Silvio Sarno sale
ai vertici di atecap,
l'Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato
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La presentazione nella suggestiva
cornice di Villa Raiano
Aspettando giffoni in Irpinia
Gli eventi della Banca della Campania
di Alberto de Vizio, Direttore ATECAP
Silvio Sarno sale
ai vertici di atecap,
l'Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato
La designazione alla presidenza è avvenuta all'unanimità da parte del Consiglio Direttivo dell'Associazione
«Ciò che attende il neoeletto Presidente sono due anni
di forte impegno: l'andamento del mercato impone un'azione associativa finalizzata
a valorizzare il calcestruzzo per le sue elevate qualità tecniche e per la sua capacità di rispondere a tutte
le esigenze architettoniche
e costruttive»
Silvio Sarno, nato ad Atripalda 36 anni fa, sposato e padre di due figlie, imprenditore di terza generazione, Amministratore Unico della Calcestruzzi Irpini, è Presidente di Confindustria Avellino da sei anni e membro della Giunta di Confindustria nazionale. Un giovane imprenditore che vanta una notevole esperienza associativa, rappresentante di quella piccola-media imprenditoria che continua a costituire la colonna portante del sistema produttivo nazionale, proveniente da un'area geografica meridionale all'interno di un settore caratterizzato da una predominanza di imprenditori settentrionali, alcuni dei quali riconducibili a gruppi finanziari e industriali di primario livello internazionale. Elementi che connotano la scelta di Sarno come una soluzione innovativa. Questa valutazione e l'unanimità della preferenza espressa inducono anche a ritenere che c'è una forte aspettativa per un programma di iniziative associative capaci di incidere fortemente, modificandolo, sull'attuale contesto normativo amministrativo e di mercato del calcestruzzo preconfezionato. La storia dell'ATECAP è tutta in questa direzione ma forse ora si vuole "spingere sull'acceleratore" per giungere a risultati concreti nel più breve tempo possibile. Il neo Presidente ha direttamente partecipato alla messa a punto di tante iniziative avviate in passato dell'Associazione in quanto ne è stato fino a qualche settimana fa componente del Consiglio Direttivo e Presidente della Commissione Marketing. Ha potuto dunque sperimentare quell'attivismo che contraddistingue l'operatività dell'ATECAP e la linearità dei percorsi avviati, la coerenza dell'azione, la sempre presente tensione nell'affermare valori che nobilitano la stessa funzione imprenditoriale.
Valori che poi si tramutano in norme tecnico-economiche e deontologiche che non solo vengono proposte all'esterno come best practices ma diventano, mediante processi di ampio consenso, veri e propri doveri per gli Associati.
Ciò che attende il neoeletto Presidente sono due anni di forte impegno: l'andamento del mercato impone un'azione associativa finalizzata a valorizzare il calcestruzzo per le sue elevate qualità tecniche e per la sua capacità di rispondere a tutte le esigenze architettoniche e costruttive.
In particolare, ciò sarà fatto rafforzando le attività di comunicazione dell'associazione, attività che in un organismo di rappresentanza servono a tutelare gli interessi dei propri membri prevalentemente fornendo dell'Associazione e della categoria rappresentata un'immagine quanto più affidabile per tutti gli interlocutori. Obiettivo di questo insieme di iniziative è restituire valore a un materiale da costruzione che, pur essendo quello utilizzato nella stragrande maggioranza degli edifici e infrastrutture del Paese, sta progressivamente perdendo appeal a causa essenzialmente dell'ignoranza delle norme che presiedono al suo corretto utilizzo, della volontà di alcuni operatori (troppi) lungo tutto l'iter di prescrizione, produzione e posa in opera del calcestruzzo di non applicare le norme, forti della mancanza di controlli e di sanzioni capaci di funzionare come deterrente a certi comportamenti.
Contro tutto questo è impegnata l'Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato, che rappresenta e tutela gli interessi dei produttori e presta assistenza tecnica, normativa ed economica alle aziende associate. Ad essa aderiscono oltre 250 imprese e circa 800 impianti di calcestruzzo. Vanta, inoltre, 100 soci aggregati tra associazioni culturali e di categoria, enti, professionisti che operano nel calcestruzzo preconfezionato e del suo vasto indotto. L'Atecap è aderente a Federbeton e Federcostruzioni di Confindustria. Ha promosso la costituzione della Consulta per il Calcestruzzo e di Progetto Concrete. Aderisce all'ERMCO, l'Associazione europea di produttori di calcestruzzo preconfezionato e interloquisce con le principali Istituzioni nazionale e di certificazione del settore.
Ma è agli inizi degli anni duemila che l'Atecap rafforza la sua struttura per fornire una più forte assistenza e consulenza anche sugli aspetti legali inerenti la produzione del calcestruzzo, nonché sui temi dell'ambiente, della sicurezza e del marketing.
Contemporaneamente l'Associazione si apre al confronto con il mondo degli altri attori, pubblici e privati, coinvolti nel processo produttivo incalzandoli con proposte di modifica normativa e di collaborazione operativa: dai progettisti alle imprese di costruzione, dalle direzione lavori alla pubblica amministrazione.
Gli attuali scenari di mercato impongono un ulteriore cambiamento, i riflettori non sono più puntati genericamente sul settore delle costruzioni, ma i media cominciano ad interessarsi con maggiore frequenza al settore del calcestruzzo preconfezionato spesso mettendone in luce le criticità.
L'Atecap sta da tempo perseguendo l'obiettivo della qualificazione degli operatori, intesa - in primis - come rispetto delle norme vigenti, presupposto che appare scontato, ma che in realtà troppo spesso appare lontano, e lo fa nella convinzione che gli imprenditori "meritevoli" di essere rappresentati e tutelati siano quelli che si distinguono per l'impegno profuso a rispettare le leggi, i regolamenti e che orientano le proprie azioni e comportamenti a principi e obiettivi etici e deontologici condivisi.
In questa direzione, l'Assemblea dei soci Atecap ha preso in più occasioni precise posizioni arrivando anche a prevedere per i propri soci il possesso obbligatorio di requisiti non imposti dalla legge, ma considerati necessari per assicurare più elevati livelli di affidabilità e prefigurando, in questo modo, una sorta di marchio di qualità.
Questo è noto agli associati, ad alcune Istituzioni, ma non è affatto percepito dall'opinione pubblica che, come frequentemente accade, fa «di tutta l'erba un fascio».
L'Atecap ha agito e continuerà ad agire attraverso Progetto Concrete con progettisti, direttori lavori e imprese di costruzione, affinché si applichino le Norme Tecniche per le Costruzioni e aumenti l'attenzione verso i capitolati, per garantire che selezionati e qualificati produttori forniscano rispondenza del materiale alle prescrizioni e, quindi, durabilità delle opere nel tempo.
È giunto il momento di intensificare la collaborazione con le Istituzioni tutte, la Pubblica Amministrazione e gli Istituti di Certificazione e i Laboratori di prove materiali.
In altri termini, come ha già dichiarato il Presidente Sarno, è necessario che l'azione dell'Atecap rafforzi il suo messaggio di qualificazione sia verso i produttori di calcestruzzo, a partire dagli associati, sia verso gli altri interlocutori, pubblici e privati, coinvolti nell'impiego di calcestruzzo.
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