ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n?02
MARZO 2012
confindustria - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

TREVISANI: «Anche per le infrastrutture, c'È bisogno di un'AUTORITÀ indipendente»

RATING ANTIMAFIA «Migliore accesso al credito per chi opera nella legalitÀ»


RATING ANTIMAFIA «Migliore accesso al credito per chi opera nella legalitÀ»

Notevole il vantaggio dell'intesa con il mondo bancario che potrebbe riguardare le misure da porre in essere in merito sia alla tipologia di affidamenti, sia al costo del finanziamento

«Le imprese che hanno avviato seri e concreti processi di legalità, meritano adesso un riconoscimento ufficiale da parte dello Stato, anche in termini di garanzia con le banche e con la Pubblica Amministrazione»

«Il rispetto degli impegni del Protocollo di Legalità rappresenta un indice della affidabilità nei confronti dello Stato. Chi ha già aderito ne riconosce l'importanza, motivo per cui sono state già firmate tante intese con le prefetture per monitorare meglio l'attivazione a livello territoriale»



di Raffaella Venerando

Antonello Montante
Delegato ai rapporti con le Istituzioni - Confindustria

Presidente Montante, lei si è fatto promotore di un'iniziativa che ha incassato il plauso trasversale della politica: un rating salva imprese connesso alla legalità. Più nel dettaglio, di cosa si tratta e quali sarebbero i vantaggi ad esso collegati?
La proposta del rating antimafia per le imprese rappresenta un'esigenza evidente, comune e più che mai urgente che supera ogni interesse di parte. In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, dobbiamo dare input di crescita e, per farlo, dobbiamo cambiare alcune regole del gioco facendo progredire chi fino ad ora si è sacrificato per garantire la legalità e la trasparenza nelle imprese utilizzando tutte le possibili vie di uscita per allontanarsi dai pericoli delle infiltrazioni mafiose nel mercato, dove la diffusione di comportamenti illeciti altera le condizioni della concorrenza determinando un irregolare funzionamento a discapito delle imprese legali.
Queste ultime, infatti, sono costrette nel medio periodo ad uscire dal mercato.
Ciò si verifica soprattutto nel Mezzogiorno dove, peraltro, il costo della sicurezza è il doppio che nel resto del Paese. Il vantaggio del rating antimafia recupererebbe sicuramente la condizione di level playing field: in tale contesto e in considerazione della crisi economica, che ha come inevitabile conseguenza un crescente fenomeno di credit crunch, occorre favorire maggiormente la diffusione della legalità e dei comportamenti etici trasformando l'impegno delle imprese che operano nella legalità in un reale fattore di competitività attraverso l'accesso al credito, al fine di riconoscere migliori condizioni alle imprese che perseguono elevati standard di legalità e che, tuttavia, sono esposte alle speculazioni della criminalità organizzata presente nei mercati.
Notevole il vantaggio dell'intesa con il mondo bancario che potrebbe riguardare le misure da porre in essere, sia in ordine alla tipologia di affidamenti che al costo del finanziamento, nonché l'individuazione delle modalità attestanti il rispetto degli impegni assunti da parte delle imprese idonee per il rating antimafia.

Dall'incontro avuto con il Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri cosa è emerso?
Il punto fondamentale dell'incontro è stata la discussione sulla proposta del rating antimafia come salva imprese virtuose. Si è detto, infatti, che le imprese che hanno avviato seri e concreti processi di legalità, meritano adesso un riconoscimento ufficiale da parte dello Stato, anche in termini di garanzia con le banche e con la Pubblica Amministrazione.
Il Ministro Anna Maria Cancellieri è molto interessata, ha compreso subito l'importanza e l'innovazione della proposta che lei stessa ha definito «eccezionale e da mettere subito in opera».
Il Ministro ha fatto già avviare, tramite gli uffici addetti, la predisposizione degli atti per stabilire l'iter tecnico da seguire per poter istituire un tavolo ad hoc composto dal Ministero degli Interni, dall'Abi, dalla Direzione Nazionale Antimafia e da Confindustria.

Il coinvolgimento delle istituzioni creditizie appare più che necessario. Indispensabile. Si aspetta una risposta positiva dal mondo delle banche?
Io credo che sia arrivato il momento in cui le banche, così come le imprese, debbano individuare percorsi che consentano di erogare il credito ai meritevoli, gestendo al meglio il risparmio che alle banche è affidato. Stabilire dei coefficienti di capitali che tengano conto dell'impegno antimafia delle imprese è una garanzia per le banche per mantenere la loro integrità aziendale e avere la sostenibilità futura.

Chi si occuperà di certificare le aziende meritevoli di un buon rating?

Come già detto, su precisa richiesta del Ministro, è in fase di costituzione un tavolo che si occuperà appositamente di definire tutto il percorso che si dovrà fare compreso chi lo dovrà fare.
In merito alle possibili future decisioni, si pensava che si potrebbe anche valutare di estendere all'ABI il Protocollo di Legalità siglato da Confindustria e dal Ministero dell'Interno, inserendo nell'ambito degli impegni assunti dai firmatari, quello di ABI a sensibilizzare il proprio sistema associativo rispetto alla valorizzazione, nella fase di valutazione (rating) delle informazioni di natura qualitativa dell'impresa che richiede l'affidamento, il profilo della legalità caratterizzante il percorso intrapreso dall'impresa richiedente. Resta ferma l'esigenza di verificare la fattibilità in concreto di tutte le ipotesi.

Per finire, a quasi due anni dal Protocollo per la legalità sottoscritto da Confindustria e l'allora Ministro dell'Interno Roberto Maroni, quale bilancio è possibile tracciare?

Dal momento della firma è stata costituita una commissione specifica composta dai componenti di Confindustria e da una delegazione del Ministero dell'Interno che ha lavorato costantemente fino ad ora sulle modifiche, sulla semplificazione e sulle integrazioni delle linee operative per l'attuazione del protocollo a favore delle imprese e tenendo in considerazione anche le richieste fatte dalle stesse aziende.
Il rispetto degli impegni del Protocollo di Legalità rappresenta una garanzia di effettiva adozione di comportamenti virtuosi da parte delle numerose imprese e territoriali che vi aderiscono e, quindi, un indice della loro affidabilità nei confronti dello Stato, chi ha già aderito ne riconosce l'importanza, motivo per cui sono state già firmate tante intese con le prefetture per monitorare meglio l'attivazione a livello territoriale.
Il riconoscimento del rating avrebbe l'effetto non soltanto di favorire una maggiore partecipazione delle imprese al Protocollo di Legalità di Confindustria, ma anche di contrastare in maniera più efficace fenomeni di usura e racket, che spesso spingono l'imprenditore in stato di necessità a ricorrere a canali di finanziamento illeciti.

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Marzo - 2.120 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it