Reti di imprese: ACCORDO tra Unione Industriali e notai
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Reti di imprese: ACCORDO tra Unione Industriali e notai
L'intesa, firmata a fine luglio, prevede la diffusione della conoscenza del nuovo strumento tramite convegni, seminari e piani di lavoro
Paolo Graziano, Presidente dell'Unione Industriali di Napoli
Convegni, tavole rotonde, seminari, piani di lavoro approfonditi. Queste e altre iniziative potranno essere messe in campo dall'Unione Industriali di Napoli e dal Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola al fine di offrire una quanto più possibile chiara e approfondita conoscenza, in chiave giuridico‑fiscale, del "Contratto di rete di imprese", della relativa normativa, delle peculiarità della tipologia contrattuale e delle possibilità applicative, delle caratteristiche dei profili fiscali, finanziario, amministrativo e contabile. L'intesa tra Unione e Consiglio Notarile è stata firmata mercoledì 27 luglio, presso la sede dell'Associazione industriale. Sono intervenuti, fra gli altri, il Presidente dell'Unione Industriali di Napoli, Paolo Graziano, il Vice Presidente dell'Unione alle Politiche Industriali, Sviluppo e Territorio, Gennaro Moccia, il Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Notarili Riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola, Antonio Areniello. Destinatari delle iniziative saranno soggetti operanti all'interno del campo imprenditoriale e della ricerca. Già nella fase di prima applicazione della normativa sui contratti di rete, si procederà a sensibilizzare sia i notai che le imprese, evidenziandone i vantaggi e diffondendone la conoscenza e le potenzialità. Tra le ragioni che spingono a sviluppare i contratti di rete nel nostro territorio figura anche la struttura peculiare del tessuto di imprese nazionale. Il sistema produttivo italiano è caratterizzato per il 97% da piccole e medie imprese. A causa della piccola dimensione, le imprese, incontrano forti difficoltà sul piano dell'internazionalizzazione, dell'approccio al mercato, dell'innovazione e della ricerca. Sia dal basso, ovvero dal sistema produttivo stesso, sia dai livelli istituzionali, Governo centrale in primis, si realizza pertanto uno sforzo teso a superare l'ostacolo della piccola dimensione attraverso le reti di impresa. Queste, diversamente dagli altri strumenti aggregativi, offrono l'opportunità di lavorare su progetti comuni senza rinunciare alla propria autonomia. La rete, infatti, non si pone come un nuovo soggetto giuridico, ogni azienda partecipante conservando la propria individualità e autonomia decisionale. Il contratto di rete, utilizzabile sia nell'ambito produttivo sia in quello distributivo, va redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata e deve essere iscritto nella sezione del registro delle imprese cui fa capo ciascun partecipante alla rete. Tra i vantaggi, fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2012, vi è la possibilità, per le imprese aderenti, di fruire di agevolazioni fiscali. |