Il progetto marketplace
di medialine
Un modo innovativo di fare business
treofan,
diario di una fabbrica forte
Nuovi hotel del Gruppo ragosta in Sicilia e in Campania
Il progetto marketplace
di medialine
Un modo innovativo di fare business
Al termine di un piano d'industrializzazione verrà immesso sul mercato in tempi brevi con delle proposte commerciali capaci di soddisfare esigenze e richieste
di un contesto dinamico e in forte crescita
di Alessia Passatordi, Responsabile Comunicazione
Medialine group
Quando Clienti e Fornitori confluiscono in uno stesso "luogo" virtuale, creano una relazione fra la domanda e l'offerta, danno vita a un mercato virtuale, a una business community: ciò è possibile grazie ad un software per il MarketPlace! All'interno di una piazza-mercato si possono ritrovare proposte commerciali di prodotti simili e/o complementari tra loro, è possibile consultare i cataloghi dei partecipanti, attivare forme di contrattazione innovative, acquistare e pagare direttamente on-line per arrivare sino alla vera e propria integrazione fra i sistemi informativi dei partecipanti.
I MarketPlace, come i portali, si possono classificare in orizzontali o verticali.
Un MarketPlace orizzontale è per imprese appartenenti a settori diversi, a più comparti industriali. Le transazioni, di conseguenza, sono più legate al tipo di merci disponibili che al tipo di azienda. Altre categorie di prodotti/servizi tipiche di questa tipologia sono ad esempio la gestione delle eccedenze di magazzino, beni di largo consumo, materiali indiretti di produzione, materiali riciclabili, manutenzioni e riparazioni, eccetera. Un MarketPlace verticale, al contrario, focalizza il proprio target in base alla tipologia delle aziende coinvolte. Esempi di questo tipo di struttura possono essere i mercati dedicati esclusivamente alle filiere agroalimentari, all'industria tessile, calzaturiere, alle strumentazioni mediche, ecc.. Le transazioni di questo mercato saranno legate alla tipicità della produzione, della singola azienda o della filiera.
É possibile gestire delle trattative attraverso due differenti modalità chiamate fixed pricing o dynamic pricing a seconda del fatto che il prezzo della negoziazione sia predeterminato o meno. Ad ogni modalità di transazione possono essere associate diverse tipologie di poste (fisse, variabili, a scaglioni) e diverse regole di comportamento/autorizzazione dei partecipanti al mercato.
Prezzo fisso – Fixed pricing (catalogo). Il modo più semplice per condurre una trattativa è l'acquisto a catalogo, tradizionale strumento di vendita di prodotti con specifiche relativamente non complesse. Gli acquisti a catalogo si basano sulla logica del prezzo fisso/predeterminato, anche se ciò non esclude che il prezzo stesso possa essere fissato in un'ottica one-to-one con il singolo acquirente. Il catalogo non funge esclusivamente da vetrina digitale trasponendo il contenuto cartaceo, ma è fornito di motori di ricerca in grado di selezionare immediatamente i prodotti richiesti, riducendo così costi di ricerca e tempi. Generalmente sono disponibili sistemi di "carrello elettronico" con cui scegliere diversi prodotti, visualizzarne i dettagli e selezionarne la quantità, al fine di inoltrare un unico ordine (processo di one-stop-shopping), successivamente indirizzato ai differenti fornitori.
Prezzo variabile - Dynamic pricing. Si tratta di una forma di negoziazione più complessa nella quale il prezzo non è predeterminato, ma si forma secondo le "forze" del mercato. Le principali tecniche di dynamic pricing sono riconducibili a: aste (auction), aste inverse (reverse auction), gare, meccanismi di borsa (exchange). Asta (Auction). La forma più tradizionale del dynamic pricing sono le l'aste, nelle quali più Buyers sono messi in competizione tra loro e vince il bid chi fa un'offerta più alta, oppure chi propone il prezzo più basso. Questa forma generalmente viene usata nei seguenti casi: eccessi di magazzino, beni stagionali, articoli deperibili, articoli usati. Le aste possono essere organizzate secondo diversi meccanismi di formazione del prezzo, ognuno dei quali identifica una particolare tipologia di asta: inglese, olandese, ecc.. Le diverse tipologie possono prevedere un single-winner o multiple-winner, la gestione solo dell'attributo prezzo/quantità, o anche di una serie di attributi ulteriori come la data di consegna, la qualità, ed altri. Esiste l'opzione di svolgere aste particolari, ad esempio aste anonime, oppure la possibilità di estendere la partecipazione all'asta stessa a fornitori esterni al MarketPlace. Operativamente è possibile all'interno del MarketPlace customizzare tutta una serie di parametri che regolano questa fase di negoziazione, riassumibili in: tempistica, regole di bidding, regole di clearing, autorizzazioni, confidenzialità, flusso di mercato, regole di business.
