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  Dicembre 2012

Articoli n° 04
Maggio 2007
 


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Con i fondi 2007-2013
la Campania prova a riagganciare la crescita


L’intervista a Andrea Cozzolino - “Quasi fatta” per la legge di riforma degli incentivi

L’intervista a Cristiana Coppola - Fondi europei, ultima chiamata per la Campania

“Quasi fatta” per la legge
di riforma degli incentivi

di Raffaella VENERANDO

Andrea COZZOLINO
Assessore Attività Produttive
Regione Campania



In che modo e perché la Regione ha riformato il sistema degli incentivi?
Abbiamo lavorato per dare strumenti semplici e certi a chi investe nello sviluppo della nostra regione. L'obiettivo è razionalizzare e rendere più selettivo, efficace e trasparente l'utilizzo di risorse pubbliche a sostegno della crescita. Nell'agenda 2007-2013 in Campania avremo a disposizione, solo di fondi comunitari, oltre 3,5 miliardi di euro per lo sviluppo. Una grande occasione, che va sfruttata nel migliore dei modi se vogliamo rendere strutturale la crescita del 2006 e darci un'economia che, tra 6 anni, sia in grado di reggersi sulle proprie gambe.

Il risultato di questo lavoro qual è stato?
Che abbiamo consegnato un disegno di legge al Consiglio Regionale (10 mesi fa) che porta da 44 a 4 gli strumenti di incentivazione. Prima c'era un lungo elenco, a volte difficile persino da enumerare, figurarsi da utilizzare in maniera coerente. Ora, non appena il Consiglio varerà la legge, avremo il credito d'imposta regionale, per investimenti e nuovi posti di lavoro, il contratto di programma regionale e uno strumento per consolidare la passività a breve delle imprese. Avremo anche importanti novità riguardanti il monitoraggio e la valutazione dell'efficacia degli interventi. Ogni anno sarà presentata una relazione al Consiglio Regionale, contenente i risultati dei controlli effettuati e la ricognizione di tutti gli strumenti di aiuto operativi, così da valutare la coerenza complessiva del sistema e procedere a una sua razionalizzazione.

A che punto siamo di questo percorso?
La Terza commissione permanente del Consiglio Regionale ha svolto un costruttivo lavoro in questi mesi, sul ddl e i regolamenti collegati. Nei giorni scorsi ci sono stati anche incontri con le forze economiche e sociali, dai quali sono emersi utili indicazioni anche in vista della ridefinizione del PASER che porteremo in Giunta a fine maggio. Sono fiducioso che prima dell'estate, la Campania e le sue imprese avrà una nuova legge di riforma degli incentivi dopo 20 anni.
Ha parlato di “strumenti semplici e certi”, ma spesso non bastano a superare le lentezze della macchina burocratica.
Non sarà così, anche perché le imprese potranno contare su un “tutor” della Regione che le aiuterà a individuare gli incentivi migliori per la propria attività e, dove necessario, a superare eventuali ostacoli burocratici. Ma lavoreremo per evitare sempre più intoppi e lentezze, anche attraverso una decisa semplificazione delle procedure e dei tempi di partecipazione ai bandi pubblici. Infine, avvieremo la riforma dell'area di coordinamento delle attività produttive attraverso l'istituzione di tre dipartimenti: monitoraggio, programmazione ed incentivi.

Per quanto concerne il Programma Operativo Fesr, Confindustria Campania ritiene che il mancato “consuntivo” di valutazione dell'efficacia e dell'efficienza della spesa del periodo 2000-2006 ne abbia inficiato in qualche modo la redazione. Lei cosa risponde?
Intanto, non vorrei che si perdesse di vista un dato: nella programmazione 2000-2006 la Campania ha fatto un vero e proprio salto di qualità, sia sul piano dell'impegno che della capacità di spesa. Siamo stati l'unica regione a ottenere tutte le premialità disponibili, sia a livello comunitario che nazionale e, più recentemente, il Dipartimento per lo sviluppo del MSE ha certificato il raggiungimento degli obiettivi di spesa al 31 dicembre 2006. La spesa del Fesr è quella che ha necessitato di più tempo per essere realizzata, visti gli accordi presi con i territori destinatari degli aiuti. Ora, però sta producendo i suoi frutti. Siamo consapevoli che resta ancora molto da fare, specie sui Pit. Quanto alla richiesta, sollevata da Confindustria Campania, di un consuntivo di valutazione sull'efficacia e l'efficienza della spesa del periodo 2000-2006, a me pare legittima e va soddisfatta. D'altro canto, le innovazioni apportate nella programmazione 2007-2013 sono il frutto anche e soprattutto della valutazione dei risultati raggiunti e dei limiti riscontrati.

Secondo quali criteri saranno assegnati i fondi e in che modo si provvederà al loro monitoraggio?
Il nuovo documento prevede un cambio di strategia e una programmazione unica delle risorse, con un'unica Autorità di Gestione che farà capo alla Presidenza della Giunta Regionale. Concentreremo il 40% dei fondi su progetti strategici e il restante 60 su grandi scelte di fondo: Ricerca e Innovazione, Infrastrutture, Sistemi Urbani. Va garantito inoltre il reale coinvolgimento del Tavolo di partenariato nella scelta dei “Grandi Progetti” (che beneficeranno del 40% delle risorse complessive). É prevista infine la nascita di un coordinamento, al quale parteciperà anche l'assessorato al Bilancio, con il compito di integrare gli interventi finanziati dalla spesa ordinaria con quello promossi grazie ai fondi Ue.
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