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  Dicembre 2012

Articoli n?06
Luglio 2012
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CRISI DEI COMUNI E SPENDING REVIEW A pagare saranno sempre i migliori?

HOLDING DI FATTO E HOLDER PERSONA FISICA Responsabilità per abuso del l 'attivitÀ di direzione


CRISI DEI COMUNI E SPENDING REVIEW
A pagare saranno sempre i migliori?


I COMUNI SONO GLI ENTI PIÙ VICINI ALLE PERSONE E OFFRONO QUEI SERVIZI ESSENZIALI AD ANZIANI, POPOLAZIONI SCOLASTICHE, FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ, CHE SONO LONTANI ANNI LUCE DAI PALAZZI ROMANI. ESSI HANNO BISOGNO, SE NON DI MAGGIORI RISORSE, DI NON VEDERE PERSE QUELLE ATTUALI

LUIGI D'ANGIOLELLA
Avvocato, studiodangiolella@tin.it

Nel drammatico momento economico che stiamo vivendo, emergono inevitabilmente emozioni più che serie valutazioni della realtà.
Da un lato, l'anti politica che porta a considerare, senza distinzione alcuna, tutta la classe dirigente italiana come responsabile della catastrofe e, dall'altro, la volontà ferrea del Governo, in questa prima fase, di caricare sulle spalle dei cittadini e delle imprese la soluzione di una crisi che ha origini, invece, molto diverse e lontane.
Un aspetto che colpisce direttamente anche il mondo delle imprese è la crisi evidente di liquidità che stanno attraversando gli enti locali e, in particolare, le amministrazioni comunali.
Esse si ritrovano senza risorse, hanno pochissime o nulle capacità di incidere con tributi propri e scontano, specialmente nel Meridione, le difficoltà economiche del principale ente finanziatore, che è la Regione, che coordina e catalizza anche le risorse europee.
Nel numero di maggio 2012 di CostoZero, nel trattare di quali iniziative sarebbero servite per il rilancio dell'economia, si era sviluppata, in questa rubrica, la proposta di permettere almeno una compensazione tra i crediti vantati nei confronti delle amministrazioni pubbliche e le imposte da pagare, per favorire il disastrato mondo delle imprese, e questa idea, da più parti sollecitata, pare che si stia facendo strada anche negli ambienti governativi.
Speriamo però che a buone idee non se ne accompagnino altre disastrose!
Sembra infatti che la cosiddetta spending review, e cioè il taglio della spesa corrente in ottica di risparmio ed anche di correzione dei flussi dal centro alle periferie, possa ancora di più incidere sulle casse degli enti locali. Se si tratterà di tagli indiscriminati sarà un grave errore, a mio avviso, perché ancora una volta, nel nome del contenimento della spesa, si inciderà fortemente sui cittadini e sulle imprese, e non certo sui costi della politica o delle nostre elefantiache amministrazioni pubbliche.
I Comuni sono gli enti più vicini alle persone e offrono quei servizi essenziali ad anziani, popolazioni scolastiche, famiglie in difficoltà, che sono lontani anni luce dai palazzi romani.
Essi hanno bisogno, se non di maggiori risorse, di non vedere perse quelle attuali.
Così facendo si finirà per indebolire fortemente la stessa credibilità delle Istituzioni, perché è agli enti locali che noi abbiamo attribuito il compito più difficile, e cioè di guardare negli occhi il cittadino e le sue ansie.
Gli amministratori locali sono la vera spina dorsale del Paese; in tempi di crisi sono la vera trincea, la prima linea della battaglia, dove la visione delle cose è reale e si tratta di persone che, molto spesso, e più di quanto si possa pensare, offrono alle proprie comunità il loro impegno solo per spirito di servizio.
Tra i pochi civil servant di cui questa martoriata Italia ancora dispone.
Un contrasto a dir poco stridente se paragonato all'immagine dei parlamentari, che temono dalla spending review l 'aumento del prezzo di un tramezzino alla buvette del Parlamento!
É necessaria attenzione perché affossare i Comuni alimenterà ancora di più quel sentimento deteriore di antipolitica anche nei confronti di quelle migliaia di amministratori locali che servono le istituzioni e che si troverebbero senza risorse. Ciò finirebbe inevitabilmente per ledere anche il sistema delle imprese, specialmente delle piccole e medie imprese, che nella relazione feconda con gli enti locali trovano non solo la spinta necessaria per fronteggiare la crisi in moltissimi settori - specie in quello dell'edilizia, del commercio e dei lavori pubblici - ma anche quella doverosa assistenza che le Istituzioni, proprio con gli enti territoriali, devono al sistema economico. La crisi economica va fronteggiata senza populismi e con occhio attento, per non distruggere quel poco di buono che l'Italia ancora offre.

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