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La seta di San Leucio
trionfa a Cernobbio
Per il Confidi degli industriali
un bilancio con molti primati
Un “Patto” per rilanciare
la filiera bufalina
La seta di San Leucio
trionfa a Cernobbio
Per la prima volta, con il marchio d'origine,
quattro aziende casertane partecipano
alla più importante vetrina mondiale
del tessuto di arredamento e tendaggio
di Antonio SANFELICE
Grande successo per le aziende tessili casertane del Consorzio Texile Art Innovation che dal 9 all'11 maggio scorso hanno partecipato alla rassegna “Proposte”, vetrina mondiale del tessuto di arredamento e tendaggio Made in Europe.
La partecipazione delle aziende casertane a Villa Erba, sul lago di Como, si è avvalsa del sostegno della Provincia di Caserta, con l'intervento dell'assessore alle Attività Produttive, Francesco Capobianco, protagonista assieme al presidente di Confindustria Caserta, Carlo Cicala, ed al presidente della sezione Tessili di Confindustria Caserta, Gustavo de Negri, di incontri di lavoro con l'alto management della rassegna.
Al centro dei colloqui con il presidente ed il direttore Generale di “Proposte”, Giorgio Giardini e Piercarlo Viganò, c'è stata l'ipotesi di costruire un percorso itinerante della rassegna e la candidatura di Caserta - e più precisamente del Complesso monumentale di San Leucio - come una delle possibili tappe.
È stata inoltre prospettata una riunione del consiglio di amministrazione di “Proposte” in Terra di Lavoro, per verificare l'ipotesi di fattibilità di un evento internazionale nella provincia di Caserta.
Quattro sono state le aziende di Terra di Lavoro, che hanno partecipato alla rassegna e, per la prima volta in assoluto, hanno esposto con lo stesso “marchio d'origine” e con il logo della Provincia di Caserta: Fratelli Bologna & Marcaccio srl, Giuseppe De Negri e C. srl, Gustavo De Negri e Za.Ma. srl e Tesseci srl.
La partecipazione a Proposte è stata sottolineata con enfasi dall'assessore Capobianco: «La Provincia di Caserta - ha detto - ha la consapevolezza che lo sviluppo è tale quando è generato dal territorio e nel territorio, magari attraverso uno stretto collegamento tra istituzioni e realtà produttive locali e adeguate politiche di sostegno».
«Proposte - ha aggiunto Capobianco - è l'esempio di come si può riuscire a sostenere la politica dei marchi,in particolare per produzioni come quelle che aderiscono a Texile Art Innnovation, caratterizzate da un forte legame con le vocazioni produttive del territorio».
E il presidente della sezione Tessili di Confindustria Caserta Gustavo de Negri ha aggiunto: «Essere stati ammessi a Proposte - dove abbiamo registrato risultati al di là di ogni più rosea aspettativa - rappresenta al contempo un tappa ed una sfida per il comparto serico di San Leucio. Una tappa, perché la rassegna è di gran lunga la manifestazione più importante del settore, dunque rappresenta ed è stata una vetrina internazionale importantissima per le nostre produzioni e le nostre aziende. Una sfida, perché ci mette nella condizione di dovere, se possibile, aumentare il tasso qualitativo delle nostre produzioni, soprattutto sotto il profilo dello sviluppo tecnologico. In entrambi i casi, infine, l'aver puntato sul marchio di origine della nostra migliore tradizione produttiva si è rivelata una scelta vincente».
«Stare a Proposte e visitare la rassegna - ha ancora sottolineato l'assessore Capobianco - è come viaggiare senza usare l'aereo: l'aspetto singolare della rassegna è il contatto immediato con altri Paesi senza passare necessariamente per New York o per Nuova Delhi».
Del resto i numeri della rassegna di Cernobbio parlano da soli: 107 espositori, di cui 56 italiani e 51 stranieri e più di 3000 visitatori specializzati solo nella prima giornata. Vocazione internazionale della manifestazione, del resto, che si affermata sin dalla sua prima edizione, nel 1993.
Proposte si è distinta, peraltro, anche per alcune altre peculiarità. Intanto per la sua esclusività: essa accoglie come espositori soltanto diretti produttori di tessuto d'arredamento e di tendaggio.
E poi per la sua selettività: in quanto gli espositori condividono almeno tre caratteristiche: la qualificazione delle rispettive aziende e dei rispettivi prodotti, la correttezza professionale, l'impegno di ricerca e sperimentazione nel campo estetico e in quello tecnologico. |