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  Dicembre 2012

Articoli n° 09
NOVEMBRE 2010
 
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Un PIANO per rilanciare lo sviluppo di Terra di Lavoro

PTCP, entra nel vivo la fase di ascolto sociale

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PTCP, entra nel vivo la fase di ascolto sociale

Il 18 ottobre scorso la Provincia di Caserta ha pubblicato la proposta di Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale aprendo ufficialmente i termini (60 giorni) per la presentazione delle "osservazioni" da parte di enti ed associazioni. Di seguito la sintesi delle linee guida.

«Il piano si rivolge ai Comuni, agli enti di governo del territorio e a tutti i cittadini e promuove l'identità e la coesione sociale attraverso un sistema di obiettivi strategici condivisi»

di Antonio Arricale

Pubblicazione della: "proposta di Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale", approvata con delibera del Commissario Straordinario n°13/CS del 09/02/2010, del Rapporto Ambientale ed allegata Sintesi Non Tecnica.


IL PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) è lo strumento fondamentale di coordinamento e di programmazione, rappresenta il principale momento di ascolto e di governo a disposizione della comunità Provinciale e delinea gli obiettivi e gli elementi fondamentali dell'assetto del territorio provinciale, in coerenza con gli indirizzi per lo sviluppo socio-economico e con riguardo alle prevalenti vocazioni, alle sue caratteristiche geologiche, paesaggistiche e ambientali.
Il PTCP riconosce l'esistenza di un sistema ambientale con le sue articolazioni, individua il sistema insediativo, fissa gli indirizzi per lo sviluppo dei centri urbani e delle aree produttive.
In sostanza detta la disciplina per la più corretta gestione del territorio. Il piano si rivolge ai Comuni, agli enti di governo del territorio e a tutti i cittadini e promuove l'identità e la coesione sociale attraverso un sistema di obiettivi strategici condivisi.
Il PTCP, realizzato in coerenza con il Piano Territoriale Regionale (PTR), affronta e mette in relazione tutti i temi rilevanti per il territorio provinciale: dall'integrità fisica all'identità culturale, dal territorio agricolo a quello insediato, fino a quelle particolari porzioni di spazio, appartenenti al sistema urbano o allo spazio aperto, prive di una funzione univocamente definita e contrassegnate da evidenti segni di degrado e di abbandono, definite "territorio negato". Per la redazione del PTCP, è stata effettuata una analisi sullo stato del territorio: ricognizione, puntuale e multidisciplinare.

Tutte le analisi, raccolte in un sistema informativo unitario, riguardano:
• il sistema socio economico e l'evoluzione demografica, con le conse-
guenti proiezioni tendenziali e programmatiche;
• la fragilità del territorio, con le sue problematiche idrogeologiche ed ambientali;
• i beni culturali con valore paesaggistico, i monumenti storico - architettonici, i tracciati viari di epoca storica, le coltivazioni pregiate residuali ancora in essere, come ad esempio, la vite maritata al pioppo;
• il sistema insediativo, diviso sia per epoca di costruzione che per qualità urbana;
• il sistema della mobilità. Dallo studio e dalle interpretazioni delle analisi, scaturisce la strategia di fondo del piano che si può sintetizzare come riequilibrio e ricostruzione della qualità ambientale ed urbana: l'obiettivo prioritario del riequilibrio determina le principali scelte di piano, fra cui la divisione del territorio provinciale in due grandi macro ripartizioni: il territorio rurale ed il territorio urbano.

