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Alberghi, così si previene
la legionella
Alberghi, così si previene
la legionella
Le linee guida approfondite in un seminario promosso dalla Sezione Turismo
di Bruno BISOGNI
“Prevenzione dalla legionella nelle strutture alberghiere”. É questo il tema affrontato dal seminario svoltosi lunedì 7 maggio presso l'Unione Industriali di Napoli. L'incontro, organizzato dalla Sezione Turismo dell'Unione Industriali di Napoli, presieduta da Teresa Naldi, ha fatto il punto su un problema rilevante ma di cui si discute forse troppo poco. Nello scorso mese di febbraio con un'ordinanza sindacale il Comune di Napoli ha indicato le linee guida sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali. A livello nazionale il Ministero della Salute aveva già provveduto due anni prima, nel gennaio 2005, in seguito alla maggiore incidenza dei casi riscontrati all'interno di strutture alberghiere e assimilate. La legionella è un batterio resistente, capace di sopravvivere e proliferare in acqua ristagnante. Tra le cinquanta specie attualmente conosciute, famigerata è la legionella pneumophila, causa della cosidetta malattia del legionario o legionellosi, che nei soggetti più deboli può causare anche la morte. É quindi fondamentale, in chiave preventiva, l'accuratezza e la periodicità dei controlli. Tra le raccomandazioni (non veri e propri obblighi di legge) previste dalla linee guida per i gestori di esercizi turistici figurano il mantenimento costante della temperatura dell'acqua calda a un livello superiore ai 50 grandi centigradi, l'attenzione a che l'acqua calda scorra dai rubinetti e dalle docce per alcuni minuti almeno una volta a settimana, l'individuazione di una persona responsabile per la valutazione del rischio potenziale di infezione. Il convegno ha avuto l'obiettivo primario di sensibilizzare gli operatori al puntuale intervento preventivo verso una patologia in aumento, con qualificati esperti e rappresentanti degli organismi governativi di controllo che oltre agli adempimenti normativi in materia hanno illustrato le tecniche di intervento, nonché le principali esperienze sviluppate in Campania. Sono intervenuti tra gli altri il Presidente della Sezione Turismo dell'Unione Industriali di Napoli, Teresa Naldi, Cesare Maria Joppolo, Docente Ordinario del Dipartimento di Energetica del Politecnico di Milano, Luciano Capobianco, Direttore Generale dell'Arpac (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania), Annamaria Rossi, Responsabile del Centro di Riferimento Regionale per la legionellosi della Campania (Arpac), Amedeo Cozzolino, Tekne Studio di Progettazione nonché Consulente Italia della Marriott Mechanical Electrical Plumbing, Ciro Carbone, Consulente Italia della Marriott Mechanical Electrical Plumbing. |