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Accordo tra scuola,
universitÀ e imprese
La Confindustria Avellino promuove un protocollo d’intesa per dotare i giovani di competenze idonee
ad accedere al mondo del lavoro
Filomena LABRUNA
Scuola-impresa: Irpinia laboratorio di idee che diventano progetti. Il protocollo d'intesa, immediatamente operativo, è stato firmato dal provveditore Ercole Ammaturo, dal presidente del Gruppo Giovani Imprenditori della Confindustria Avellino, Salvatore Amitrano, dall'assessore provinciale all'istruzione Luigi Mainolfi, dal rettore dell'Università di Salerno, Raimondo Pasquino e dal rettore dell'Università del Sannio, Filippo Bencardino.
Un'occasione per i giovani che potranno, attraverso esperienze sul campo, acquisire qualificate e specifiche competenze, idonee all'ingresso in un circuito professionale moderno e sempre più esigente.
Un protocollo d'intesa per favorire l'interazione tra il sistema produttivo e quello dell'istruzione.
L'iniziativa è stata presentata presso la sede della Confindustria di Avellino dal presidente Silvio Sarno, che si è soffermato sulla necessità di determinare nelle scuole e tra le giovani generazioni la consapevolezza dell'esistenza di un sistema di riferimento che guarda alla risorsa umana come un bene imprescindibile per lo sviluppo e la qualificazione dell'Irpinia e dell’intero Mezzogiorno.
In calce al documento le firme del provveditore Ercole Ammaturo, del presidente del Gruppo Giovani Industriali Salvatore Amitrano, dell'assessore provinciale Luigi Mainolfi. Un'iniziativa supportata anche dalle Università degli Studi di Salerno e del Sannio.
L'impegno comune è di programmare e promuovere iniziative ed interventi, al fine di ricercare e sperimentare, nel pieno rispetto degli specifici ruoli, modelli, percorsi, progetti, metodologie che consentano un raccordo organico e funzionale tra scuola, università e mondo del lavoro. Sono state individuate numerose aree su cui le parti si confronteranno e si attiveranno: orientamento allo studio universitario e al lavoro, qualità del servizio scolastico, offerta formativa e personalizzazione di piani di studio degli istituti scolastici superiori, miglioramento del livello delle competenze scientifiche e tecnologiche, percorsi di alternanza scuola-lavoro, incremento dell'offerta di stage e tirocini formativi da parte delle imprese, scambi di esperienze formative tra scuola e università, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, con particolare riguardo all'orientamento, all'innovazione didattica e alla progettazione formativa.
Infine verranno definiti nuovi modelli per l'istruzione e la formazione tecnica superiore e si punterà sull'internazionalizzazione dell'istruzione scolastica universitaria. Nasce, quindi, una “Rete Orientamento” che assume un'importanza strategica ai fini dell'acquisizione, da parte delle scuole, di una cultura progettuale e organizzativa capace di garantire il miglioramento continuo del servizio e i risultati di apprendimento da parte degli studenti.
I soggetti promotori convergono sulla necessità che la rete vada adeguatamente sostenuta e potenziata.
Non solo teoria, enunciazioni, ma anche pratica e progetti concreti. Gli studenti potranno fare nuove esperienze realizzate a contatto diretto con le realtà produttive. I firmatari del protocollo attueranno iniziative tese a favorire la costituzione di “Poli formativi di eccellenza scolastica”, collegati con le strutture e le realtà della ricerca scientifica e tecnologica. Gli interventi saranno volti a potenziare la formazione e l'occupazione dei giovani e la formazione continua degli adulti, anche attraverso lo sviluppo dei rapporti con le imprese, soprattutto piccole e medie, dei contesti locali, nazionali ed internazionali. Per contrastare e ridurre la dispersione scolastica le parti hanno convenuto anche di definire un sistema di crediti formativi da spendere negli itinerari scolastici e formativi, nonché di transizione tra istruzione e mondo della produzione e del lavoro.
«Crediamo fortemente in quest'iniziativa - afferma Salvatore Amitrano, presidente del Gruppo G.I. della Confindustria di Avellino - e perseguiamo un obiettivo fondamentale: aiutare i giovani ad acquisire competenze utili ai fini dell'occupazione».
«Vogliamo anche promuovere la formazione di una cultura d'impresa - aggiunge Amitrano - finalizzata allo sviluppo di un rapporto attivo con il territorio, favorire l'autoimprenditorialità e la formazione di risorse umane dotate di elevata cultura di base, di conoscenze qualificate e di competenze professionali utili all'inserimento nel mondo del lavoro».
«La Provincia - afferma l'assessore provinciale Luigi Mainolfi - intende essere un polo aggregativo che favorisca la collaborazione tra i soggetti istituzionalmente competenti nel settore dell'orientamento, al fine di garantire un più efficace raccordo tra istruzione, formazione e mondo del lavoro».
«L'Ufficio scolastico provinciale di Avellino - afferma il provveditore Ercole Ammaturo - è impegnato in un complesso processo di innovazione e riordino dei propri assetti organizzativi ed istituzionali, nonché del sistema educativo e formativo per sostenere e potenziare il ruolo di centralità assunto dall'istruzione e dalla formazione a livello provinciale, regionale, nazionale ed europeo».
Il piano strategico per favorire un rapporto sempre più stretto e proficuo tra le scuole, le università ed il sistema produttivo del territorio, parte immediatamente.
Oltre agli stage nelle aziende, verranno messi a disposizione degli studenti e dei docenti, strumenti orientativi, informativi e formativi sulla valutazione e autovalutazione delle competenze e abilità sui percorsi formativi, con particolare riferimento a quelli scientifici e tecnologici, strumenti finalizzati a favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e delle professioni. Saranno effettuati anche dei tirocini di orientamento, nonché di transizione tra mondo della produzione, del lavoro e dell'istruzione. |