Asta inversa (Reverse Auction). Una forma duale di asta è la cosiddetta asta inversa (reverse auction) dove vengono messi in competizione più sellers tra loro e vince il bid chi fa l'offerta più conveniente. Quindi in questo caso il prezzo si forma dinamicamente al ribasso.
Gara. È una sorta di Asta inversa che prevede una gestione documentale a monte (Capitolato d'appalto), con una selezione su invito dei sellers che, una volta prodotta la documentazione richiesta, sulla base del capitolato formulano le offerte giudicate in base al prezzo più conveniente ma anche, eventualmente, unitamente ad altri fattori (qualità, tempi di consegna, plus, ecc).
Meccanismo di borsa (Exchange). In questo caso molti buyer e molti seller fanno un'offerta simultanea, quindi si cerca il "matching" delle due offerte attraverso il tipico meccanismo di incrocio bid-ask. Questa tipologia di negoziazione si presta molto bene per generi considerati standardizzati dove c'è una certa liquidità e un grande volume di transazioni. I vantaggi per il compratore sono riconducibili alla velocità di acquisto rispetto a canali tradizionali, mentre quelli per il venditore alla possibilità di smaltire eccessi di magazzino e di capacità produttiva.
Come descritto, in un MarketPlace orizzontale si possono reperire servizi o prodotti che, rivolgendosi ad un target allargato, di solito non implicano negoziazioni di merci coinvolte nella trasformazione del prodotto aziendale. Quindi i prodotti, e soprattutto i servizi, possono essere molto utili per quelle voci di spesa non legate alla tipicità della produzione dell'azienda, ma comunque abbastanza significative. Il principale limite di questa soluzione è che da un lato può facilmente esservi una certa dispersività dovuta al fatto di far incontrare aziende anche molto diverse nel proprio core business, dall'altro risulta assai difficile - per chi gestisce il MarketPlace riuscire ad offrire alcuni servizi a valore aggiunto (informativi, di consulenza, ecc.) dato l'ampio spettro di settori di cui occuparsi. I MarketPlace verticali, invece, offrono già un certo grado di specializzazione nel mercato e importanti vantaggi per le aziende che ne entrano a far parte. Tra i principali: poter contare su un tipo di struttura teso a creare contatti e possibilità di business tra operatori che condividono il medesimo settore di appartenenza; avere, dunque, una possibilità di confronto sulle problematiche da affrontare che può estendersi al di là delle negoziazioni; rapportarsi al MarketPlace come punto di riferimento per l'intero settore di interesse; poter usufruire di servizi a valore aggiunto - ove previsti - contando su una buona specializzazione da parte delle professionalità coinvolte; usufruire di una maggiore visibilità proprio grazie alla chiarezza di posizionamento di mercato e del target cui si riferisce; potersi affidare ad una comunicazione efficace, strutturata in base alle esigenze del settore di cui l'azienda è parte. Un'attenzione particolare merita il mercato delle PA che, per statuto, sono legate all'impegno di fondi per gli acquisti che espletano attraverso lo strumento delle Aste e delle Gare, soprattutto. Oggi, in base a quanto previsto nel Piano d'azione per l'e-government, i MarketPlace possono avere una notevole importanza nell'ambito delle iniziative legate all'e-procurement, per i vantaggi che possono portare: riduzione dei costi di beni e servizi; maggiore velocità nel reperire e confrontare offerte diverse; riduzione dei tempi per la definizione degli acquisti; semplificazione delle procedure di acquisto; aumento della trasparenza nella formazione, gestione e conclusione degli appalti.
Progetto MarketPlace di Medialine
Dai laboratori di R&S di Medialine srl di Salerno, esce in questi giorni il frutto di una ricerca durata oltre 2 anni che dà vita ad un prototipo di MarketPlace particolarmente innovativo. Tutti i casi sopra citati sono gestibili e anche in diverse modalità. Aggiunge inoltre caratteristiche di sicurezza in tutte le fasi e non solo in quelle transattive (firma digitale, strong authentication, ecc.). MarketPlace rispetta in toto le caratteristiche che un sistema, per poter essere sicuro, deve rispettare, secondo il Code of Practice for Information Security Management pubblicato dal British Standard, garantendo tutti i requisiti di Riservatezza, Integrità e Disponibilità.
Il progetto parte da una ricerca e analisi di mercato effettuata su scala internazionale fra i maggiori prodotti esistenti e si propone di raggruppare, in un'unica struttura, la maggior parte delle esigenze dei fruitori di tali sistemi, in un contesto sicuro e fruibile. Ad oggi essa risulta essere una delle soluzioni più potenti e flessibili nel panorama internazionale e, al termine di un progetto d'industrializzazione cui è soggetta proprio in questi giorni, verrà immessa sul mercato in tempi brevi con delle proposte commerciali, anch'esse innovative, atte a soddisfare le esigenze e le richieste di un mercato dinamico e in forte crescita.
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