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ICS 2012 La grammatica dei New Media
PERCHÉ MAI CONFINDUSTRIA ASSAFRICA & MEDITERRANEO SI OCCUPA DI COMUNICAZIONE?
LA DOMANDA SORGE SPONTEA . LA RISPOSTA ANCHE : AFRICA , MEDITERRANEO E MEDIO ORIENTE SONO ORMAI GRANDI LABORATORI DELLA RETE. GRAZIE AL WEB , IL MERCATO E LA CONCORRENZA SONO ESPONENZIALMENTE AUMENTATI E I NEW MEDIA STANNO CAMBIANDO LA PSICOLOGIA STESSA DEI CONSUMATORI. PER LE IMPRESE ITALIANE L' ECCELLENZA È UNA VOCAZ ONE E UN DOVERE. MA È ANCHE LA CHIAVE PER APRIRE , IN TUTTI I CAMPI , IL FUTURO. NON STIAMO VIVENDO UNA CRISI , MA UNA RIVOLUZIONE COPERNICANA . DI CUI OCCORRE , APPUNTO, CONOSCERE QUANTA PIÙ GRAMMATICA POSSBILE.
a cura di Ely Szajkowicz, Responsabile Informazione e Comunicazione Assafrica&Mediterraneo-Confindustria
FRANCO POMILIO
Presidente Pomilio Blumm
Trasparenza e reputazione sono due facce della stessa medaglia: il sistema di comunicazione e informazione che si sviluppa intorno ai social network. Questa nuova forma partecipata di "democrazia della verità", articolata in una galassia interconnessa di leggi, fedi e credenze, individuali e allo stesso tempo collettive, fino a dar luogo a una sorta di modello di governance diffusa e distribuita, costituisce il più potente strumento oggi disponibile per le istituzioni e le società in movimento. Un'influenza che va ben oltre la sfera delle relazioni quotidiane, ma sconfina nel dominio della politica, della dimensione pubblica e delle modalità di partecipazione civile e sociale. Basti pensare al ruolo giocato da Twitter e dalle altre piattaforme di social media nell'ondata di rivoluzioni "dal basso" che si è verificata nel corso dell'anno passato. Dinamiche e temi comuni in tutto il globo, dai contesti maturi dell'Occidente post-industriale alle realtà emergenti ed effervescenti del Nordafrica e del Medioriente. Altrettanto dirompente l'effetto apportato dai nuovi linguaggi di comunicazione nell'ambito delle pratiche mediali tradizionali, a partire dalle modalità del fare giornalismo e informazione. D'altro canto oggi la comunicazione deve inserirsi in un incrocio di desideri e prospettive ogni giorno rinnovate, dialogando con pubblici sempre più esperti, esigenti e consapevoli, ritagliandosi un ruolo specifico che non si limiti a vedere la trasparenza come oggetto di regole deontologiche, ma che riconosca in essa uno strumento di valutazione e regolazione trasversale. L'aggiornamento costante e necessario di competenze, strategie e linguaggi è ciò che ci ha spinto a portare avanti il progetto ICS, un progetto "pensato da comunicatori e destinato a comunicatori". ICS vuole essere un contenitore culturale vero e proprio, un laboratorio di approfondimento specialistico su innovazioni e tendenze della comunicazione a livello nazionale e internazionale, in cui punti di vista e idee si confrontano per cercare stimoli culturali capaci di disegnare una nuova "specie" di comunicazione. Il Summit è pensato per offrire a studiosi e operatori del settore un approfondimento culturale e un interscambio di esperienze e competenze anche attraverso il contatto con i guru della comunicazione, in un'ottica trasversale e multidisciplinare. Per muoversi nello scenario mediale attuale ritengo infatti sia ormai indispensabile dotarsi di una efficace "cassetta degli attrezzi", capace di superare il "ronzio di fondo" provocato dal moltiplicarsi dei messaggi di comunicazione rivolti al pubblico e dalla pluralità di media a disposizione rispetto al passato. Dopo l'esperienza della prima edizione del Summit, nel 2010, dedicato alla comunicazione di crisi, che ha visto come main speaker Alastair Campbell, stratega della comunicazione e crisis mediator di fama internazionale, si è avvertita l'esigenza quasi fisiologica di mantenere alto il livello di attenzione su tematiche emergenti per gli addetti ai lavori. È in risposta a questa esigenza che nel 2011 si è scelto di ripetere l'esperienza pilota, rendendola un appuntamento annuale. Per la seconda edizione, il tema "intercettato" e sviluppato da ospiti e relatori ha visto così al centro delle riflessioni il concetto di "rivoluzione", e in particolare il modo in cui i nuovi media e i nuovi linguaggi stanno cambiando la società contemporanea: problema cruciale e attualissimo, affidato alla lectio magistralis di Zygmunt Bauman il teorico della società liquida, uno dei più noti e ascoltati pensatori contemporanei. Per la terza edizione, cambia il tema ma non la formula, rivelatasi vincente, perché fondata appunto sull'interscambio culturale a più livelli. Il 18 ottobre 2012, infatti, a Roma si terrà l'appuntamento annuale dell'International Communication Summit. Un'occasione di incontro e riflessione che si rinnova per la terza edizione, grazie all'impulso scientifico dell'Academy di Pomilio Blumm, il supporto di Confindustria Assafrica & Mediterraneo e il patrocinio del più grande ateneo d'Europa: l'Università "Sapienza" di Roma, dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale. Quest'anno abbiamo ritenuto opportuno affidare le relazioni principali a due "voci" di eccezione: Biz Stone co-fondatore e direttore creativo di Twitter (in collegamento da San Francisco), e Michael Fertik, il principale esperto a livello internazionale di web reputation, fondatore e CEO di Reputation. com, tra i più influenti creatori e gestori di immagine a livello mondiale. La giornata, moderata dal giornalista Gianni Riotta, si articolerà in due sezioni: la prima, a partire dalle 11.00, dedicata al tema sempre più rilevante della web reputation e che culminerà nell'intervento di Michael Fertik.
Nella seconda parte dela giornata a partire dlle 14,00 sidiscuterà invece dei cambiamenti apportati nel mondo della comunicazione e non solo dall'avvento dei social network.
La locandina dell'evento
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