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  Dicembre 2012

Articoli n° 04
Maggio 2007
 


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Determinazione dei requisiti acustici degli edifici

a cura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico - ISPESL

Augusto Papa
Dipartimento Insediamenti Produttivi e Interazione con l'Ambiente - ISPESL
augusto_papa@hotmail.com

Sviluppi normativi, linee guida
e normative tecniche di riferimento


Molte sono le cause di rumore nelle abitazioni: impianti tecnologici che servono per il funzionamento dell'edificio (come condizionatori, impianti autoclave, ascensori, scarichi idraulici, ecc.) oppure gli impianti utilizzati dai vicini per uso personale (come apparecchi stereofonici, televisori, strumenti musicali, elettrodomestici, ecc.) o anche le voci e il calpestio dalle persone stesse.
Il rumore però può provenire anche dall'esterno, in questo caso in modo particolare incidono il traffico veicolare, le attività produttive eventualmente presenti nella zona, la voce umana, l'abbaiare di cani, i sorvoli aerei.
La trasmissione di tutti questi suoni avviene, in modo maggiore o minore, attraverso le strutture dell'edificio quali: pareti, soffitto, il pavimento, porte, finestre. Anche la modalità di trasmissione varia: il vocio percepito tra due stanze vicine è trasmesso per via aerea; i passi del piano superiore sono trasmessi per via strutturale.
É pertanto necessario, per ridurre il disturbo, aumentare le prestazioni acustiche degli edifici mediante uno studio accurato delle caratteristiche elastiche e dissipative dei materiali da costruzione.
Le caratteristiche di fonoisolamento e fonoassorbimento, infatti, sono fondamentali per la rispondenza dei materiali da costruzione alle normative in vigore.
Maggiore è il potere fonoisolante della parete, minore è l'energia sonora che verrà trasmessa, attraverso di essa, nel locale adiacente.
Il D.P.C.M. 05/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”, ha portato novità rilevanti per quanto attiene al comfort acustico degli ambienti abitativi introducendo valori limite ai quali il progettista e il costruttore devono attenersi.
Tutto ciò ha richiesto al settore dell'edilizia italiana una revisione dei criteri e dei metodi impiegati dai progettisti, che erano generalmente volti a massimizzare le superfici edificabili in relazione agli indici di edificabilità dei piani regolatori, trascurando l'utilizzo di tecniche costruttive idonee a garantire il rispetto dei requisiti acustici imposti dal DPCM.
Per fortuna dopo un lungo periodo di incertezza e confusione, oggi sono disponibili documenti tecnici che rappresentano utili riferimenti di buona tecnica cui riferirsi.
In particolare le norme tecniche della serie UNI EN 12354, pubblicate in italiano nel 2002, trattano in maniera dettagliata i complessi passaggi per valutare le prestazioni di isolamento di un edificio una volta note le caratteristiche dei suoi componenti.
La UNI/TR 11175:2005 Acustica in edilizia - Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici - Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale, fornisce modelli semplificati di calcolo e soluzioni tecniche costruttive per una corretta qualificazione acustica di un edificio nel suo complesso. Le prestazioni acustiche di un edificio sono espresse in termini di isolamento, trasmissione e assorbimento dei rumori, nonché di livelli e potenze sonore. Il rapporto tecnico si applica ad abitazioni costituite da appartamenti in edifici multipiano e ad ogni altra situazione ad essi facilmente riconducibile.
Recentemente inoltre è anche da segnalare sul supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 14 del 04/4/2007 il documento di studio denominato “L'Acustica in edilizia - Linee guida per la valutazione dei requisiti acustici passivi degli edifici - D.P.C.M. 05/12/1997 - Settembre 2006”.
Tale documento di studio è prodotto dalla giunta regionale della Toscana con deliberazione 12/03/07, n. 176 per avviare un confronto con gli Enti Locali e per la successiva elaborazione ed adozione di un regolamento attuativo ai sensi della legge regionale 3/01/05, n. 1 “Norme per il governo del territorio”.
Il recepimento del DPCM 05/12/1997 all'interno di regolamenti edilizi introduce sanzioni amministrative, tuttavia in realtà il mancato rispetto dei valori limite previsto dal decreto può determinare conseguenze superiori alla semplice sanzione amministrativa; infatti, in caso di contenzioso, l'inottemperanza del disposto può comportare il ripristino dei requisiti previsti o anche un risarcimento basato sulla valutazione economica dell'immobile.

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