ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n?06
Luglio 2012
PROGETTO ADR Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

LA SOLUZIONE ARBITRALE NELLE LITI D'IMPRESA
I parametri per una scelta consapevole

RICORSO ALLA MEDIAZIONE Primi risultati di un'indagine civica


RICORSO ALLA MEDIAZIONE
Primi risultati di un'indagine civica

VA MIGLIORATA L'INFORMAZIONE AI CITTADINI SUL TEMA: IL 73% INFATTI HA UNA SCARSA CONOSCENZA DELLA MEDIAZIONE, A FRONTE DEL 27% CHE NE HA UNA VALUTABILE SUFFICIENTE (23%) O BUONA (4%)


LILIANA CICCARELLI
Responsabile politiche della conciliazione Cittadinanzattiva
l.ciccarelli@cittadinazattiva.it

L' Italia ha lo status di "osservato speciale" da parte dell'Europa per il
grave livello di inefficienza del servizio giustizia.
Pur rimanendo centrale il sistema di tutela giurisdizionale dei diritti è evidente che va cercata una soluzione su diversi piani.
Una soluzione moderna ed europea è senz'altro l'avvio di un serio sistema di strumenti di risoluzione alternativa delle controversie. Cittadinanzattiva, grazie alla propria rete di centri di tutela presenti sul territorio, ha avviato una indagine per monitorare l'andamento delle procedure di mediazione a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 28/2010.
L'indagine, avviata a maggio 2012, non è ancora conclusa, ma tuttavia si ritiene utile fornire i primi risultati parziali.
I primi dati relativi a 160 mediazioni, gestite dagli avvocati della rete di Giustizia per i diritti, provenienti da 10 regioni diverse (Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Puglia, Piemonte, Campania, Liguria, Calabria Molise) e svolte presso 20 diversi organismi descrivono la seguente situazione: si va in mediazione se vi è l'obbligo di legge (88%), scarsa l' incidenza della mediazione facoltativa (10%) anche perché i cittadini nel 73% dei casi ancora ignorano l'istituto della mediazione. Ancora bassa la percentuale di mediazioni che si concludono con l'accordo perché nel 68% dei casi il chiamato in mediazione non si presenta, tuttavia quando le parti si siedono al tavolo l'accordo si raggiunge nel 38% dei casi. Responsabilità medica (60%), contratti bancari (18%) e diritti reali (8%) sono le principali questioni per le quali si attiva la mediazione.
Nel 34% dei casi il valore delle controversie supera i 50mila euro nel 47% si tratta di valori superiori a 5mila euro. Promossi, ma non a pieni voti, gli organismi di mediazione che presentano una organizzazione ottima nel 16% dei casi, buona nel 37%, sufficiente nel 30%.
La preparazione del mediatore è giudicata buona nel 40% , ottima nel 12% , ma nel 28% dei casi è stata segnalata una scarsa preparazione che ha inciso per il 10% sul buon esito della mediazione. Quando le parti si presentano la nostra indagine registra un aumento delle possibilità dell'esito positivo della mediazione: l'accordo passa infatti dal 14% al 38%.
Quando l'aderente compare in mediazione pertanto ci sono possibilità di successo della stessa che, certo, ancora richiede pratica e affinamento delle tecniche di negoziazione da parte dei mediatori e maggiore conoscenza dei rischi, ma anche dell'opportunità di definire in tempi rapidi una controversia che possa avere un valore economico anche rilevante. Uno dei punti deboli maggiori è la scarsissima conoscenza da parte di cittadini della mediazione.
Circa il 73% dei cittadini coinvolti nelle mediazioni oggetto dell'indagine ha una scarsa conoscenza della mediazione, a fronte del 27% che ne ha una conoscenza valutabile sufficiente (23%) o buona (4%).
L'informativa al cittadino non può riguardare solo il momento del conferimento dell' incarico al professionista. É necessaria una attività di ampia divulgazione riguardo la possibilità di mediare rappresentando vantaggi ed eventuali inconvenienti rispetto alla fattispecie in esame. Anche la scelta dell'organismo di mediazione deve essere consapevole e vanno forniti al cittadino elementi per la individuazione dell'organismo che sia in grado di rispondere in maniera adeguata alla domanda di giustizia alternativa richiesta.
Il nostro campione, "sbilanciato" prevalentemente nell'ambito della responsabilità medica, registra un fenomeno quasi sistematico di mancata partecipazione delle aziende sanitarie al tavolo della mediazione.
Tale situazione è intollerabile per un duplice motivo: innanzitutto il rifiuto di verificare la possibilità di un accordo in una sede non contenziosa è un pessimo segnale verso il cittadino con il quale sarebbe certo utile verificare e ricostruire gli episodi oggetto di conflitto.
Non a caso proprio nel settore della sanità fin dalla legge istitutiva del SSN è stato previsto un sistema di dialogo e confronto per la gestione di eventuali conflitti attraverso l'istituzione di commissioni miste di conciliazione rimaste purtroppo inapplicate. Al di là di qualche eccezione, soprattutto legata al regime di autoassicurazione, le aziende ignorano l'istituto della mediazione e i riflessi anche economici di una mancata adesione. La legge infatti prevede un sistema al tempo stesso incentivante e sanzionatorio per garantire la possibilità dell'incontro.
Il giudice infatti condanna la parte costituita che, nei casi previsti dall'articolo 5, non ha partecipato al procedimento senza giustificato motivo, al versamento all'entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio.
La mancata partecipazione al tavolo della mediazione da parte delle strutture ospedaliere e ASL è suscettibile di valutazione anche da parte della Corte dei Conti.
Le vere sfide per la mediazione sono qualità e informazione: si tratta di un interesse comune da raggiungere anche perché non si torna indietro!
La Commissione Europea ha depositato una nuova proposta di direttiva in materie di ADR di consumo e la familiarità dei cittadini e delle imprese riguardo un nuovo modo di risolvere i conflitti è un traguardo ancora non raggiunto ma sempre più vicino.

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Luglio - 2.300 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it