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Alla cerimonia in onore del console americano
Suneta Halliburton che torna a Washington ha partecipato
anche l’ambasciatore russo in Italia Alexey Meshkov
di Antonio Sanfelice
«Vorrei dire non good bye ma arrivederci».
Con la voce che ha tradito non poca emozione così il console generale degli Usa a Napoli Suneta Halliburton ha salutato gli “amici” imprenditori e i rappresentanti delle istituzioni politiche e militari di Caserta, a conclusione della cerimonia organizzata in suo onore da Confindustria Caserta, il 19 luglio scorso.
Cerimonia sobria (alla diplomatica statunitense attraverso il past president Antonio Crispino gli industriali hanno consegnato una targa ricordo) eppure carica di significati politico-internazionali, essendo stata sottolineata dalla presenza - sia pure in forma privata - e dalle parole dell'ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Meshkov.
«Desidero esprimere la mia profonda soddisfazione per i rapporti che insieme abbiamo contribuito a intensificare - ha detto Halliburton -. L'iniziativa Partnership for Growth - ha ricordato - è stata sicuramente un elemento chiave per il raggiungimento di questo comune obiettivo, che ha permesso di sviluppare ulteriormente i legami economici e commerciali tra la regione Campania e gli Stati Uniti d'America».
Halliburton ha ricordato anche altri programmi sviluppati per questo scopo. Così l'International visitor leadership program ha permesso a esponenti dell'economia e della finanza locale di conoscere la realtà statunitense.
O anche il Best program, business exchange and student training, «attraverso il quale - ha aggiunto il console - giovani ricercatori italiani potranno conoscere e utilizzare, una volta tornati in Italia, le best practices delle università e dei centri di ricerca del mio Paese per fare impresa qui nel vostro territorio».
In proposito il diplomatico ha ricordato, anzi, che il progetto pilota del programma Best si è appena concluso e proprio una ricercatrice campana della Federico II è già al lavoro per mettere a frutto l'esperienza maturata in America.
L'incontro è stato introdotto dal discorso del presidente Carlo Cicala, che ha sottolineato in particolare - con i buoni rapporti tra i due Paesi - il debito che Terra di Lavoro ha proprio con gli Stati Uniti, ricordato la presenza sul territorio, negli anni Settanta e fino a qualche lustro fa, di industrie multinazionali a prevalente capitale americano di primissimo ordine, «fortemente innovative sia nei processi che nei prodotti, a cominciare dalla 3M, le quali hanno fatto scuola a molti di noi imprenditori e aiutato fortemente a crescere il territorio anche dal punto di vista culturale».
Di non poco conto, evidentemente, per la carica che riveste, le parole dell'ambasciatore russo Alexey Meshkov, che ha esordito dicendo: «è sempre molto triste lasciare gli amici».
E ricordando che con Confindustria Caserta l'ambasciata si sta adoperando per la realizzazione di una mostra sull'Impressionismo in collaborazione del Museo Pushkin di Mosca, ha detto: «Spero di poter rivedere Sunny in quella circostanza».
Nel sottolineare, inoltre, gli ottimi rapporti esistenti tra gli Usa e l'Italia e facendo appello ad una sorta di proprietà transitiva, Meshkov ha aggiunto: «Ottimi, però, sono anche i rapporti tra l'Italia e la Russia, per cui ritengo che dalla collaborazione possiamo avere tutti dei vantaggi».
I saluti della città, di Terra di Lavoro e del mondo della ricerca ai due diplomatici (è appena il caso di ricordare che, su iniziativa proprio di Confindustria Caserta, la Seconda Università di Napoli ha sottoscritto due diversi protocolli d'intesa che portano la firma sia della Halliburton che di Meshkov) sono stati portati rispettivamente dal sindaco Nicodemo Petteruti, dal presidente della Provincia Sandro De Franciscis (che ha rivendicato con orgoglio le sue origini, per parte di madre, americane) e dal professore Furio Cascetta.
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