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responsabilitÀ sociale di impresa
e sviluppo economico:
quali prospettive?
Cambio ai vertici
di Confindustria Benevento
Cosimo Rummo passa il testimone
a Giuseppe D'Avino
Cambio ai vertici
di Confindustria Benevento
Cosimo Rummo passa il testimone
a Giuseppe D'Avino?
Il neo presidente degli industriali sanniti subito dopo la sua elezione ha dichiarato: «Sentiamo la responsabilità sociale di creare ricchezza e sviluppo per la collettività e chiediamo di fare altrettanto a tutti i nostri interlocutori politici e istituzionali»
 Giuseppe D'Avino
Grandi cambiamenti per gli industriali beneventani che, nel corso dell'Assemblea privata del 23 giugno, hanno eletto il nuovo Presidente, Giuseppe D'Avino, e la squadra che lo affiancherà nel suo mandato. Il giorno seguente è stato il momento dell'Assemblea pubblica che ha visto la partecipazione di esponenti di spicco del mondo confindustriale e regionale.
Dopo il saluto istituzionale del Sindaco Fausto Pepe, il neo Presidente Giuseppe D'Avino, ha ribadito pubblicamente la volontà di «difendere con forza gli interessi della categoria che sono anche gli interessi della comunità. Sentiamo la responsabilità sociale di creare ricchezza e sviluppo per la collettività e chiediamo analoga responsabilità a tutti i nostri interlocutori politici ed istituzionali». «Uno dei pilastri su cui punteremo - ha aggiunto - sarà quello dell'innovazione e sviluppo, che ci consentirà di migliorare la qualità di prodotti e servizi, senza dimenticare gli altri elementi che costituiscono la competitività di un territorio, come infrastrutture, coesione sociale, costo dell'energia, trasporti e così via. Credo che se ciascuno degli attori al tavolo dell'economia farà la propria parte, arriveremo ad avere un territorio competitivo con aziende vincenti. Sono giusti i tagli, di cui oggi si parla, però bisogna razionalizzare le risorse, indirizzandole verso le vere esigenze di imprese e territorio. Dobbiamo lavorare tutti insieme per un futuro migliore, che ci aspetta…appena dietro le nuvole».
Ad avviare la tavola rotonda, il direttore del Corriere del Mezzogiorno Marco Demarco che ha introdotto i lavori affidati agli Assessori. In particolare l'Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Campania, Sergio Vetrella ha dichiarato: «In Campania abbiamo grandi capacità e competenze, che sono state annegate in una burocrazia che rallenta lo sviluppo. Oggi la scommessa è di tirare fuori tutte le nostre potenzialità per mettere a valore capacità e intelligenze e dare speranza ad uno sviluppo che sia decisivo a livello internazionale».
Un momento dell'Assemblea pubblica
Per il Presidente di Confindustria Campania, Giorgio Fiore: «L'Italia sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia economica, ma questo non ci vieta di guardare con speranza al futuro e di riuscire a colloquiare con il nostro Governo regionale per trovare le strade che consentano al più presto di uscire da questa crisi. Date le esigenze di bilancio della struttura regionale, più che focalizzarsi sulla capacità di spesa degli assessorati, bisogna ragionare sulla capacità di programmazione: mettere in atto, quindi, tutte quelle procedure e leggi regionali che consentano all'impresa di avere il cammino facilitato».
Ha preso poi la parola l'Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Campania, Severino Nappi: «L'impegno della Regione è sicuramente quello di accorciare la filiera formativa, nel senso di relazionare con le imprese le disponibilità finanziarie per questi investimenti: creare un legame diretto di collegamento che consenta di costruire un'attività di sostegno che dia lavoro "vero". Infatti il problema principale della Campania è appunto quello di trasformare modelli e proposte in occupazione reale. In questa ottica, è bene anche cominciare a distinguere le politiche sociali dalle politiche del lavoro e da quelle della formazione. L'idea dell'Assessorato al lavoro e formazione rispetto alle fasce disagiate professionali di lungo periodo è quella di creare uno scambio virtuoso tra occupazione ed incentivazione: favorire, quindi, il loro reale ingresso nel mercato del lavoro perché non è più tempo di dare sussidi. La formazione è sicuramente uno dei pochi strumenti che abbiamo per migliorare la qualità dei lavoratori. Possiamo e dobbiamo metterla a disposizione delle imprese. Naturalmente, non dobbiamo più fare quella che io chiamerei "formazione dei formatori", ma pensare ad una formazione per i lavoratori e per le imprese».
