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Il Gruppo GI di Benevento "ORIENTA" le scelte dei giovani del territorio
Il Gruppo GI di Benevento "ORIENTA" le scelte dei giovani del territorio
Le iniziative messe in campo per avvicinare sempre più gli studenti al mondo delle imprese fornendo loro elementi utili per fare le giuste scelte professionali
Paola Pietrantonio Presidente del GGI di Benevento
Ogni anno, il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria
Nazionale, celebra la giornata di Orientagiovani che rappresenta un momento destinato ai giovani delle scuole superiori e universitari con l'obiettivo di fornire loro elementi conoscitivi fondamentali per le scelte che affronteranno.
L'iniziativa dei Giovani Industriali di Benevento rappresenta un'ulteriore testimonianza concreta dell'impegno, ormai più che trentennale, del Movimento nei confronti del mondo del sapere e dei giovani diplomandi e laureandi. In vista di questo importante evento, abbiamo ascoltato la presidente del Gruppo GI di Benevento, Paola Pietrantonio, sulle principali iniziative messe in campo dal Movimento.
Orientagiovani rappresenta un momento di orientamento destinato ai giovani delle scuole superiori e agli universitari. Quale l'impegno del Gruppo Giovani di Benevento e quale il tema al centro del dibattito di quest'anno?
IL GGI di Benevento è da sempre attivo sul tema dell'orientamento al lavoro in favore di studenti delle scuole secondarie e delle università e ha colto anche quest'anno, come ha già fatto in passato, l'opportunità di confermare tale impegno nella giornata nazionale promossa da Confindustria che quest'anno ruota intorno al mondo della chimica. Abbiamo scelto, nell'ambito del tema nazionale, di declinare la giornata sul tema dell'alternanza scuola‑lavoro perchè riteniamo questo approccio strategico per ottimizzare il rapporto tra la scuola, l'università ed il mondo delle imprese.
Il Movimento dei Giovani Imprenditori di Benevento ha avviato una iniziativa "Io merito una opportunità" di forte impatto per il territorio. In che modo si sta sviluppando?
"Io merito un'opportunità" è un progetto realizzato nell'anno scolastico e accademico 2010‑2011 in modalità "pilota" che ha, effettivamente, riscosso molti consensi e che, quindi, ci auguriamo, possa proseguire nel prossimo anno scolastico. Il progetto vede il coinvolgimento attivo, sul fronte universitario, della Facoltà di Scienze economiche e aziendali, mentre sul fronte della scuola, dell'Istituto Tecnico commerciale Rampone e dell'Istituto Professionale per l'industria e l'artigianato Palmieri. Le aziende già attive sul progetto sono: Cosmind, Liderlat, Elettrosannio, Tecnobios, Sidersan, Fischer Italia, Ctp, Mataluni. Per la Facoltà di Ingegneria il progetto, non ancora attivo, prevede il coinvolgimento di Mitracos Engineering e di Ricci Costruzioni.
L'iniziativa è nata con l'obiettivo di istituzionalizzare il rapporto pluriennale di collaborazione tra i Giovani di Confindustria Benevento e il mondo della formazione scolastica creando un percorso stabile e duraturo che consentisse agli studenti un'approfondita conoscenza dell'imprenditoria provinciale e del mondo aziendale, in generale. Il progetto, inoltre lo si evince già dal titolo ha voluto essere un invito alle nuove generazioni, ma anche ai loro docenti, a mettere al centro del dibattito della formazione, oggi, e del mondo del lavoro, in futuro, il tema del merito.
