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Rimettere l'uomo al centro del lavoro e della vita: questo il tema scelto per la terza Assemblea di FLAy, Gruppo Giovani di Federlegno. Il presidente Francesco Giannattasio ne è convinto: «Per muovere l'economia impariamo a valorizzare le nostre intuizioni e la nostra capacità di creazione e innovazione»
di R. V.
Tornare al fondamento etico dell'economia rimettendo la
persona umana, con la piena totalità dei suoi valori, al centro del lavoro e della vita. È stato questo il leitmotiv della terza Assemblea nazionale di FLAy - Gruppo Giovani di Federlegno - svoltasi a Salerno lo scorso 15 ottobre presso il Centro Congressi dell'hotel Polo Nautico. L'incontro è stato a dir poco originale: non solo un titolo accattivante "Cuore, mano, occhio e cervello", ma tutta la formula organizzativa è stata molto distante dal già visto. Nessuna relazione del presidente, ma confronti veloci sul tema, moderati dal giornalista Luca Pagliari, ed esperienze di vita forti raccontate dalle testimonial Agnese Sartori e Stefania Vanini, con il contributo video della Fondazione Angelo D'Arrigo. Un approccio, potremmo dire quasi olistico, alla conoscenza e all'esplorazione del mondo mediante il quale il cuore, l'intuito, la mente (cervello), la creatività (mano), la visione (occhio) forniscono all'uomo stesso chiavi di lettura capaci di orientare le sue azioni in modo non convenzionale. «La crisi ci ha fatto perdere di vista il valore dell'uomo, "misura di tutte le cose"», ha dichiarato il presidente di FLAy Francesco Giannattasio. «Per tornare a guardare con fiducia e lungimiranza al futuro abbiamo
bisogno di riaffermare e rivivere con la testimonianza i valori dei nostri padri. La nostra consapevolezza deve trasformarsi da locale ed egocentrica a globale, superando quella dimensione individualistica che non ha giovato di certo alla nostra economia, specie quella meridionale. È necessario - ha proseguito Giannattasio - rimettere al centro dell'economia la persona umana con la sua tensione ideale che lo spinge a rapporti più veri con la realtà che lo circonda, con la sua capacità creativa, con una nuova visione che guidi i suoi passi verso un futuro più umano e sostenibile». Nel corso dell'incontro, cui ha preso parte anche il sociologo Domenico De Masi, che come sempre non ha mancato di offrire preziosi spunti di critica e riflessione sul tema, è stato anche presentato il libro di Luca Pagliari "FLAy, una storia di persone", in cui si racconta della nascita di questo gruppo di giovani imprenditori, ricostruendone dinamiche e passaggi di vita salienti. Un omaggio autentico al valore dello stare insieme, al Gruppo che funziona come cervello collettivo, capace di esaltare le individualità creative e spingerle verso traguardi di altissimo valore. |