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Pubblico e privato insieme per rilanciare lo sviluppo
Un incontro in Confindustria Avellino
per programmare nuove sinergie
tra imprenditori e sindaci
Filomena LABRUNA
Burocrazia snella e collaborazione tra pubblico e privato per rilanciare lo sviluppo dell'Irpinia. La Confindustria di Avellino lancia un doppio appello alle istituzioni, e lo fa nel corso della Giunta che si è tenuta lo scorso 18 maggio, presso la sede di Avellino.
Non a caso, i vertici irpini di Confindustria, con il presidente Silvio Sarno hanno voluto invitare gli amministratori locali ad un incontro ufficiale per discutere di nuove sinergie tra imprenditori e sindaci e fare il punto della situazione. Sul banco degli imputati quale ostacolo allo sviluppo industriale, la lentezza della burocrazia, nei confronti della quale il presidente Silvio Sarno non ha usato mezzi termini, supportato anche da imprenditori locali che hanno denunciato i gravi ritardi. Un aspetto per il quale i sindaci presenti all'incontro, che erano circa 40 più la Presidente della Provincia, Alberta De Simone, non hanno potuto fare altre che un “mea culpa” e avanzare la loro dichiarazione d'intenti a rimuovere tutte le cause che frenano lo sviluppo e lo spirito di iniziativa degli imprenditori locali. Un'autocritica che è stata molto apprezzata dai rappresentanti di Confindustria presenti all'incontro, che hanno recepito la presa di coscienza da parte della pubblica amministrazione, con la quale si sono dichiarati pronti a collaborare e a supportare ogni iniziativa, nel rispetto dei ruoli.
«É stato un incontro da noi voluto come Giunta di Confindustria Avellino - ha affermato il Presidente irpino degli industriali Silvio Sarno - per poter discutere finalmente attraverso un'unica piattaforma. Ciò ci consente di stabilire un rapporto diretto tra imprenditori e pubblica amministrazione, superando le diffidenze tra le parti». «Noi - ha aggiunto Sarno - vogliamo favorire l'individuazione di percorsi comuni, ognuno nelle funzioni e nel ruolo che svolge». Larga parte dell'intervento del Presidente Sarno è stata dedicata alla necessità di salvaguardare la specificità del territorio irpino e con esso la dimensione delle piccole e medie imprese: «Pur riconoscendo alle aree metropolitane la concentrazione di grandi attori produttivi - ha spiegato Sarno - non possiamo trascurare le capacità e le risorse delle zone interne. Queste vanno inserite in un disegno complessivo e raccordate in maniera intelligente, anche con la collaborazione delle istituzioni locali, affinché diventino un punto di forza e non di debolezza di un sistema che guarda troppo spesso alle aree metropolitane. Proprio quando avvertiamo questa esigenza e la proponiamo quale fattore di sviluppo, vogliamo sottolineare che uno dei nodi strategici è quello di un nuovo equilibrio, sempre più alto, tra pubblico e privato. Su questo rapporto ci giochiamo la piena realizzazione del principio della sussidiarietà, sia verticale che orizzontale e le concrete possibilità della competitività».
Presente all'incontro anche la Presidente della provincia di Avellino, Alberta De Simone che ha respinto gli attacchi di chi accusa la politica di eccessivo assenteismo: «Ci occupiamo di crisi industriali, ci occupiamo di nuovi impianti, ci siamo occupati con ampio successo del contratto d'area - ha spiegato la presidente De Simone. Abbiamo avuto un'ottima collaborazione con la Confindustria, sia con gli i imprenditori singoli che con la loro associazione, un modello da seguire anche su altri tavoli ».
Una iniziativa quella di Confindustria Avellino salutata con favore dai Sindaci dei piccoli comuni irpini: «Pubblico e privato sono cointeressati allo sviluppo del nostro Territorio - ha spiegato Franco Di Cecilia, sindaco di Sturno - del resto oggi non possiamo concepire l'amministrazione comunale come un protagonista assoluto solo nell'ambito delle realizzazioni delle opere pubbliche. Mi sembra un discorso del tutto limitativo, quindi salutiamo con favore le sinergie tra amministrazioni comunali, Confindustria e ente provincia, perché le istituzioni devono tra loro collaborare per creare le condizioni dello sviluppo».
Dialogo e confronto con gli enti che lo stesso presidente Silvio Sarno ha sottolineato: «Un confronto aperto al quale è necessario dare un impulso maggiore per definire insieme le strategie dello sviluppo, in un territorio variegato e frammentato come l'Irpinia, dove ogni realtà industriale presenta sue specificità, sia in positivo che in negativo. Dal solofrano e dai Comuni irpini della valle dell'Irno che conoscono già uno sviluppo più spinto - ha evidenziato il presidente di Confindustria di Avellino - alle attese della Valle Caudina, passando per il Vallo di Lauro, Valle Ufita, e l'Arianese tanto per indicare aree di riferimento, tanti comuni montani, la connessione tra le aree dei nuclei industriali quelli storici e quelli dell'art. 32, sfidano la capacità di immaginare linee unitarie di uno sviluppo organico. Vanno riscoperte quindi le peculiarità e inserite in un disegno più complessivo».
E contro la lentezza della burocrazia anche gli interventi di imprenditori presenti all'incontro di giunta, come quello di Sabino Basso, Presidente della Sezione Alimentari: «Sono necessarie - ha affermato Basso - più infrastrutture e fiscalità di vantaggio». Ingredienti necessari ad arricchire un quadro di collaborazione tra imprenditori e istituzioni e per il quale impegnarsi in un futuro prossimo.
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