Polo delle Tlc,
gli industriali ci credono
Passa per Terra di Lavoro
la formazione di Confindustria
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Il ddl Mastella non risolve
i problemi di Santa Maria C.V.
Passa per Terra di Lavoro
la formazione di Confindustria
Antonio ARRICALE
L’Associazione degli imprenditori
casertani diventa sede
per preparare i funzionari dell’apparato
La settimana
a Caserta è stata dedicata allo
sviluppo
delle competenze
in tema di
comunicazione, capacità relazionali e lobbying
Confindustria Caserta diventa sede di formazione dei dipendenti dell'apparato confindustriale.
Da lunedì 16 a venerdì 20 aprile scorsi, infatti, l'associazione datoriale di Via Roma ha ospitato il terzo modulo Form-In, corso di formazione riservato ai giovani assunti nel sistema confindustriale negli ultimi diciotto mesi.
«Una scelta, insieme ad altri grandi eventi che fanno riferimento alla nostra sede, che evidentemente ci riempie non poco di orgoglio - ha commentato il presidente degli industriali casertani Carlo Cicala - potendosi leggere come il riconoscimento da parte della casa madre del grande salto di qualità, in termini di reputazione e di peso associativo, fatto dalla nostra Territoriale, negli ultimi anni, all'interno del sistema confindustriale».
Giunti al XXII anno, nel corso di questa edizione i corsi Form-In hanno impegnato ventidue neo funzionari provenienti per il 70 per cento dalle Territoriali (la maggior parte del nord) e il restante 30 per cento suddiviso in parti più o meno uguali rispettivamente dalle associazioni di categoria, dalle regionali e dalla stessa Confindustria nazionale.
I corsi Form-In, come si sa, prevedono tre settimane di formazione per altrettanti moduli (ciascuno di cinque giorni lavorativi) articolati nell'arco di tre mesi. Dunque, complessivamente 15 giorni di formazione finalizzata essenzialmente al raggiungimento di quattro obiettivi: fornire ai neo-assunti il quadro del contesto storico, sociologico e politico nel quale opera l'imprenditoria italiana, attraverso le indicazioni e le analisi delle sue principali linee d'azione ed il confronto internazionale; 2) la conoscenza di base ed un'immagine comune di sistema confederale, senza trascurare la creazione di uno “spirito di corpo” ispirato ai valori guida dell'organizzazione; 3) fornire un quadro delle principali problematiche che impegnano il sistema confederale; 4) padroneggiare, infine, le tecniche specifiche per il perfezionamento della professionalità individuale.
Da qui l'articolazione dei tre moduli lungo un percorso didattico che prevede, durante la prima settimana, l'approfondimento della storia dell'associazionismo e dei valori della rappresentanza, oltre a fornire una sintesi del punto di vista dell'organizzazione confindustriale sui principali temi di attualità. Nel secondo modulo, invece, il focus è tutto sullo studio e l'analisi della realtà europea e delle strutture politico istituzionali comunitarie. Infine, la terza settimana di formazione viene dedicata allo sviluppo delle competenze trasversali in tema di comunicazione, alle capacità relazionali e di lobbying. Aspetto, quest'ultimo, che è stato appunto affrontato presso la sede di Confindustria Caserta, che peraltro ha messo a disposizione dei corsisti anche le aule informatizzate di Scuola d'Impresa allocata al primo piano della sede.
I primi due moduli, invece, sono stati svolti presso la sede della delegazione di Bruxelles e nella sede di Assolombarda a Milano.
L'offerta formativa del sistema confindustriale, tuttavia, non si limita alla “cura professionale”, per così dire, dei soli neo assunti. Infatti, attraverso Scuola di Sistema, braccio operativo di Sistemi Formativi Confindustria (Sfc), la società consortile per azioni preposta alla gestione del settore di cui è amministratore delegato Costanza Patti (la quale è anche responsabile della Scuola), vengono periodicamente organizzati seminari specifici per i direttori e corsi di formazione per i neo presidenti.
Con particolare riguardo a questi ultimi due livelli, va senz'altro segnalato - per esempio - il seminario annuale riservato ai direttori, che quest'anno, e precisamente il prossimo luglio, in collaborazione con l'Area Internazionale, si svolgerà a Washington e a New York. Così come, senz'altro è da segnalare il workshop della Winter University, organizzato in collaborazione con l'area Comunicazione, partito lo scorso anno il 24 e 25 novembre da Prato, che su preciso impulso del presidente Luca Cordero di Montezemolo è stato incentrato sul tema: “Leadership e governance: noi e il futuro”.
Mentre, a livello orizzontale, non sono pochi i corsi di aggiornamento formativo dei quadri (Formap, per esempio) svolti in tutt'Italia o comunque focalizzati su specifici argomenti (dalla comunicazione al controllo di gestione al project management) sviluppati con la collaborazione delle diverse aree del sistema e, spesso, sulla scorta delle tematiche di volta in volta emergenti (legge Biagi, Tfr, diritto fallimentare, per citarne alcune) o anche su richiesta o modulati su specifiche esigenze delle stesse associazioni territoriali oppure delle imprese.
Ovviamente, Sistemi Formativi di Confindustria si occupa, infine, anche di progetti finanziati (in questo caso attingendo ai fondi comunitari attraverso soprattutto il Ministero del Lavoro e della Presidenza del Consiglio dei Ministri) proponendo corsi di formazione per l'affermazione delle buone prassi e per attività di ricerche, ma anche di formazione imprenditoriale nel Mezzogiorno (Fim). Con particolare riguardo a quest'ultimo filone, anzi - è bene ricordarlo - Sistemi Formativi Confindustria ha sviluppato sempre con la collaborazione della Territoriale di Caserta un focus di assistenza tecnica per la promozione di patti formativi locali nelle regioni Obiettivo Uno. |