Liberalizzazioni,
oltre le “lenzuolate” È il momento di accelerare al massimo
Andrea PRETE
Presidente
Confindustria Salerno
Ai Ministri Bersani
e Lanzillotta il merito di avere acceso il faro su questioni cruciali nel contesto economico europeo e mondiale
Le liberalizzazioni sono al centro dell'attenzione da diversi mesi. L'iniziativa del governo ha avuto il merito di aprire concretamente la strada verso un nuovo assetto del mercato, ma senza - per il momento - riuscire ad incidere profondamente su alcuni ambiti che rischiano di fare la differenza. I servizi pubblici locali, per esempio, continuano a rappresentare una forma di concorrenza “sleale”, anche se gli interventi legislativi in itinere prendono in considerazione i diversi aspetti legati ad un processo espansivo della proprietà pubblica che ha senza dubbio compresso la libertà dei privati, favorendo relazioni non sempre virtuose tra finanza e politica. In alcuni casi siamo in presenza di un palese conflitto di interesse: controllori e controllati si ritrovano dalla stessa parte del tavolo, senza contraddittorio. Insomma, ci ritroviamo di fronte uno dei soliti pasticci all'italiana che finiscono con il penalizzare la libertà d'impresa. Il tema, quindi, è antico e sconta le lentezze, i ritardi e gli interessi di un modo di “vedere” la cosa pubblica ad uso e consumo della politica o delle varie rendite di posizione.
Detto questo, però, non va taciuto il merito del Ministro Bersani e della Ministra Lanzillotta di avere acceso il faro su questioni che diventano cruciali nel contesto economico europeo e mondiale. La ripresa in atto dovrebbe agevolare un generale "cambiamento" del sistema-Italia in seria crisi di competitività e produttività. Il costo che ricade sulle aziende è ormai insostenibile: non si può pensare di continuare a fare gravare sulle spalle degli imprenditori le diseconomie del Paese. Non si può pensare di risolvere l'incapacità gestionale della macchina pubblica a tutti i livelli rincarando Irap ed Irpef. Il caso della Campania da questo punto di vista è davvero esemplare: ma è ancora tollerabile in un Paese civile che a pagare i conti della sanità che non funziona e dei rifiuti vergognosamente accumulati per strada siano le imprese?
Quelle che ovviamente pagano le tasse, non vivono di nero e provano ad avere successo. Per tutti questi motivi le "lenzuolate" di Bersani e i disegni di legge della Lanzilotta sono un segnale importante, ma non possono bastare. É il momento di accelerare al massimo, senza cedere a pressioni di sorta. A cominciare da quelle delle consorterie della politica. |