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V giornata dell’economia: l’industria traina la ripresa
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Il successo di Exporienta 2007,
un’interfaccia reale
tra domanda ed offerta
V giornata dell’economia: l’industria traina la ripresa
Rispetto all’anno precedente
la provincia di Avellino registra
un incremento del 13% delle esportazioni
di Tommaso MAURIELLO
Incoraggianti e positivi i dati emersi dall'indagine condotta dalla CCIAA di Avellino e presentati il 10 maggio 2007 in occasione della V giornata dell'economia. Una provincia in cui aumentano i consumi delle famiglie, si infittisce il numero degli sportelli bancari, aumenta l'occupazione a tassi sensibilmente più elevati delle altre province campane ed in alcuni casi della media nazionale. Ma soprattutto una provincia caratterizzata da un sistema imprenditoriale vivace, in continua crescita sia per l'aspetto quantitativo che qualitativo. Il numero delle imprese ha superato per la prima volta le 45.000 unità con una netta crescita delle società di capitale, mentre il reddito provinciale prodotto è da attribuirsi per circa il 90% ai servizi e all'industria. Il raffronto con l'anno precedente mostra un incremento del 13% delle esportazioni cui contribuisce per più del 50% il settore automotive dei mezzi di trasporto. Percentuali degne di attenzione, se si considera che l'interscambio rappresenta il 31% del valore aggiunto provinciale contro una media campana del 19%.
Una provincia in cui la propensione interna all'investimento rimane molto alta, alla pari degli investimenti diretti esteri, in cui industria e costruzioni trainano la ripresa già annunciata dalle analisi nazionali. Elementi positivi che connotano una classe imprenditoriale attiva e pronta agli investimenti che risultano, tuttavia, non supportati da una idonea dotazione infrastrutturale.
Un allarme lanciato dal Presidente della CCIAA di Avellino, Costantino Capone, agli esponenti delle Istituzioni presenti e condiviso dai sindacati e dai rappresentanti delle categorie produttive. Un gap da ridurre nel breve periodo con un continuo confronto tra tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nella crescita della provincia. Un invito, questo, proposto dal Presidente di Confindustria Avellino, Silvio Sarno, e ripreso nel corso della tavola rotonda dai professori universitari, Paolo Stampacchia, docente di Economia e gestione delle imprese presso la facoltà di Economia dell'Università Federico II di Napoli e Amedeo Di Maio, ordinario di Scienza delle finanze e preside della Facoltà di Scienze politiche presso l'Università “L'Orientale” di Napoli. Entrambi hanno analizzato il contesto globale dell'economia e i risultati di un sistema di programmazione regionale che non ha consentito un atteso e determinante sviluppo dell'area regionale, ma che ha innescato esclusivi meccanismi di sostegno lontani dai reali processi di innovazione, invenzione e diffusione della conoscenza. |