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  Dicembre 2012

Articoli n° 07
Agosto / Settembre 2007
 


Inserto

Confindustria Avellino, Relazione del presidente Silvio Sarno
Assemblea 2007 - Avellino 12 Luglio 2007

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TUTTO IN UN WEEKEND

LOVELY SORRENTO
Castellammare di Stabia Vico Equense META - PIANO - SANT'AGNELLO
Sorrento MASSA LUBRENSE SANT'AGATA


META - PIANO - SANT'AGNELLO


I Romani chiamavano “Planities” la generosa pianura ad est di Sorrento, perché estesa come una terrazza pianeggiante, oggi divisa nei tre comuni di Meta di Sorrento, Piano di Sorrento e Sant'Agnello. Fu con la dominazione francese che il territorio di Sorrento fu diviso tra Città di Sorrento e Piano di Sorrento, che divenne quindi zona autonoma. Ai Borboni invece si deve non solo la costruzione della strada che collega Sorrento a Castellammare, ma anche la creazione del comune di Meta di Sorrento, il primo del “Piano” che si incontrava venendo da Stabia. Con l'entrata nel nuovo stato italiano, poi anche Sant'Agnello, che occupa la zona che va da Piano a Sorrento, divenne comune autonomo.
Meta è così chiamata perchè qui giungeva a destinazione la strada romana che partiva da Vico Equense e oltrepassava la montagna. Caratteristico del luogo era un tempio dedicato a Minerva, su cui è stata poi edificata una chiesa paleocristiana, poi sostituita dalla settecentesca Basilica della Madonna del Lauro, simbolo di Meta con la sua cupola maiolicata e il caratteristico campanile. La città ha una grande tradizione marinara di navigatori risalente al periodo borbonico: finché ci furono le navi a vela, Meta restò ai primi posti per tonnellaggio tra i comuni italiani. A lato della Marina di Meta si stende la spiaggia di Alimuri, stazione balneare molto frequentata.
A Sant'Agnello la casa reale dei Borbone e i principi di tutta Europa hanno costruito splendide ville sul costone tufaceo che si protrae fino a mare.


Prodotti tipici

Noci
Piccole con guscio sottile e gheriglio bianco e tenero, le noci sono un prodotto tipico dei pendii della Penisola Sorrentina, in particolare di Vico Equense. Fra i loro pregi quello di conservarsi bene tutto l'anno, fino al periodo natalizio quando per tradizione “chiudono” gli abbondanti pasti delle feste. Il frutto del noce è molto usato in gastronomia, gustato singolarmente o tritato come spezia per la preparazione di sughi. Dalla noce si ricava, secondo una antica ricetta sorrentina, il nocino un liquore ottenuto da infusione di mallo verde di noce in alcool. Eccellente come digestivo, il nocino è ottimo versato sui gelati di crema.
Limoni
Igp per l'Ovale di Sorrento, il “femminiello” tipico limone della Penisola Sorrentina diffuso e coltivato soprattutto nel comprensorio di Massa Lubrense. Di forma ellittica, dal verde chiaro al giallo citrino, questo limone succosissimo ha un aroma intenso e un forte profumo. Le piante sono coltivate sotto impalcature di pali di legno, preferibilmente di castagno, di altezza non inferiore ai 3 metri, coperte per riparare i frutti dagli agenti atmosferici. La raccolta, che si effettua dal primo febbraio al 31 ottobre, va effettuata a mano impedendo il contatto dei limoni con il terreno.

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