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Poker generation, il primo film italiano sullo "sport" del Texas Holdem
a cura dell'Ufficio stampa More Plus
Fabrizio Crimi, imprenditore del gaming e concessionario governativo, ha voluto scommettere nell'impresa di esorcizzare i luoghi comuni di un gioco un tempo ritenuto d'azzardo
 Da sinistra Francesca Fioretti, attrice di Poker generation con Antonella Coppola, capitano dell'ITC Store Ceramiche Salerno
All'estero è visto come uno sport o addirittura una vera e propria professione, ma in Italia si fanno ancora i conti con i luoghi comuni della "bisca".
É il fenomeno del momento, che coinvolge milioni di italiani: benvenuti nel mondo del texas holdem, quel poker sportivo importato dagli Stati uniti, negli ultimi tre o quattro anni diventato un cult per una platea di ogni età.
Il gioco ha sostituito il vecchio poker, quello classico a cinque carte, che ha troneggiato sui tavoli verdi evocando quel gioco d'azzardo, ormai finito negli archivi visto che la materia del gioco è diventata di proprietà statale.
Considerato uno dei poker più diffusi al mondo, il texas holdem assicura il divertimento anche con un solo euro offrendo la possibilità di conquistare il podio di importanti tornei.
Ed è per questo che Fabrizio Crimi, imprenditore del gaming e concessionario governativo (detiene una licenza AAMS che annovera i marchi Betpro, Diavolita ed enjoybet) ha voluto scommettere in una vera e proprio impresa: esorcizzare quel luogo comune del poker dando voce a questa grande comunità e consentirle di riscattarsi con un film.
Si chiama Poker generation la pellicola affidata a un giovane registra (Gianluca Mingotto) che sarà nelle principali sale cinematografiche italiane a partire dal 13 aprile.
Il film racconta uno spaccato di questo mondo, passando in rassegna stili di vita e luoghi che mettono in risalto temi come quello della famiglia, del divario tra nord e sud, ma soprattutto la passione di un vero e proprio esercito di giocatori. Il film ha come protagonisti due fratelli, Filo e Toni (nel cast, oltre ad Andrea Montovoli e Pietro Cardano, ci sono anche Lina Sastri Francesco Pannofino, Francesca Fioretti e altri), appartenenti a una famiglia siciliana, che si avventurano nel mondo del poker per reperire i soldi per le cure della loro sorellina gravemente malata.
Il fatto si ispira a una storia vera e non caso vedrà come protagonisti alcuni tra i più affermati giocatori di poker a livello internazionale.
Poker generation nasce proprio per differenziare il nuovo texas holdem da quella da quella forma di gioco non
autorizzato e contrastato dalle autorità. Suspense, azione ed emotività le componenti del film (girato tra la Sicilia, Milano e Malta) cui è affidato il compito di toccare uno dei fenomeni sociali di questo millennio.
Il texas holdem ha praticamente ribaltato un mondo fino ad alcuni anni fa appannaggio degli adulti: basta scorrere le classifiche nazionali e non per comprendere che esiste una gioventù che si afferma su scala planetaria passando da un torneo italiano a uno nella Slovenia o per finire al tanto atteso evento di Las Vegas.
Un imprenditore del poker che produce un film sembrerebbe quasi una contraddizione. «Potrebbe sembrare così risponde Crimi ma alla fine sia l'una che l'altra rappresentano due grandi sfide in due mercati apparentemente differenti dove alla fine i veri protagonisti sono i players e il loro mondo.
Noi abbiamo semplicemente raccolto l'appello di tutti gli appassionati che volevano far emergere il lato buono di tale passione spiegando così la vera differenza tra il "vecchio" e il texas holdem.
Insomma, la nostra è una grande scommessa che speriamo di vincere.
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