professionali, costituita quando ero Presidente dei Giovani di Napoli. Ho continuato a farlo a livello nazionale proponendo eventi come il G8. Proseguirò su questa linea anche da Vice Presidente dei Giovani Imprenditori europei».
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