Per il territorio rurale, il PTCP persegue obiettivi di tutela e recupero ambientale, attraverso:
• mitigazione del rischio ambientale e antropico;
• la formazione della rete ecologica provinciale;
• la tutela dei valori paesaggistici e naturali. Per quanto riguarda il sistema insediativo, il PTCP persegue il modello di policentrismo regionale, costruendo la propria strategia sulla base dei seguenti quattro obiettivi principali:
• porre un argine alla periferizzazione della Provincia di Caserta, sotto la spinta dell'area napoletana;
• favorire il consolidamento dell'ambito urbano di Caserta;
• rafforzare le aree interne, favorendo la loro qualificazione soprattutto nei settori delle produzioni agricole, del turismo, del loisir;
• mettere mano a un radicale processo di risanamento e di riconversione dell'area costiera. Il territorio urbano, si compone:
• del territorio urbano di impianto storico;
• del territorio urbano di impianto recente, prevalentemente residenziale;
• del territorio urbano di impianto recente, prevalentemente produttivo. Il modello di assetto, con la suddivisione in territorio urbano ed in territorio rurale, determina specifiche scelte proiettate all'anno 2022.
Le previsioni sono state calcolate a partire da uno scenario tendenziale di crescita demografica, cui corrispondono specifici fabbisogni abitativi, di spazi verdi e di altre attrezzature.
Lo scenario tendenziale è basato su ipotesi che i fenomeni endogeni ed esogeni degli ultimi anni tendano a riprodursi anche nel prossimo futuro. Dall'analisi dello scenario tendenziale, in linea con quanto previsto dal PTR, si può stimare un incremento abitativo, al 2022, di 70.000 nuovi alloggi circa. É importante segnalare che in ragione delle precedenti disposizioni legislative, l'incremento abitativo veniva calcolato come rapporto costante di un abitante per un vano; il PTCP, ancora in coerenza con il PTR, determina invece l'aumento del fabbisogno abitativo nel rapporto di un alloggio per una famiglia: infatti è la dinamica delle famiglie che esercita una influenza diretta sul mercato abitativo.
É bene precisare che la famiglia, alla quale più volte si fa riferimento, è quella definita dell'ISTAT: come l'insieme di persone conviventi che, indipendentemente dai legami di parentela, coabita in una stessa unità immobiliare.
L'incremento di domanda abitativa che si viene a determinare, in ragione del numero di famiglie previste e della sua tendenziale consistenza, sostanzialmente variata rispetto al passato, potrà essere soddisfatta non solo mediante nuove edificazioni, ma anche attraverso il recupero e/o la valorizzazione delle aree sottoutilizzate e degradate esistenti, con l'obiettivo contenuto nel PTCP di contenere, ove possibile, l'ulteriore consumo di suolo agricolo. Naturalmente, la programmazione provinciale, prevede l'equivalente superficie di aree, in relazione al numero di famiglie previste, per attrezzature pubbliche, dimensionate anche tenuto conto dell'insoddisfatto fabbisogno pregresso. L'obiettivo quindi è di migliorare la qualità dell'ambiente e della vita dei cittadini della provincia di Caserta.
É utile ricordare, in questa fase, che l'esplicitazione puntuale di quanto previsto nel PTCP sarà realizzata dai successivi piani di settore che, seguendo le indicazioni del PTCP, renderanno attuabile quanto previsto con maggior livello di dettaglio. A titolo esemplificativo si possono citare il piano energetico, il piano dei rifiuti, il piano delle infrastrutture, il piano della mobilità , il piano turistico, il piano per la tutela delle culture pregiate e quanti si renderanno necessari nel corso dell'attuazione e della verifica del PTCP. Infatti, si ritiene necessario, nel prossimo triennio, durante il quale il PTCP inizierà ad esplicitare i suoi effetti, procedere ad una responsabile verifica ed eventuale integrazione del medesimo.
Con l'imminente procedura di pubblicazione della: "proposta di Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale", che avverrà a partire dal giorno 18 di questo mese, l'Amministrazione Provinciale ritiene indispensabile avvalersi del contributo programmatico di tutti i settori dell'Ente Provincia, dei Comuni, degli Enti Territoriali Istituzionali, delle Associazioni Sindacali e di Categoria, degli Ordini Professionali, delle Associazioni Ambientaliste, in sostanza di tutta la società civile, da produrre con la procedura delle osservazioni, con le quali proporre eventuali modifiche ed integrazioni.
La procedura delle osservazioni, di norma prevista per un minimo di giorni 30, nella logica di perseguire una pianificazione territoriale partecipata e condivisa, è stata estesa da questa Amministrazione a 60 giorni, affinché gli interessati possano disporre di un congruo lasso.

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