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Leasing pubblico per gli Enti locali Un’occasione per Terra di Lavoro
Leasing pubblico per gli Enti locali Un’occasione per Terra di Lavoro
La sfida dei 100 miliardi di euro in 7 anni
per il Mezzogiorno è legata ad una buona
pianificazione e gestione delle risorse
di Giovanni Giuliano
Amministratore Pragma srl
Il leasing è tradizionalmente riconosciuto come il principale strumento di finanziamento a medio termine degli investimenti delle imprese; esso risulta, invece, poco utilizzato dalle Pubbliche Amministrazioni. La sfida annunciata da 100 miliardi di euro in 7 anni per il Mezzogiorno è legata in particolare ad una buona pianificazione e gestione degli investimenti pubblici.
Dinanzi a progetti importanti, come quelli previsti e annunciati dagli Enti della provincia di Caserta (Aeroporto di Grazzanise, il sistema della conurbazione casertana, l'alta velocità) si presenta, infatti, la difficoltà degli stessi a reperire fondi e mezzi di finanziamento. La Legge Finanziaria 2007 conferisce, allora, uno straordinario strumento per facilitare e accelerare gli investimenti pubblici: il leasing.
I commi 907 e seguenti autorizzano i committenti pubblici ad avvalersi anche dei contratti di locazione finanziaria per la realizzazione, l'acquisizione ed il completamento di opere pubbliche o di pubblica utilità. I principali destinatari dell'istituto sono gli enti locali, i quali riescono con la locazione finanziaria a comprimere i costi ed i tempi di esecuzione dei loro progetti di investimento. Tra le attività finanziate con il leasing pubblico figurano in modo particolare quelle cosiddette “chiavi in mano”, quali: l'approntamento dei parcheggi, ospedali, capannoni, scuole, eccetera. Tra i beni strumentali, figurano invece: mobili, macchine per ufficio, veicoli e autoveicoli per la prestazione di servizi alla comunità (ad es. scuolabus, automezzi per il servizio di nettezza urbana, automezzi di assistenza sanitaria, ecc.), veicoli da utilizzare nel trasporto pubblico. Il leasing pubblico offre molteplici vantaggi, i più evidenti sono: l'utilizzazione del bene senza dover anticipare tutta la somma necessaria per comprarlo; lo snellimento delle procedure burocratiche connesse alle decisioni di investimento; l'eliminazione dei rischi e degli oneri derivanti dalle perizie suppletive e dalle “revisioni prezzi”; la semplificazione della contabilità ed eliminazione dei residui passivi; la tempestività nell'esecuzione di opere pubbliche. In una comparazione tra un'operazione di leasing e una di indebitamento, bisognerà, pertanto, valutare di volta in volta le condizioni dell'ente, per individuare la prevalenza tra l'economicità e il fine pubblico; potrà quindi accadere che l'ente sacrifichi gli aspetti dell'onerosità a fronte di una maggiore celerità nella soddisfazione dei bisogni pubblici. Lo strumento del leasing finanziario appare costituire, quindi, oggi più che mai, una fonte di finanziamento alternativa per l'ente pubblico allorché il buon amministratore, nell'attuazione del suo programma senza far leva sulle proprie limitate risorse di bilancio, non intenda assumere il rischio di contrarre mutui fino al limite massimo stabilito dalla legge.
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