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Le attività del Gruppo Bruno hanno inizio
negli anni ottanta con una produzione di piccoli gruppi elettrogeni
dall'aspetto artigianale presentati sul mercato in occasione di fiere
locali.
I primi successi furono registrati immediatamente grazie anche
all'approccio diretto con una clientela finale cui veniva fornito un
servizio completo dalla consulenza all'installazione dei gruppi
elettrogeni e che spesso ha fatto la differenza nel nostro successo
commerciale. Era un’epoca in cui i soli produttori italiani superavano le
200 unità e vendevano i propri prodotti per circa il 70% in Italia ed il
30% sui mercati esteri dove i produttori Inglesi la facevano da padrone.
Nel 1985 il Gruppo Bruno rappresentava, in termini di fatturato, meno
dell'1% di tale realtà produttiva.
Nel corso degli anni successivi il mercato dei gruppi elettrogeni ha
conosciuto una graduale e progressiva espansione, basata essenzialmente
sull'aumento dei consumi di energia elettrica combinato con una maggiore
flessibilità richiesta nelle applicazioni che viene soddisfatta
maggiormente con piccoli impianti di auto-produzione. Non sono mancati
periodi di rallentamento del mercato, soprattutto legati a settori
specifici quali ad esempio quello edilizio agli inizi degli anni 90, ma
complessivamente il mercato oggi stimato risulta essere più che
raddoppiato rispetto al 1985 anche grazie alla maggiore quota di
esportazioni conquistata dai produttori italiani anche per le vicende
valutarie verificatesi negli anni 90.
In questo panorama il Gruppo Bruno si è mosso con sempre maggiore
decisione: nel 1987 è stata creata la Bruno srl, una nuova società
interamente dedicata al settore dei gruppi elettrogeni, e nel 1991 è stata
avviata la produzione in un moderno stabilimento a Grottaminarda.
Parallelamente sono stati profusi enormi sforzi nell'attività commerciale
puntando soprattutto sui mercati esteri. Ricordo le prime partecipazioni
alle fiere internazionali, fatte con timidezza quasi in punta di piedi,
con la consapevolezza di dover superare numerosi svantaggi competitivi
legati alla localizzazione (sfavorevole sia per i mercati di sbocco che
per il reperimento delle materie prime) ed alla mancanza di quelle che
sono state giustamente definite "economie delle competenze". Sono stati
anni caratterizzati da un progressivo aumento della concorrenza e numerosi
sforzi sono stati profusi nel miglioramento del prodotto e nella continua
ricerca di efficienza ampiamente ripagati dai successi conseguiti.
Il nostro marchio è diventato familiare sui principali mercati
internazionali ed oggi possiamo annoverare tra i nostri clienti numerosi
enti di prestigio tra i quali le Nazioni Unite e la Nato.
Oggi in Italia i produttori di gruppi elettrogeni non superano le cento
unità e la produzione è canalizzata per oltre il 50% sui mercati esteri.
La Bruno srl, rappresentando circa il 12% di tale produzione, è tra i
primi 10 produttori europei.
Con l’esportazione di propri prodotti in circa 30 paesi, dispone del
sistema produttivo più efficiente del settore in Europa, rendendoci
orgogliosi di questo risultato soprattutto perché siamo riusciti a
realizzarlo al Sud. torna su |