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  Dicembre 2012

Articoli n° 06
Luglio 2010
 
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L'impresa e la famiglia: strumenti di tutela

Allarme credito Alleanza tra la Piccola e CPL per offrire assistenza e sostegno alle pmi salernitane

CSR: a Salerno nasce il "Club delle Imprese Etiche"

Protocollo d'intesa tra Ance Salerno e Amministrazione provinciale

Ripartire dal MEZZOGIORNO Imprenditori, economisti e politici a confronto sul futuro del Sud

Ripartire dal MEZZOGIORNO Imprenditori, economisti e politici a confronto sul futuro del Sud



Assemblea Pubblica di Confindustria Salerno: un momento dei lavori

"Mezzogiorno tra crisi e futuro" è stato questo il tema sul quale -
lo scorso martedì 29 giugno 2010 nella sede di Via Madonna di Fatima - si sono confrontati con il Presidente degli industriali salernitani, Agostino Gallozzi, gli ospiti invitati all'Assemblea Pubblica dei Soci di Confindustria Salerno. Il programma della mattinata ha visto la partecipazione del Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, dell'Assessore provinciale al Bilancio, Antonio Squillante, dell'Assessore Regionale ai Trasporti e alle Attività Produttive, Sergio Vetrella, dell'economista e Pro Rettore della Seconda Università degli Studi di Napoli, Mario Mustilli, del Direttore Generale Banco di Napoli, Giuseppe Castagna, del Presidente della Piccola Industria di Confindustria, Vincenzo Boccia, e della Vice Presidente di Confindustria per il Mezzogiorno, Cristiana Coppola. A moderare il dibattito è stato Massimo Milone, Capo Redattore Centrale TG RAI Campania. «I più recenti dati analitici relativi alla provincia di Salerno - ha dichiarato nella sua Relazione Introduttiva il Presidente Agostino Gallozzi - restituiscono ancora una volta la fotografia del declino dell'industria manifatturiera. La solitudine del comparto manifatturiero ha stimolato la deriva di una provincia ferma e ripiegata su se stessa, affidata ai guizzi delle imprese che si sono inventate il proprio futuro guardando con intelligenza ai mercati esteri ed alle innovazioni di prodotto e di processo». «L'unica strada - ha sottolineato Gallozzi - è quella di fare ripartire l'economia, facendo crescere le imprese. É innegabile che continuare a ripetere che occorrono infrastrutture, internazionalizzazione, sburocratizzazione, efficienza amministrativa, tagli strutturali della spesa, innovazione, tasse, costo del lavoro, senza che si faccia nulla è veramente frustrante. Su questi temi non esiste una risposta concreta da parte della politica». Il Presidente Gallozzi ha lanciato poi un appello corale, rimarcando come ormai il tempo a disposizione sia agli sgoccioli: «Esistono le risorse e le competenze per provare a recuperare il terreno ed il tempo perduti - ha concluso Gallozzi - ponendo al centro dell'attenzione le identità dei territori intesi come unica e sostanziale piattaforma di riferimento per immaginare nuove prospettive di crescita. Occorre un moto corale di riscatto, la riscoperta del senso di appartenenza ad una comunità che si intravede solo a tratti. Solo così usciremo dalle secche della più grave crisi del dopo guerra conservando livelli indispensabili di coesione sociale».

Agostino Gallozzi durante il suo intervento

Subito dopo il padrone di casa, la parola è passata al Primo Cittadino di Salerno, l'Onorevole Vincenzo De Luca che, con il suo consueto piglio decisionista, ha stilato una ad una le mancanze del Governo nazionale rispetto al Sud. Una su tutte: l'oramai famigerato "scippo" dei Fondi Fas, risorse utilizzate «come un bancomat da Tremonti e Bossi per risanare i problemi di bilancio nazionale». De Luca ha rimarcato a gran voce il grande limite di questo Governo: non aver operato alcuna scelta che andasse nella direzione dello sviluppo e della creazione di occupazione. «Non esiste un Piano nazionale di opere pubbliche - ha chiosato il Sindaco di Salerno - ma solo la paralisi di tutto». Nel concludere il suo intervento, non ha esitato poi a sottolineare che «se finalmente la ripresa economica si fa più vicina, è solo merito degli imprenditori». Sui tagli previsti dalla manovra finanziaria del Governo agli enti locali si è soffermato invece l'Assessore al Bilancio Squillante che si è detto preoccupato «non tanto per quelli che riguardano la Provincia, ma per quelli (5 miliardi di euro, ndr) sottratti alle Regioni. Il prossimo anno ci dirà quali saranno i risultati di queste misure a dir poco discutibili». È stata quindi la volta di Sergio Vetrella, Assessore ai Trasporti e Attività Produttive Regione Campania, che alla platea in sala si è presentato autodefinendosi "imprenditore pubblico", volendo così rimarcare il suo approccio ai problemi che rimane imprenditoriale, pragmatico e concreto, anche nelle vesti di Assessore regionale. «Una delle priorità cui nell'immediato si dedicherà la Regione - ha esordito Vetrella - sarà senz'altro quella di risanare le casse. Io mi sento un "imprenditore pubblico" per cui tra la problematica del patto di stabilità e rendere efficiente ed efficace l'amministrazione, per me ha carattere di urgenza la seconda questione perché se non si spendono bene e velocemente i soldi vuol dire che qualcosa non quadra. Stanare i debiti e le passività nascoste sono le priorità per avere un bilancio reale e superare il patto di stabilità. L'obiettivo su tutti è quello di tornare ad essere competitivi».