In un momento di forte difficoltà quale quello attuale, in cui la "questione giovanile" sembra talvolta non essere propriamente al centro del dibattito politico nazionale, noi giovani imprenditori abbiamo avvertito la necessità di dare un segnale di fiducia ai nostri giovanissimi ricordandogli che, al di là di tutto, c'è una classe imprenditoriale che è disposta a dare loro fiducia a condizione che essi si impegnino nel conquistarla. Soltanto chi mostra impegno, determinazione e ha le giuste capacità può meritarsi di conquistare l'opportunità che noi offriamo, vale a dire un periodo di stage retribuito presso le aziende partecipanti al progetto per arricchire il proprio percorso formativo ed esperienziale. Le nostre aziende, in questo progetto, non si sono limitate ad offrire il cadeaux dello stage ai ragazzi meritevoli, ma hanno attivamente preso parte, in veste di tutor, durante tutto l'anno scolastico e accademico al percorso formativo realizzato dalla scuola e dall'Università, per orientare i docenti e gli alunni verso l'approfondimento di tematiche che fossero maggiormente coerenti con le esigenze del contesto imprenditoriale provinciale. Abbiamo, insomma, voluto sostenere i nostri giovani e farli sentire al centro dell'interesse del mondo imprenditoriale provinciale.
Nella giornata nazionale di orientamento dei giovani cosa chiedere al Governo e alle istituzioni?
Che non siano miopi. Che si rendano conto che nei giovani è riposto il futuro della nazione e che non affrontare nel modo giusto la "questione giovanile", come l'ho precedentemente definita, arreca un danno incalcolabile al nostro Paese. E per "questione giovanile" vanno intese una serie di difficoltà che oggi i nostri giovani e giovanissimi avvertono e che li hanno portati a perdere ogni fiducia verso la classe politica e amministrativa, a temere per il proprio futuro lavorativo, a cercare disperatamente certezze e tranquillità laddove tutte le generazioni di adolescenti e giovani si sono storicamente sempre caratterizzate per l'ottimismo, la propensione al rischio, la ricerca di nuove sfide, ecc...Oggi i giovani sanno che con molta probabilità la loro generazione è destinata a vivere con un livello di benessere inferiore a quello dei propri genitori, e questo per la prima volta dal dopoguerra: comprensibile, quindi, che il loro atteggiamento nei confronti della vita vada cambiando.
Se poi chi ci
governa contribuisce con scelte discutibili a rinsaldare nelle nuove generazioni il timore di essere state completamente dimenticate, allora si innesca un pericoloso circolo vizioso.
E per scelte discutibili parlo, per esempio, della decisione di risparmiare sulla qualità dell'istruzione per far quadrare i conti o di interventi di facciata legati all'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, come l'ultima riforma dei tirocini.
Se dovesse vestire i panni di un giovane che ha ancora un percorso da costruire quali consigli la sua esperienza gli offrirebbe?
Se dovesse seguire ancora un percorso di studi, gli consiglierei di interrogarsi sulle proprie inclinazioni e scegliere i propri studi utilizzando il cuore, ma anche la testa; non si può prescindere dalla effettiva domanda proveniente dal mondo del lavoro e assecondare soltanto qualche entusiasmo adolescenziale. Per questo la funzione di orientamento che la scuola dovrebbe svolgere, sin dalla scuola media, è fondamentale: ciascuno deve assecondare le proprie inclinazioni avendo, però, ben chiaro il contesto economico e sociale nel quale dovrà inserirsi.
Bisogna fornire le informazioni giuste ai ragazzi e alle loro famiglie, per aiutarli a fare la scelta giusta ed in tal senso, a mio avviso, va letta con grande favore la sperimentazione avviata su base regionale e attuata dall' I.T. Rampone che è entrato a far parte della Delivery Unit regionale, istituendo un Comitato Tecnico Scientifico che punta a dare un ruolo attivo alle forze sociali ed economiche locali nella programmazione degli indirizzi di studi degli istituti tecnici superiori affinchè questi siano pienamente rispondenti alle esigenze espresse su base locale. Anche la nostra stabile collaborazione con il mondo scolastico e universitario vuole andare in questa direzione, per contribuire all'arricchimento di informazioni disponibili prima di compiere una scelta.
Se poi il giovane in questione avesse completato il proprio ciclo di studi, gli consiglierei vivamente di mettersi alla ricerca di esperienze lavorative fuorisede, anche fuori del territorio nazionale, per arricchirsi professionalmente e culturalmente e per poter poi trasferire questo bagaglio esperienziale nel proprio territorio di origine.
Solo così, a mio avviso, territori economicamente marginalizzati come quello sannita possono crescere e svilupparsi in linea con il resto del Paese. |