Progettare nell’ottica dell’area vasta
“Liberare” la propensione alla crescita
“Liberare” la propensione alla crescita
Le Pmi hanno bisogno di muoversi
in un sistema-paese moderno ed efficiente
di Raffaella VENERANDO
Cambio al vertice del Comitato Piccola Industria di Confindustria Salerno.
Lo scorso 2 marzo infatti Antonio Ilardi, Amministratore della Polo Nautico srl, è subentrato a Paolo Traci alla presidenza del Gruppo che annovera 562 aziende.
«Intraprendenza, coesione e impegno» saranno i principi guida del lavoro cui il Gruppo si dedicherà per i prossimi quattro anni.
Bassa capitalizzazione, scarsa internazionalizzazione, innovazione senza ricerca, assetti di governance chiusi, e, soprattutto, dimensioni inadeguate: questi i mali di cui soffrono le pmi italiane. Anche per le aziende salernitane il ritardo di competitività è imputabile a queste cause?
Le piccole imprese salernitane presentano condizioni in larga parte analoghe a quelle delle loro consorelle presenti in altre aree del paese unitamente ad un originale deficit di competitività tutto meridionale. In generale ho maturato la convinzione, dal confronto con tanti colleghi e dalla mia stessa esperienza personale, che il contesto sociale e politico in cui le imprese si trovano ad operare sia il principale responsabile della gran parte dei punti di debolezza delle PMI. Fino a qualche tempo fa si riteneva che fosse preferibile restare “piccoli” e il sistema delle imprese si muoveva secondo questa logica. Oggi, al contrario, avverto tra gli imprenditori una diffusa propensione alla crescita. Tale desiderio, però, si scontra sempre più spesso con problemi atavici - penso ad esempio all'inefficienza di larga parte del sistema politico e burocratico - che piegano l'entusiasmo degli uomini e delle donne d'impresa, non consentendo la crescita delle aziende.
Più in particolare credo che il sistema delle imprese meridionale soffra, con poche particolari eccezioni presenti proprio nell'area urbana di Salerno, di un eccesso di interferenza dell'apparato politico nelle libere dinamiche dello sviluppo. Tale condizione provoca distorsioni non più tollerabili.
Quali secondo lei gli strumenti necessari per garantire all'impresa una vita più facile?
Credo che la prima emergenza da affrontare sia promuovere un radicale ridisegno dell'assetto istituzionale del paese. Abbiamo un sistema istituzionale elefantiaco, caratterizzato da livelli istituzionali del tutto inutili a garantire gli scopi per i quali essi erano stati pensati. Tutto ciò determina un carico economico che alla fine dei conti pesa in maniera quasi esclusiva sulle imprese. Non si può continuare a richiedere sacrifici ai soggetti economici per assicurare la sopravvivenza di comunità montane, di circoscrizioni, di uffici identici e spesso inutili presenti sia nelle province sia nelle regioni, di autorità di ogni genere. Occorre essere coerenti con le enunciazioni di principio. Se si richiede che il sistema delle imprese sia sempre più competitivo, le aziende, a loro volta, devono pretendere di agire in un sistema-paese moderno ed efficiente. Su questa scommessa si gioca la crescita dell'Italia. E credo che Confindustria debba svolgere su tali temi un ruolo di avanguardia che possa spingersi fino ad immaginare di ispirare, promuovere e sostenere specifiche proposte di legge, anche con l'ausilio dei meccanismi referendari.
Nello specifico quali saranno i punti cardine e gli obiettivi del programma della sua presidenza?
Abbiamo creduto utile e necessario varare un programma ispirato a due linee strategiche. Da una parte, infatti, abbiamo indicato interventi relativi a materie tradizionalmente affidate al Gruppo Piccola Industria. Dall'altra abbiamo ideato una serie di iniziative a vantaggio delle piccole imprese associate, la cui realizzazione dovrà essere sostenuta con decisione in tutti gli organi associativi di Confindustria Salerno. Tale approccio consentirà di valorizzare la creatività e l'intraprendenza del Gruppo. Allo stesso tempo potenzierà, grazie ad una visione fortemente unitaria, l'operatività dell'intera Associazione, permettendole di recepire le idee delle piccole imprese.
Abbiamo, per questo, varato un programma basato su dieci assi di intervento che vanno ad esempio dall'ambiente alle aree industriali, dal credito all'energia, dall'internazionalizzazione al trasferimento tecnologico.
In tutti questi ambiti tematici ci muoveremo cercando di favorire nuove forme di cooperazione tra soci, nonché promuovendo la creazione di servizi comuni per le PMI.
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Comitato Direttivo Piccola Industria
Confindustria Salerno
Antonio Ilardi (Presidente)
Polo Nautico srl, Salerno
Stefania Rinaldi (Vice Presidente)
Valflex srl, Giffoni Valle Piana (Sa)
Luigi Bisaccia
Centro Servizi Ingegneria srl, Battipaglia (Sa)
Alfonso Cantarella
Starpur srl, Nocera Inferiore (Sa)
Lorella De Rosa
Lo.ser. Italia srl, Salerno
Gerardo Gambardella
Bioplast srl, Fisciano (Sa)
Gerardo Parola
Ombrellificio Parola srl, Castel S.Giorgio (Sa)
Franco Risi
Ibarico srl, Salerno
Roberto Scermino
Scermino Antonio Impresa di costruzione, Salerno
Antonella Vaccaro
Main srl, Scafati (Sa)
Past President: Paolo Traci |
A Fisciano convegno
sul rischio industriale
“La sicurezza come investimento produttivo: il rischio incendio e i bisogni assicurativi dell'impresa” è il titolo del convegno promosso dal Consorzio Irno Sviluppo svoltosi lo scorso venerdì 30 marzo nell'aula consiliare del Comune di Fisciano.
I lavori sono stati introdotti dal presidente del Consorzio, Gerardo Gambardella. Dopo i saluti del sindaco di Fisciano, Tommaso Amabile, e del presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria, Antonio Ilardi, vi è stata una “testimonianza d'impresa” dell'ing. Salvatore Polverino della Maca srl. A seguire, le relazioni dell'Ispettore tecnico della Generali Assicurazioni, Ciro Scorzelli, dell'ing. Luca Fiore sullo Sviluppo delle attività delle PMI e del comandante dei Vigili del Fuoco di Salerno, Mario Scarani. Di “Sistemi di gestione della sicurezza” ha parlato l'ing. Bruno De Rosa, mentre le conclusioni sono state affidate al District Manager dell'Assicurazioni Generali, dott. Luciano Vincenzo e all'esperto in previdenza dott. Fabio Batta.
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