ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n?03
Aprile 2012
GREEN ECONOMY - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo



Paolella: «Le nostre cittÀ non sono a misura d'UOMO»


di Raffaella Venerando


In occasione dell'Ora della Terra, il WWF ha indicato i passi necessari per migliorare la sostenibilità dei territori e la qualità di vita dei cittadini


Adriano Paolella Direttore generale WWF

Direttore, partiamo dall'iniziativa "l'Ora della Terra": quando e come è nata e quale messaggio si propone di veicolare?
L'iniziativa che si è svolta lo scorso 31 marzo 2012, dalle 20.30 alle 21.30 è nata in Australia nel 2007 ed è oggi il grande evento globale WWF per il clima che, prendendo spunto dal gesto simbolico di spegnere le luci di monumenti e luoghi simbolo, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.
Un'azione simbolica che però ha una gran forza visto che coinvolge 2 miliardi di persone e quasi 300 comuni che, spegnendo le luci per un'ora, testimoniano l'attenzione per il clima e i temi legati alla sostenibilità energetica ambientale.

Anche alcune imprese partner del WWF hanno risposto all'appello di Earth Hour impegnandosi in iniziative concrete per diminuire i propri impatti ambientali…
Sì, anche molte imprese hanno scelto di allinearsi a buone pratiche, optando per modalità produttive più qualificate e a base emissioni.
Tra queste aziende virtuose, vale la pena di citare a mo' di esempio la Mutti, azienda conserviera che ha ridotto i consumi dell'acqua nel suo ciclo produttivo, la Sofidel che utilizza per il 70% carta certificata Fsc o la stessa Unicredit che ha fatto della riduzione delle emissioni di gas serra un obiettivo centrale.


IlColosseo durante l'Ora della Terra 2012


Il cambiamento comincia dalle città: sono, infatti, nove le buone pratiche di sostenibilità urbana realizzate da altrettanti Comuni italiani premiati dal WWF nell'ambito del concorso "Reinventare le città", lanciato proprio in occasione dell'Ora della Terra. Vuole raccontarci quali idee sono risultate le migliori?
Di buone pratiche ne abbiamo raccolte 135 in un mese e mezzo, a testimonianza dell'interesse ampio e partecipato all'iniziativa.
Ad aggiudicarsi il riconoscimento per "Reinventare le città" sono state quelle buone pratiche che hanno considerato la questione ambientale in modo innovativo, sotto il profilo di aria, acqua, cibo, mobilità, rifiuti, consumo del suolo, biodiversità, coinvolgendo in modo attivo i cittadini.
Tra queste, l'esperimento di bike sharing "TOBike", di TORINO, che mira ad attivare 390 stazioni per 3900 biciclette entro il 2020, con un risparmio di 308 tonnellate di CO all'anno; la campagna "Pannolini lavabili" di Forlì grazie alla quale sono stati risparmiati 732.000 pannolini usa e getta nel giro di 2‑3 anni, riducendo così i costi per le famiglie e la quantità di rifiuti; l'Area C di Milano, che ha imposto una tariffa di ingresso al centro cittadino e nel solo primo mese ha ridotto di un terzo i veicoli in ingresso all'area, con benefici sulla riduzione delle emissioni inquinanti e ricavi da investire sulla mobilità pubblica; o ancora l'incremento della raccolta differenziata a Napoli, giunta al 26.1%.
Il tratto comune di queste pratiche è il basso investimento necessario in termini di risorse economiche, caratteristica che le rende facilmente replicabili anche in altri contesti.
Tutte queste iniziative poi prevedono la partecipazione e la condivisione dei cittadini, che molto spesso sono più avanti dei Governi nella difesa della qualità di vita delle proprie città.

"Reinventare le città" è però anche un dossier in cui il WWF si fa promotore di una sorta di decalogo per migliorare la sostenibilità delle città e la qualità di vita dei cittadini. Quali le dieci mosse irrinunciabili per conseguire questo ambizioso traguardo?
Le nostre città sono cresciute più del necessario, più del dovuto e non certo per soddisfare le esigenze della popolazione che le abita.
Questo sovradimensionamento però porta con sé una innegabile difficoltà di gestione del territorio e un'edilizia che di certo non è a misura di uomo. Rumore, spazi pubblici limitati, mobilità su gomma, inquinamento, sono tutte conseguenze negative di questo fenomeno che va contro il benessere dei cittadini.
Partendo proprio dalla volontà di ridisegnare spazi e luoghi vivibili davvero, il WWF ha messo nero su bianco le 10 azioni necessarie per migliorare la sostenibilità della città e la qualità di vita dei cittadini:
1) Partecipazione, democrazia, equità nelle diverse parti della città;
2) Promuovere la green economy e la Blue economy, secondo cui le soluzioni tecnologiche innovative vanno ricercate facendo riferimento alle soluzioni esistenti in natura;
3) Migliorare le prestazioni energetiche della città e degli edifici;
4) Progettare la città senza consumare nuovo suolo e preparandola ai cambiamenti climatici; 5) Un modo diverso di muoversi, aumentando le opportunità di utilizzare il trasporto pubblico e favorire gli spostamenti a piedi e in bicicletta;
6) Creare reti verdi e blu, e dunque favorire la continuità con le aree naturali, per una maggiore biodiversità urbana;
7) Diffondere gli orti urbani e l'agricoltura di prossimità;
8) Strade, piazze e parcheggi verdi; 9) Una diversa gestione dei rifiuti nella logica delle 4 R (ridurre, riutilizzare, recuperare, riciclare); 10) Riutilizzare le acque piovane e le acque depurate.
Si tratta di semplici azioni che, se implementate però con costanza ed efficacia, darebbero risultati notevoli.


A giugno i grandi della Terra convergeranno a Rio de Janeiro. Cosa può fare la politica per sostenere lo sviluppo di un'economia sostenibile?
La politica, come noto, è un luogo di compromesso in cui coesistono insieme a buone motivazioni, anche interessi molto forti che vorrebbe difendere lo status quo anche se questo non è di certo espressione dei migliori interessi collettivi. Proprio per questa ragione, massimo deve essere l'impegno di quanti hanno a cuore la scelta di comportamenti differenti per salvaguardare l'ambiente.
Solo se questi interessi sani continueranno ad esistere e ad essere difesi, la politica potrà tornare ad essere un luogo di dialettica vero, dove il parere di chi dimostra con i fatti la propria disponibilità a fare scelte differenti conta e incide sulle decisioni di chi ha il dovere di amministrare il territorio con coscienza.

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Aprile - 1.820 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it