CRESCERE con lo sport
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CRESCERE con lo sport
di Lucia Coscia, Addetto stampa della PDO Salerno, stampa@pdosalerno.it
Tanti i vantaggi per chi fa pratica fin da giovane: si impara a gestire meglio il proprio tempo, a misurarsi con i propri limiti e soprattutto ci si abitua all'impegno e al sacrificio
La pratica sportiva influenza lo sviluppo del bambino e dell'adolescente ed è caratterizzata da finalità
educative e formative. Nel bambino lo sport prepara ad essere autonomi e responsabili, influenza lo sviluppo del pensiero, della creatività, della capacità decisionale.
Fare sport aumenta l'autonomia personale e la capacità di gestione del proprio tempo, il misurarsi quotidianamente con i propri limiti, forma una sana auto-consapevolezza di sé e una buona autostima.
La socializzazione, inoltre, rappresenta uno dei principali insegnamenti dello sport: vivere in gruppo, rispettare le regole e il prossimo, imparare ad avere fiducia dell'altro. Lo sport dunque aiuta a crescere, favorendo il distacco dalle figure genitoriali. Il fine dell'attività sportiva dovrebbe essere quello di giocare, divertire. Il gioco, da cui deriva la parola sport, è un fattore fondamentale del processo di apprendimento, sviluppo e adattamento, soprattutto nel periodo dell'età evolutiva.
I bambini quando fanno sport giocano, e giocano facendo sport. Per loro non conta il risultato, se non in minima parte.
Ciò che conta per loro è il momento ludico, lo svago.
La cultura del risultato è imposta loro dai genitori e dalla società, talvolta da allenatori impreparati
. Lo sport è considerato tra i giovani una delle ruote più importanti per lo sviluppo della vita, svolge un ruolo importantissimo nella formazione, nello sviluppo e nell'educazione, per molti esso è un'opportunità con cui tenere in allenamento il fisico e la mente, per altri ancora una guida educativa molto importante. Lo sport è legato alle passioni, si sceglie senza mezzi termini chi sostenere fino all'ultimo, chi seguire con il fiato sospeso; ogni disciplina sportiva ha intorno una massa di tifosi che si sentono parte di un mondo speciale dove spesso i toni, il linguaggio e le parole sono comprese solo da chi vi appartiene e non è importante se "gli altri non capiscono".
L'importante è sapersi riconoscere, anche tra chi non si è mai visto, e sapere, anche solo per un momento, di far parte di un "piccolo cosmo" dove si consumano passioni comuni. Lo sport è una straordinaria fabbrica di continue emozioni, a volte le proviamo in solitudine, a volte in un piccolo gruppo: l'evento sportivo, sia esso un grande successo o una cocente sconfitta, viene vissuto come in pezzo di storia individuale e collettiva, con tutte le emozioni che ne seguono.
Cosa significa per un giovane avere successo nello sport?
Significa porsi degli obiettivi, raggiungerli grazie all'impegno e alla fiducia in se stessi, assaporare una piacevole sensazione di soddisfazione, sia durante l'attività sia quando si è conclusa.
Un ulteriore aspetto su cui soffermarsi è la capacità di vivere in gruppo; sentirsi parte di un determinato contesto sociale è uno dei bisogno primari di ciascun individuo. Infatti una delle principali motivazioni dei giovani allo sport è legata al desiderio di vivere e di raggiungere obiettivi sentendosi parte di un gruppo.
Un ruolo centrale nel percorso formativo dei giovani è affidato alla scuola, intesa come luogo in cui avviene l'acquisizione di saperi, competenze e abilità, ma soprattutto come primo contesto in cui il bambino, al di fuori del proprio nucleo familiare, comincia a rapportarsi con gli altri, ad intraprendere quel faticoso percorso orientato alla crescita, strutturato secondo mete di sviluppo che lo condurranno, attraverso dei riti di passaggio sociali e culturali, ad avvicinarsi all'età adulta e completare il processo di maturazione.
L'attività motoria e l'attività sportiva in genere educano all'impegno e al sacrificio e abituano i giovani a vivere sia i momenti di successo che quelli di insuccesso. Proprio per questo le sinergie della famiglia e degli educatori sportivi devono canalizzarsi per formare giovani con una struttura solida che gli consenta di essere preparati anche alle sconfitte. |