 L'intervento di Vincenzo Boccia

Sulla questione dell'Aeroporto di Salerno, poi, l'assessore regionale tirato in ballo dal sindaco De Luca che aveva ipotizzato l'opportunità di indire una procedura di gara europea per arrivare ad una gestione privata dello scalo, ha dichiarato che «la prima cosa da fare è quella di valutare quale è in concreto il
mercato di interesse dello scalo salernitano, prima di pensare a qualsiasi intervento. Il mio assessorato accorpa insieme attività produttive e trasporti non a caso: senza trasporti efficienti l'economia regionale non può svilupparsi. Dobbiamo per questo operare una attenta ricognizione rispetto ai trasporti che realmente possono fungere da volano per lo sviluppo della regione. Fermo restando però una condizione preliminare: fare in modo di garantire con il danaro pubblico solo i trasporti minimi, mentre tutto il resto dobbiamo rimetterlo nelle mani della concorrenza privata. Solo così si cresce e si crea sviluppo». Di taglio decisamente meridionalista, l'intervento del professor Mustilli, che ha posto l'accento «sulla necessità di improntare la spesa pubblica a criteri di equità e fiducia». L'insigne economista ha poi precisato come la misura del Governo - che prevede per le Regioni del Mezzogiorno la possibilità di ridurre o azzerare l'Irap per le "nuove" imprese - ovvero quelle avviate dopo l'entrata in vigore del decreto - sia iniqua poiché svantaggia le aziende pre-esistenti. «Piuttosto che parlare di una "nuova" Banca del Sud - ha affermato nel suo intervento il Direttore Generale del Banco di Napoli - preferirei sottolineare che il Mezzogiorno un istituto di credito molto forte lo ha già ed è indiscutibilmente il Banco di Napoli. Il Banco di Napoli è da sempre disponibile a un confronto chiaro con gli imprenditori insieme ai quali valutare idee e, soprattutto, azioni concrete che possano essere foriere di sviluppo sul territorio. Perché la relazione banca e impresa al Sud sia positiva però, occorre implementare la conoscenza reciproca tra le parti. Banco di Napoli vuole essere il riferimento per le pmi non soltanto nella concessione di finanziamenti e intervenendo in modo specifico sulla liquidità e la patrimonializzazione delle imprese, ma spingendo sulle leve di competitività più importanti come l'internazionalizzazione, la crescita, la ricerca e lo sviluppo. Ribadisco quindi la piena disponibilità dell'istituto ad accompagnare le imprese di "casa nostra" nel fare nuovi investimenti. Senza pensare a chi potrebbe venire da fuori, cominciamo a fare bene tra noi -imprenditori e banca - che su questo territorio ci siamo già da tempo».
A chiudere l'interessante dibattito, ricco di proposte e riflessioni, sono stati nell'ordine Vincenzo Boccia, Presidente Piccola Industria Confindustria, e Cristiana Coppola, Vice Presidente Confindustria per il Mezzogiorno, due numeri uno del Sistema Confindustriale, entrambi campani. «La vera qualità del Paese - ha detto Vincenzo Boccia - è la qualità economica ed è su questo asset che bisogna insistere e migliorare. Nell'ambito di un intervento organico di politica economica, Confindustria ha chiesto a gran voce una proroga fino alla fine dell'anno della cosiddetta Tremonti Ter. La norma sulla defiscalizzazione degli utili investiti è infatti fondamentale per la salvaguardia delle imprese sane, di quelle imprese che anziché resistere, stanno reagendo. Questo aspetto ha però una variabile fondamentale di cui tener conto: il fattore tempo. Il tempo a disposizione è veramente poco e dobbiamo fare in modo che le nostre imprese escano dalla crisi quanto più rapidamente possibile e "da aziende forti": la vera sfida sarà infatti non tra aziende grandi e piccole, ma appunto - tra realtà forti e realtà deboli. I Paesi che all'indomani della crisi avranno aziende forti, saranno gli unici a vincere. Senza trascurare che ci sono alcune aree del mondo - come i Paesi dell'area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) - che stanno crescendo a ritmi sostenuti, e noi italiani dobbiamo essere in grado di intercettare quelle rotte di ricchezza per poter vendere lì i nostri prodotti e servizi, rimettendo poi la ricchezza ricavata nei nostri circuiti economici. Per farlo, è necessaria però una tassazione che non danneggi le nostre imprese - intese come comunità di produttori e lavoratori - favorendo invece chi produce fuori dei nostri confini nazionali». A riprova dell'attualità del suo discorso, il presidente Boccia ha richiamato i dati Istat di fine giugno secondo cui «nel 2009 la pressione fiscale nel nostro Paese rispetto al Pil risulta infatti passata al 43,2%, dal 42,9% dell'anno prima. Nella classifica europea dell'incidenza sul Pil del prelievo tributario e contributivo, l'Italia si piazza quindi al quinto posto. Non si può pensare di competere ad armi pari con altri Paesi come l'Irlanda, ad esempio se le condizioni di partenza ci mettono in clamoroso svantaggio». «Il Sud - così si è espressa Cristiana Coppola - deve trovare in se stesso la forza di cambiare, abbandonando inutili logiche di rivendicazione. Prima di chiedere alla politica, gli imprenditori devono scommettere su loro stessi, mai rassegnati ma lontani anni luce da quella cultura del sussidio e dell'isolamento figlia di decenni di assistenzialismo. A destare perplessità è poi l'assoluta mancanza di un dibattito sulla riprogrammazione 2007-2013 dei fondi europei. Non saranno tantissimi, ma 45 miliardi di euro hanno comunque la loro importanza, ma andrebbe fatta una seria riflessione in merito anche perché i piani operativi ad esse relativi sono stati elaborati prima della crisi. Bisogna puntare decisamente su misure automatiche, come il credito di imposta, per bloccare gli interventi a pioggia, e concentrare invece i fondi sulle priorità condivise».

