Le proposte
per napoli presentate
al Presidente Schifani
Un quadrifoglio
per i giovani delle aree a rischio
caputo alla guida dei Giovani Imprenditori in canada
In autunno 90 milioni
per le Pmi della Campania
Le proposte
per napoli presentate
al Presidente Schifani
La seconda carica istituzionale dello Stato apprezza il contributo di idee
degli industriali partenopei
di Bruno Bisogni
L'arrivo del Presidente del Senato Renato Schifani all'Unione Industriali di Napoli.
Foto di Cesare Purini
L'incontro con Giovanni Lettieri e Stefano Caldoro
Foto di Cesare Purini
La riqualificazione del paesaggio urbano; la valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali; l'avvio, il consolidamento e il rilancio di progetti di grande impatto sul territorio; la comunicazione. Sono altrettanti ambiti su cui occorre intervenire per fare di Napoli un sistema urbano competitivo, tale da poter confrontarsi con altre grandi metropoli europee. Sono linee che emergono da una ricerca dell'Unione Industriali, coordinata dal Centro Studi dell'Associazione, su Napoli Futura. Lo studio, assieme a due altre ricerche, una sul capoluogo campano come baricentro della geoeconomia mediterranea, l'altra sulle esperienze di Responsabilità Sociale nel rapporto tra le imprese e il territorio, sono stati oggetto di dibattito nel corso di un incontro svoltosi all'Unione venerdì 11 giugno, alla presenza del Presidente del Senato, Renato Schifani, e del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. «L'attenzione al nostro contributo di idee per Napoli da parte del Presidente Schifani e del Governatore Caldoro - sottolinea Lettieri - ci rafforza nel nostro impegno per cambiare volto a una città da troppo tempo immobile. Ci incoraggia e ci sprona, tra l'altro, il fatto che nel giro di tre mesi, le due massime cariche del Parlamento, il Presidente della Camera Fini e il Presidente del Senato Schifani, abbiano voluto prendere parte ad altrettante nostre iniziative. É un avallo autorevole che si aggiunge alle presenze in altre occasioni del Capo dello Stato, del Presidente del Consiglio, di ben sei ministri nei giro di pochi mesi».
L'intervento di Giovanni Lettieri
Foto di Cesare Purini
L'intervento di Renato Schifani
Foto di Cesare Purini
Le ricerche dell'Unione hanno un approccio strettamente operativo. Il rapporto tra Napoli e il Mediterraneo, ad esempio, è analizzato attraverso una rilevazione delle potenzialità dei cosiddetti Paesi Terzi di proporsi come territori di sbocco o di investimento. L'indicazione di benefici, costi e rischi connessi alla decisione di operare in quei paesi consente di evidenziare anche le specifiche convenienze dei vari settori d'impresa. Anche lo studio dei casi esemplari di responsabilità sociale si pone l'obiettivo di segnalare best practices, tali da poter essere emulate e diffuse su vasta scala.
La capacità propositiva dell'Unione è stata oggetto di apprezzamento da parte della seconda carica istituzionale dello Stato. «Le risorse naturali, storiche e culturali di Napoli - ha sottolineato Schifani -costituiscono altrettante potenzialità di enorme valore per avviare una nuova stagione di durevole sviluppo della città». Un contributo importante, secondo il Presidente del Senato, potrà essere assicurato dalla classe imprenditoriale e dai suoi organi di rappresentanza, e gli studi dell'Unione ne costituiscono una riprova. D'altra parte, come ha rimarcato Schifani, tra le positività dell'area metropolitana di Napoli va annoverato l'alto numero di imprese di varia tipologia, «che sanno conciliare innovazione e tradizione».
Napoli e il Mezzogiorno debbono saper ripartire partendo dalle proprie forze. Non si può peraltro trascurare che le differenze col resto del Paese in termini di infrastrutturazione, efficienza dei servizi pubblici, costo del denaro, sicurezza, restano elevate. Il Pil del Mezzogiorno, ha ricordato il Presidente Lettieri citando l'ultimo Rapporto annuale della Svimez, in cinquant'anni è passato dal 23,8% di quello nazionale al 23,7%. Le distanze, insomma, sono rimaste le stesse. Se dunque è necessaria una svolta in direzione di una maggiore responsabilizzazione delle classi dirigenti meridionali, a cominciare dal livello politico istituzionale, occorre anche che il Sud torni nell'agenda delle priorità del Paese. Non per essere destinatario di risorse a pioggia, ma di interventi mirati, anche di mera semplificazione normativa e procedurale. Interventi che, si auspica, potranno essere definiti efficacemente nel Piano per il Sud, annunciato ma non ancora presentato ufficialmente dal Governo.
All'incontro di Palazzo Partanna, insieme al Presidente Schifani, al Governatore Caldoro e al Presidente Lettieri, erano presenti tra gli altri il Consigliere Incaricato e il Responsabile del Centro Studi dell'Unione Industriali, rispettivamente Nicola Salzano de Luna e Ivano Russo. Ha moderato i lavori il Caporedattore Responsabile di Rai Campania, Massimo Milone. |