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  Dicembre 2012

Articoli n° 05
GIUGNO 2007
 


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Nuova sede dell’Unione Industriali a Ischia

Ecco le riforme necessarie per modernizzare l’Italia

Difesa del suolo,
una prioritÀ per la politica

Convenzione con la Seconda Università di Napoli

Alberghi, così si previene la legionella


Ecco le riforme necessarie per modernizzare l’Italia


Come cambiare Istituzioni e Pubblica Amministrazione.
Un incontro all’Unione napoletana

La PA, da ostacolo allo sviluppo, deve diventare il motore del cambiamento

Riforme istituzionali e costituzionali, federalismo fiscale e informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Sono questi i principali temi affrontati nel corso del convegno “Modernizzare il Paese. Riformare le istituzioni e la Pubblica Amministrazione” tenutosi lo scorso 10 maggio presso la sede dell'Unione degli Industriali di Napoli.
Tale incontro, organizzato da Fondazione Mezzogiorno Europa, Fondazione Nens (Nuova economia nuova società) e Unione Industriali di Napoli, si è articolato in due tavole rotonde.
Alla prima incentrata su “Stabilità dei governi, nuova legge elettorale, federalismo solidale, governance multilivello. Completare la transizione” sono intervenuti, tra gli altri, Andrea Geremicca, Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, Antonio Bassolino, Presidente della Regione Campania e Vannino Chiti, Ministro per i Rapporti con il Parlamento.
«Non partiamo da zero», ha sottolineato Geremicca.
«In particolare la riforma amministrativa, in primis le leggi Bassanini, e quella delle autonomie locali, vedi elezione diretta dei sindaci, hanno segnato una svolta agli inizi degli anni novanta. Purtroppo poi il processo di riforma ha frenato. Non mancano tuttavia fermenti positivi. Un esempio è l'esperienza del Comitato delle Regioni meridionali, che ha scelto la strada del coordinamento politico tra le istituzioni ai vari livelli e della sintesi programmatica delle posizioni delle varie realtà regionali. Si è così assicurato un efficace strumento per il confronto istituzionale evitando il pericolo di creare un ulteriore organismo strutturato, che si sarebbe tradotto nell'ennesimo livello organico di governo».
Per il Ministro Chiti la riforma elettorale e il federalismo fiscale sono le leve su cui poggiare per riavviare il processo di modernizzazione.
Alla maggiore responsabilizzazione di chi governa il territorio, peraltro, deve corrispondere secondo Chiti un fondo di riequilibrio, strumento compensativo per evitare la divisione tra cittadini di serie A o serie B, in base al territorio di residenza.
Una nuova riforma elettorale è invece indispensabile «per ridare stabilità alle coalizioni e ridurre le spinte alla frammentazione».
Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento ha sottolineato, inoltre, la necessità di eliminare il bicameralismo perfetto. «L'Italia è l'unico Paese con due Camere che hanno gli stessi compiti. Ciò genera processi decisionali lenti, con conseguenti danni per lo sviluppo». Chiti, infine, ha assicurato che tra gli obiettivi del governo vi è la razionalizzazione dei tanti enti, spesso solo autoreferenziali, che gravano sulla pubblica amministrazione e a volte si risolvono in oneri inutili per la cittadinanza.
A favore delle riforme istituzionali si è detto anche il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino.
Per il Governatore una delle alternative da prendere in seria considerazione è la reintroduzione del mattarellum, tornando dunque alla normativa elettorale preesistente.
Per Bassolino inoltre la riduzione della frammentazione politica potrebbe essere favorita dal varo di una legge più restrittiva sul finanziamento pubblico ai partiti. Il Presidente della Regione Campania ha altresì auspicato che si pervenga finalmente alla tante volte annunciata e mai realizzata riduzione del numero dei parlamentari.
La seconda tavola rotonda ha approfondito l'argomento “Semplificazione, reingegnerizzazione, valutazione, formazione. Verso una P.A. Strumento della Crescita”.
«La Pubblica Amministrazione - ha affermato Luigi Nicolais, Ministro alle Riforme e all'Innovazione nella Pubblica Ammnistrazione - deve smettere di essere un ostacolo allo sviluppo e diventare il motore del cambiamento. Per questo stiamo realizzando un piano di riforme riguardanti l'organizzazione e la tecnologia. L'informatizzazione della Pubblica Amministrazione rientra tra i nostri obiettivi primari».
Nicolais ha evidenziato, tra l'altro, come in futuro l'interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni, attraverso un più elevato reciproco accesso alle banche dati, consentirà un miglioramento dei servizi erogati. Il Ministro ha inoltre ricordato un altro dei percorsi avviati e di prossima attuazione: la creazione di una Agenzia unica per la pubblica amministrazione.
«Per fare dell'Italia un paese moderno - ha affermato il Presidente dell'Unione Industriali di Napoli, Giovanni Lettieri - è necessario velocizzare i processi burocratici. Le imprese attualmente sono costrette per districarsi tra le pratiche amministrative a utilizzare troppo tempo che potrebbe invece essere impiegato su fronti strategici come l'internazionalizzazione. Nel nostro Paese, oggi, occorrono sessantadue giorni per avviare un'azienda, mentre in Gran Bretagna ne bastano solo quattro. L'eccessiva lunghezza dei tempi amministrativi è tra l'altro una della concause dell'abusivismo».
Lettieri ha sottolineato che il piano di “sburocratizzazione”, per dare ottimi risultati debba essere supportato da un rilancio della meritocrazia.

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