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Nuova legge regionale
sugli appalti
Nuova legge regionale
sugli appalti
Un convegno organizzato da Ance Benevento
Si è tenuto il 17 maggio scorso il Convegno organizzato da Ance Benevento e da Ance Campania avente ad oggetto “La nuova legge regionale sugli appalti: aspetti attuativi”.
Il programma ricco ed articolato ha visto dopo l'intervento introduttivo del Presidente dell'Ance Benevento Silvano Capossela, i saluti della Presidente del Consiglio Regionale Sandra Lonardo e del Sindaco di Benevento Fausto Pepe. Hanno portato il loro contributo tecnico il Coordinatore dell'Area Lavori Pubblici Regione Campania Italo Abate, il Consulente della IV Commissione Consiliare Regione Campania l'avvocato Luca Rubinacci ed il Presidente dell'Ance Campania Giovanni Cotroneo.
Per finire una tavola rotonda alla presenza degli ordini professionali (Pellegrino Soriano - architetti; Giampaolo Biele - geometri; Vincenzo De Gregorio - agronomi), del competente assessore provinciale Pasquale Grimaldi e del Presidente IACP di Benevento Umberto Del Basso De Caro. Le conclusioni sono affidate all'Assessore Regionale ai LLPP Vincenzo De Luca. Ha moderato i lavori Enzo Agliardi, Caporedattore de “Il Denaro”. Abbiamo chiesto a Silvano Capossela di esprimere un suo giudizio sulla legge ed in generale sul mercato degli appalti.
Presidente Capossela, la nuova legge regionale è stata al centro del convegno organizzato da Ance Benevento lo scorso 17 maggio. Cosa è emerso da questo appuntamento?
Abbiamo scelto di organizzare questo evento, non solo per approfondire tecnicamente la nuova legge regionale sugli appalti, ma anche per fare il punto sul più ampio tema del mercato dei lavori pubblici. Un mercato che, nonostante stia conoscendo un parziale ridimensionamento, continua, comunque e sempre, a rappresentare una delle principali fonti di finanziamento per le imprese edili.
Il settore degli appalti è stato oggetto di significativi interventi da parte del legislatore a livello comunitario, nazionale e regionale. Come li valutate?
Ritengo che uno degli obiettivi dei nuovi interventi legislativi sul mercato degli appalti, sia quello di inaugurare una nuova stagione di rapporti tra pubblico e privato, spogliandosi dalle pur legittime paure del cosiddetto periodo tangentopoli. Questo obiettivo è pienamente condiviso dall'Ance , la quale da tempo sostiene che il coinvolgimento del privato, deve essere sempre più ricercato dalle pubbliche amministrazioni, per quanto riguarda sia le progettazioni, sia i capitali, con il ricorso a strumenti quali la concessione di lavori pubblici o il project financing nati proprio per perseguire questo scopo.
E gli aspetti negativi?
Un forte limite di queste nuove disposizioni legislative è dato certamente da un eccessivo accavallarsi di norme. É vero che ogni innovazione normativa comporta un periodo di transizione. Ma non è pensabile che questo periodo duri anni ed anni, generando confusione e incertezza in tutti gli operatori del settore.
La Campania è la regione dove si registra la più alta percentuale di ribasso nell'aggiudicazione dei bandi di gara. Che conseguenze comporta questo dato?
Il fenomeno dei ribassi è una vera e propria piaga per il nostro settore. Esso, infatti, genera un mercato degli appalti pubblici completamente falsato, con conseguenze negative per tutti gli operatori. Non solo per le imprese, ma anche per i lavoratori, per le amministrazioni e per la cittadinanza, destinataria degli interventi. Tra l'altro tale dato incide negativamente anche sul rispetto delle norme in materia di sicurezza.
A proposito di sicurezza, quali sono le azioni che l'ANCE ha messo in campo per la tutela dei lavoratori?
L'Ance, da alcuni anni, ha posto questo tema al centro di tutte le sue azioni ed iniziative, al fine di lanciare un segnale forte e convinto verso le istituzioni, i sindacati, ma soprattutto verso le proprie imprese. Non tolleriamo più, al nostro interno, aziende che non si adeguano agli standard normativi che tutelano la vita e la salute dei lavoratori. Quest'anno, abbiamo scelto proprio maggio come mese della sicurezza, per condividere a livello nazionale tutte le attività a favore della sicurezza. A livello locale molte azioni si stanno concentrando all'interno del Patto Formativo Locale, che (voglio ricordarlo) è il primo patto formativo di settore siglato in Italia.
Abbiamo, tuttavia, bisogno anche della collaborazione delle stazioni appaltanti che grazie alla nuova legge regionale hanno la possibilità di inserire sistemi premiali per le imprese che rispettino i criteri di sicurezza.
In conclusione quali sono le proposte di avanzate da Ance Benevento?
Oltre alla maggiore chiarezza nelle regole e agli interventi in materia di sicurezza su cui ho già detto, il terzo aspetto segnalato da Ance Benevento è stato quello della formazione dei tecnici. Le stazioni appaltanti, in una realtà come quella sannita, hanno una dimensione molto contenuta. Penso a tutti i 78 comuni della Provincia sannita, che possono contare su uno, massimo due tecnici, che spesso sono divisi tra le funzioni urbanistiche e quelle di lavori pubblici. L'Ance Benevento, da circa un anno, ha avviato una attività di fattiva collaborazione con i responsabili degli uffici tecnici dei comuni della provincia al fine di scambiarci opinioni, approfondire la normativa tecnica, studiare soluzioni condivise. Ma ritengo che l'aggiornamento professionale degli operatori del settore non possa essere esclusivamente lasciato alla buona volontà dei singoli. Per l'entrata in vigore di un testo normativo così importante come quello degli appalti, va necessariamente previsto un plafond di risorse dedicato alla formazione. In particolare alla formazione di coloro che, collocandosi a monte della filiera produttiva del mercato dei lavori pubblici, hanno il delicato compito di scegliere i sistemi di affidamento e di aggiudicazione dei lavori. |