CONFINDUSTRIA SALERNO, ELETTA LA GIUNTA
L'Assemblea dei Soci di Confindustria Salerno, riunitasi il 28 giugno in forma privata, ha eletto i componenti della Giunta che risulta così composta: ARGENTINO FERNANDO (SALERNO ENERGIA), AUTUORI ANTONIA (MICHELE AUTUORI SRL), BOTTONE GIANFILIPPO (DE IULIS MACCHINE), CALABRESE CARMINE (CE.DI.SA. SPA), CAPUTO ROSARIO (I.B.G. SPA), CHECHILE ROSARIA (HOTEL CETUS - INVESTIMMOBIL SRL), D'AGOSTO GIANFRANCO (ISTITUTO POLIDIAGNOSTICO DR. D'AGOSTO & DR. MARINO SNC), DE LUCA ANDREA (DE LUCA INDUSTRIA GRAFICA E CARTARIA SPA), DE MAIO GIOVANNI (ANTICHE FORNACI D'AGOSTINO SPA), DE MARTINO VINCENZO (PARAVIA ELEVATORS SERVICE SRL), FERRARO ANTONIO (COOPER-STANDARD AUTOMOTIVE ITALY SPA), FORESTI ANTONIO (JCOPLASTIC SPA), GAITO PASQUALE (INTERCAR SNC), GIANNATTASIO FRANCESCO (BROTHERS - GIANNATTASIO SRL), GIORDANO SABATINO (GIORDANO ASSOCIATI SRL), GISOLFI EDOARDO (MO.M.A. SRL), LURGI MICHELANGELO (GIROAUTO TRAVEL SAS DI LORETA LURGI & C.), MAGALDI MARIO (MAGALDI INDUSTRIE SRL), PANCRAZIO ANNIBALE (PANCRAZIO SPA), PAOLILLO PASQUALE (PAOLILLO & PARTNERS SRL), PICCOLO PASQUALINA (SIDER PAGANI SRL), ROMALDO ALFONSO (IMAG INDUSTRIA METELLIANA A.G. SPA), SADA ANTONIO (ANTONIO SADA & FIGLI SPA), SCAFURO NICOLA (F.O.S. SRL), SICA GERARDO (ESCLUSIVA SRL), TORTORELLA GIUSEPPE (CASA DI CURA TORTORELLA SPA), VIETRI GIOVANNI (SEGNO ASSOCIATI SAS), ZITAROSA FRANCESCO (SILGAN WHITE CAP ITALIA SRL). Sono membri di diritto della Giunta: i Past President, i Componenti del Consiglio Direttivo, i Presidenti dei Gruppi Merceologici, i Rappresentanti designati dal Gruppo Giovani Imprenditori e dalla Piccola Industria, i Rappresentanti di Ance e Anav. Risultano inoltre eletti nel Collegio dei Probiviri: D'ANTONIO GIULIANO (MEDICERT SRL), MANZO PAOLO (CARSUD SRL), NAPOLITANO ANGELO (METALMECCANICA DI O. NAPOLITANO & C. SNC), PRETE FRANCESCO (MEXALL PROGRESS SRL), TORTORA FRANCESCO (BRIXIA BUSINESS SOLUTIONS SOC. COOP. ARL). Sono stati altresì eletti nel Collegio dei Revisori: CIRILLO ERNESTO (supplente), D'ACUNZI RAFFAELLA (supplente), DI FRANCESCO MICHELANGELO, IADEMARCO NICOLA, SANGES ANTONIO.

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