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  Dicembre 2012

Articoli n° 08
OTTOBRE 2010
 
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PIANO SUD, crescita piÙ vicina?

VETRELLA: «Punto tutto sui giovani, gli imprenditori del futuro»

VETRELLA: «Punto tutto sui giovani, gli imprenditori del futuro»

Massimo impegno per potenziare e rendere più efficienti i servizi di trasporto: «prima di realizzare un km di linea ferroviaria in più, infatti, dobbiamo cominciare a migliorare i livelli qualitativi dei servizi effettuati su quelli già esistenti»


di Raffaella Venerando

Sergio Vetrella
Assessore regionale ai Trasporti e alle Attività Produttive


Quando il Governatore della Regione Campania Stefano Caldoro ha scelto Sergio Vetrella come assessore alle Attività Produttive e ai Trasporti, la sua decisione è stata interpretata come un'esigenza fondata di affidare le due deleghe a un tecnico, oltre che a un esperto conoscitore del territorio e delle esigenze degli imprenditori. L'Onorevole Sergio Vetrella, infatti, non solo è professore ordinario di Impianti Aerospaziali presso l'Università Federico II di Napoli, ma è stato anche presidente dell'Asi e del Cira, il Centro aerospaziale di Capua. "L'imprenditore pubblico" - così si autodefinisce - da subito si sta prodigando per avviare progetti, leggi e agevolazioni che possano concretamente creare sviluppo perché - come afferma nel corso di questa intervista «bisogna incentivare assolutamente l'interesse di capitali nazionali o internazionali a investire nel nostro territorio, offrendo loro le condizioni ambientali e di sicurezza migliori per potersi sviluppare».

Professor Vetrella, con le sue due deleghe - Attività Produttive e Trasporti - ha tra le mani il rilancio della competitività della Campania. Prima di qualunque progetto o iniziativa però occorre risanare le casse…
Purtroppo, quando la giunta si è insediata, ha trovato una situazione molto difficile: oltre ai problemi dovuti all'enorme deficit accumulato nella sanità e in passività latenti o già maturate, infatti, la vecchia amministrazione Bassolino aveva anche sforato il patto di stabilità. Come conseguenza, la gestione delle risorse della Regione ha subito un deciso irrigidimento, e si è dovuto avviare un rigoroso piano di risanamento, concordato con il Governo, per rientrare nei parametri del patto. Subito dopo il mio insediamento, dopo aver verificato il rispetto del patto di stabilità per il 2010, ho dato il via libera a quelle iniziative in corso che era opportuno portare avanti e che si potevano continuare e ho avviato la definizione del piano strategico dei prossimi tre anni.

Partiamo dalle imprese: lei ha creduto fortemente nella valenza delle Reti di Impresa, tanto che lo scorso anno è stato - da Senatore - il primo firmatario dell'emendamento in materia contenuto nel ddl Sviluppo. La forza sta nell'aggregazione? Quali sono i vantaggi per le aziende del mettersi in rete con altre?
L'emendamento ha esteso il concetto di rete per i distretti industriali alle imprese che, pur se poste in diverse regioni, decidono di esercitare in comune una o più attività economiche finalizzate a un determinato prodotto. In un mercato globale come quello di oggi, organizzandosi in rete, le imprese – soprattutto piccole e medie – creano vere e proprie filiere che, mettendo a fattore comune competenze, tecnologie, processi di lavorazione, risorse economiche e specialistiche, sono in grado di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività dei propri prodotti, sia in Italia che all'estero.


Stazione TAV di Afragola


In Campania esiste già qualche buona pratica?
Certamente. Basti pensare all'aerospazio, all'industria ferrotranviaria, alle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. Ma anche altri comparti possono cogliere questa occasione.
Per incentivare invece la nascita di nuove realtà produttive cosa ha in mente?

Innanzitutto di puntare sui giovani, incoraggiandoli a divenire gli imprenditori del futuro e quindi dello sviluppo della nostra regione, e incentivando il raggiungimento dei loro obiettivi e la concretizzazione delle loro idee; tutto
questo attraverso, da una parte, bandi che coniughino l'aiuto per il decollo delle iniziative con facilitazioni per l'impiego di primo lavoro, e dall'altra, uno sportello unico di consulenza e di acquisizione di ogni autorizzazione o certificazione necessaria. Altro elemento fondamentale è puntare solo su alcuni settori ad alto valore aggiunto e ad alta potenzialità di sviluppo, e migliorare il ruolo delle aree di sviluppo industriale.


L'aeroporto di Capodichino


É favorevole all'ipotesi di una fiscalità di vantaggio per le aziende del Sud?
Sì, in quanto bisogna incentivare assolutamente l'interesse di capitali nazionali o internazionali a investire nel nostro territorio, offrendo loro le condizioni ambientali e di sicurezza migliori per potersi sviluppare.

Una delle vie per uscire dalla crisi è l'internazionalizzazione.
Cosa farà per potenziare l'export?
Da Senatore e capogruppo della X Commissione, ho operato per l'approvazione della legge sulla internazionalizzazione e sviluppo della impresa. Ritengo quindi innanzitutto che bisogna sfruttare al massimo questa nuova normativa. Sarà inoltre necessario con le imprese, a seconda dei diversi settori, finalizzare un programma pluriennale di intervento, sia all'estero che in Campania, per promuovere le nostre competenze e i nostri prodotti.

