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  Dicembre 2012

Articoli n° 05
GIUGNO 2007
 


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Chapeau - I suggerimenti enogastronomici di CostoZero

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Tutto in Un week end

Nusco
il borgo acceso



Il balcone dell'Irpinia, così è chiamato il borgo di Nusco. Dagli spalti del suo castello ormai distrutto o dai viali che costeggiano il paese, si può ammirare infatti un panorama stupendo il cui vasto orizzonte spazia dal massiccio del Vulture alla cima del Montagnone di Nusco, al Terminio, al Partenio, al Taburno, al Matese e all'Appennino Dauno. La campagna nuscana è poi un susseguirsi di valli percorse da torrenti e di alture coperte di boschi.
Terra di radicate tradizioni e memorie, Nusco è compatta e discreta nella sua architettura.
Durante il Medioevo il Castello di Nusco fu una fortezza sicura e diede protezione a Guglielmo, ultimo duca di Puglia, nel 1122, e a Manfredi, nel 1254. Ebbe un ruolo storico di primo piano fra le comunità dell'Alta Irpinia fino alla metà del secolo XVII quando perse il ruolo di centro del feudo. La storia civile della cittadina è strettamente legata a quella ecclesiastica, in quanto, essa, nel complesso, è correlata alla presenza di vescovi, in particolare di Amato, primo vescovo e santo patrono. Ad Amato è dedicata la maestosa Cattedrale in cui si sono succeduti almeno 67 vescovi. Grazie alla loro opera è fiorito un glorioso Seminario diocesano dove hanno ricevuto la loro istruzione giovani di ogni parte della provincia, distintisi sia in campo ecclesiastico che civile, tanto da far guadagnare a Nusco il titolo di “Atene del Santangiolese”. Nei locali del Seminario vi è un'antica Biblioteca, ricca di 10.000 volumi, aperta a tutti.
Passeggiando nel centro storico, è facile imbattersi in portali in pietra, stemmi nobiliari, balconi in ferro battuto, edicole votive, logge, androni con cisterne, archi, volte, piazzette, gradinate e vicoli acciottolati. A ricordare gli antichi fasti sono i palazzi nobiliari delle famiglie Ebreo, De Paulis, Meluziis, Del Giudice, Natale, Sagliocca, Saponara, Del Sordo, alcuni con cappelle private.







Cattedrale
 L'ampia Cattedrale presenta una maestosa facciata di stile composito, costituita da grossi massi di pietra locale, squadrati e sistemati in epoche diverse. Sul lato nord sorge la torre dell'orologio (1891), mentre su quello a mezzogiorno si nota una lunga scritta del 1521; a fianco all'ingresso vi è il Campanile (alto m. 33). L'interno della Cattedrale, a tre navate con cappelle laterali e presbiterio e coro sopraelevati, fu spesso riattato; il suo aspetto attuale, comunque, è tipicamente settecentesco.
Alcune preziose statue d'argento, oggetti sacri e pezzi d'oreficeria, oltre ai ricchi paramenti sacri, sono conservati nella stanza del “tesoro”.






Da vedere
Pochi ruderi delle mura dell'antico castello; Cattedrale; Tesoro di S. Amato; Seminario; Chiesa della S.S. Trinità; Chiesa di S. Antonio; Abbazia di Fontigliano con annesso museo; Palazzi gentilizi; Cripta della Cattedrale.

CuriositÀ
La Notte dei Falò nasce a Nusco nel 1657 quando, per allontanare la peste, venivano accesi fuochi lungo le strade del borgo. Oggi l'antica manifestazione, che segna l'inizio del Carnevale, rappresenta un'occasione di valorizzazione dello splendido centro storico.
Tutto comincia il 13 gennaio, quando il sindaco di Nusco accende il primo falò che dà il via alla festa.
Per ogni falò acceso è allestito uno stand gastronomico, che offre ai visitatori le specialità irpine e naturalmente i pregiati vini della zona, dall'Aglianico al Taurasi.
La notte dei falò è l'occasione giusta per gustare e vivere appieno le tradizioni dello splendido borgo irpino.

Informazioni tratte da: www.mionusco.it

Foto: Tonino Ebreo

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