Rifiuti in Campania:
bisogna agire subito
Silvio SARNO
Presidente Confindustria Avellino
Occorre creare
un modello di gestione virtuosa con un sistema di incentivi chiaro
e comprensibile
Il problema rifiuti ha raggiunto un'insostenibilità da combattere con risposte concrete: non è possibile più trincerarsi dietro le difficoltà di gestione, né usare il paravento di accuse generiche alle attività malavitose connesse a stoccaggio e smaltimento. Uscire dalla cecità degli orizzonti limitati è la missione: guardare alle migliori prassi, sia in Italia che all'estero, il dovere. Esperienze come la raccolta differenziata attuale o le sollecitazioni a scegliere imballaggi meno inquinanti sono palliativi se non ci si dota di un piano integrato realmente efficace: una soluzione che finalmente riporti al centro dell'attenzione il valore economico dei rifiuti è necessaria e urgente, per evitare sterili diatribe su responsabilità e sprechi, ormai a conoscenza di tutti. Un'ipotesi che può funzionare con efficacia, efficienza e attenzione al rispetto dell'ambiente è molto semplice da descrivere: bisognerebbe creare un sistema di incentivi/disincentivi chiari e comprensibili. Consorzi monosettoriali per la raccolta dei materiali, vuoto a rendere (prezzo espresso con esplicita maggiorazione fissata per legge negli esercizi commerciali, in modo tale da invogliare il cittadino a restituire il contenitore vuoto in cambio della “cauzione” versata all'acquisto dello stesso bene, come sperimentato con solido successo in Germania e Olanda, ad esempio), riduzione della tassa sui rifiuti direttamente proporzionale alla percentuale di raccolta differenziata, incentivi al riciclo e al riuso. Il business sarebbe enorme: la filiera dei rifiuti garantirebbe ai consorzi, necessariamente monomateriale, di vendere quanto raccolto alle industrie specializzate del settore, garantendo a quanti necessitino di materie prime un abbattimento dei costi di trasporto. Sarebbero creati enormi benefici: nuovi posti di lavoro, crescita delle aziende in fatturato e in numero, con l'inizio di attività sia nell'ambito della trasformazione che dell'utilizzo produttivo dei materiali. Non sarebbe un'utopia, ma un modello di gestione virtuosa che risolverebbe finalmente un problema annoso che danneggia gravemente la salute dei cittadini e causa sprechi mastodontici: considerata l'enorme opportunità economica di (es)trarre ricchezza e migliorare con decisione le condizioni di tutti, perché non agire subito? |