Passiamo ai trasporti. 20 miliardi di fondi europei da spendere entro il 2013 concentrati anche su questo asset strategico. Quali saranno le priorità cui far fronte?
Concentreremo la nostra attenzione su pochi grandi progetti strategici, come la metropolitana regionale, la nuova linea ferroviaria Napoli-Bari, l'aeroporto di Grazzanise, il completamento dei sistemi dei porti turistici e dei corridoi stradali e autostradali e il potenziamento del sistema logistico con i porti di Napoli e Salerno e gli interporti di Nola, Marcianise-Maddaloni e Battipaglia, per fare della Campania la piattaforma logistica privilegiata del Mediterraneo. Il tutto nel quadro del Piano per il Sud che il Governo sta preparando e che verrà definito con le Regioni. Accanto ai finanziamenti pubblici, poi, contiamo di coinvolgere anche i capitali privati, attraverso il project financing, che sta già dando notevoli frutti, come nel caso dei porti turistici di Arechi e Pastena a Salerno e di Pinetamare a Castel Volturno. Ma oltre alle infrastrutture, siamo impegnati soprattutto a potenziare e rendere più efficienti i servizi di trasporto: prima di realizzare un km di linea ferroviaria in più, infatti, dobbiamo cominciare a migliorare i livelli qualitativi dei servizi effettuati su quelli già esistenti.


Cantiere di Piazza Municipio a Napoli


Ad oggi i collegamenti europei e internazionali del sistema aeroportuale campano vanno ancora potenziati. In che modo?
Dobbiamo avviare finalmente l'aeroporto di Grazzanise, che è ancora soltanto sulla carta. Per questo abbiamo chiesto al Governo di inserirlo nel Piano per il Sud. Capodichino, infatti, sta progressivamente raggiungendo la saturazione e non sarà più in grado di accogliere l'incremento di traffico previsto nei prossimi anni. Inoltre bisogna dare un impulso notevole all'aviazione generale, che offre una enorme potenzialità di sviluppo e vede in Campania la presenza di eccellenze di livello mondiale.

Un esempio di Campania che funziona è il progetto - ereditato da Cascetta - della metropolitana regionale.
A che punto è il completamento?
Come dicevo sopra, la metropolitana regionale è tra le opere strategiche del nostro programma e il suo completamento continuerà nei prossimi mesi e anni. Non a caso, nonostante i rigidi vincoli dovuti allo sforamento del patto di stabilità da parte della vecchia giunta, ad agosto scorso siamo riusciti a confermare tutti i lavori in corso e ad assicurare 145,8 milioni di euro per pagare gli stati di avanzamento dei lavori, in attesa dei fondi europei e statali che sono in corso di programmazione.

Lei ha dichiarato che occorre fare in modo di garantire con il danaro pubblico solo i trasporti minimi. Crede che aprendo al mercato e alla concorrenza il settore dei trasporti pubblici locali sia più facile aumentare l'efficienza dei servizi e raggiungere l'obiettivo di una mobilità sostenibile nella nostra regione?
L'apertura al mercato diventerà obbligatoria già l'anno prossimo, e - come nel resto dell'Unione europea - credo che anche qui da noi una sana competitività tra società, con regole precise e il controllo della Regione, non potrà che migliorare il livello qualitativo dei servizi. Dovendo concorrere, le aziende dovranno migliorare le loro performance finanziarie, ottimizzare la gestione delle risorse, investire in nuove tecnologie e in strutture e mezzi moderni ed efficienti. Il che porterà anche risparmi di costi e riduzione degli sprechi per i concessionari dei servizi, ossia Regioni, Province e Comuni, e quindi per i soldi dei cittadini contribuenti, e servizi più efficienti per gli utenti, oltre che la garanzia di aziende più sane per i lavoratori.

Nei mesi scorsi è st ato firmato l'accordo per l'organizzazione a Napoli nel 2012 del 63esimo congresso mondiale dell'Astronautica. Che ricadute prevede che avrà questo importante evento?
Il congresso coinvolge ogni anno più di 4.000 persone provenienti da tutto il mondo tra scienziati, industriali e operatori nel comparto spaziale. È la più importante manifestazione mondiale del settore e Napoli si è imposta su città del calibro di Parigi e Bruxelles, a conferma del ruolo centrale che le realtà campane hanno avuto e hanno nello sviluppo, a livello mondiale, del settore aerospaziale; un comparto che qui conta su ben 130 imprese, con 12mila addetti e un miliardo e mezzo di fatturato .

Un'ultima domanda: le piace di più il titol o di "super assessore" oppure preferisce quello che si è auto-attribuito di "imprenditore pubblico"?
Senza dubbio il secondo, anche perché ritengo gli amministratori pubblici "manager" di vere e proprie "aziende", i cui azionisti sono i cittadini, che partecipano degli utili economici e sociali di queste, come ad esempio minori tasse e migliori servizi; ed è ad essi che sindaci, presidenti e assessori devono rispondere dell'oculato utilizzo delle risorse che loro gli affidano come contribuenti. Per questo, nel gestire le deleghe che mi sono state assegnate, mi sto avvalendo della mia precedente esperienza in realtà come l'Asi e il Cira. A mio parere, dunque, la Campania non ha bisogno di super-uomini o di super-donne, bensì di normali cittadine e cittadini, che mettano a disposizione la propria professionalità e il proprio impegno per contribuire a rilanciare una terra bellissima, e soprattutto per migliorare il futuro di tutti e, in particolare, dei giovani.

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