L'Assessore alla Ricerca, Guido Trombetti, ha sottolineato: «Siamo arrivati ad un punto in cui bisogna modernizzare l'Università. A mio avviso, occorre che la riforma sia caratterizzata da tre "r": rigore, risorse e regole. Questo è il tema fondamentale. Solo le risorse, ragionando per paradossi, servirebbero a poco senza regole e senza rigore; regole e rigore, senza risorse, rischiano di restare un'affermazione metafisica, astratta. Le tre "r" messe insieme possono rilanciare l'Università italiana».
Cosimo Rummo, Past President di Confindustria Benevento, ha dichiarato: «Ho sempre detto che la crisi del Mezzogiorno è fondamentalmente una "crisi culturale": invito quindi i tre Assessori a lavorare e collaborare di più, perché voi da soli non ce la farete così come noi, senza di voi, non ce la faremo. A tal fine, chiediamo di lavorare all'interno delle Commissioni consiliari che porteranno avanti proposte e progetti concreti». E ha poi concluso: «Il futuro è nell'innovazione, di prodotto e di processo, nella formazione e nell'internazionalizzazione. Questo è il momento di ritrovare l'onore e l'orgoglio di essere meridionali». Le conclusioni dell'Assemblea sono state affidate al Presidente nazionale Piccola Industria di Confindustria, Vincenzo Boccia: «La capacità di riuscire ad attrarre investitori, sia italiani che stranieri, è un elemento di grande responsabilità che l'intera comunità deve tenere presente. Alla parte politica chiediamo di non tagliare sulle risorse che riguardano lo sviluppo, l'unica garanzia per il futuro di una comunità e di un Paese, come spesso ricordiamo anche al Governo nazionale. Una delle cose che stiamo chiedendo insistentemente è la proroga della Tremonti ter, meccanismo acceleratore per quelle aziende che vogliono reagire in questo momento delicato; ma la verità, è che dobbiamo cercare di uscire quanto più rapidamente possibile da questa crisi con aziende forti. La vera sfida sarà tra aziende forti e aziende deboli; ed i Paesi che usciranno dalla crisi con aziende forti, vinceranno una battaglia a livello globale. Dall'altra parte, la politica deve costruire quelle pre-condizioni che permettano a queste aziende eccellenti di fare il grande salto e di attrarre ricchezze nel Paese. Ricordiamo che ci sono alcune aree del mondo che stanno crescendo a ritmi elevati, come Cina e Brasile, e noi imprese dobbiamo intercettare quelle rotte di ricchezza per collocare i nostri prodotti. Chiaramente, occorre a tal fine anche una tassazione più favorevole per i produttori italiani: occasioni mirate che abbiano una grande attenzione verso quello che può essere il ritorno di questi investimenti. Infine, Boccia ha augurato buon lavoro alla nuova squadra di Confindustria Benevento: «Una squadra di ottimo profilo, nel segno anche dell'importanza di una città come Benevento, che esprime grandi famiglie imprenditoriali e che ha voglia di reagire».
Consiglio Direttivo
Presidente: Giuseppe D'Avino
Vice Presidente Vicario: Michele Pastore
Vice Presidenti di diritto: Silvano Capossela (Presidente Ance Benevento), Paola Pietrantonio (Presidente Gruppo G.I.), Carlo Varricchio (Presidente P.I.)
Vice Presidenti eletti: Filippo Liverini, Alfredo Minieri
Consiglieri Incaricati eletti: Gianpasquale Botte, Biagio Mataluni,
Luca Tinessa, Fausta Rosa
Consiglieri eletti dalla Giunta: Bruno Cianciullo, Stefano Lizza,
Gianni Nardone, Piero Porcaro
Consigliere nominato da Ance: Fulvio Rillo
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